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Buongiorno Avvocato, sono invalido al 100% per insufficienza renale cronica e dializzato. Sono ex dipendente Poste Italiane e mi hanno detto che non ho diritto all'assegno mensile di invalidità in quanto dipendente di poste italiane... sarò mica un invalido di seconda categoria?
Ho fatto domanda ap70 e conseguente riconoscimento economico ma mi è stata bocciata perché nel 2013 superavo i redditi. Premetto che ho messo in allegato che nel 2014 non avevo redditi in quanto licenziato volontariamente con il sistema dell'esodo; ora perché devo rifare tutto daccapo addirittura anche una nuova visita dopo essere stato riconosciuto invalido al 100%?

Grazie

La risposta dell'avv. Colicchia

Buongiorno,
dal punto di vista normativo l’articolo 1, comma 240, della legge n. 228 del 2012 (legge di stabilità) esplica effetti sul diritto e sulla misura della pensione di inabilità di cui all’articolo 2 della legge n. 222 del 1984 (esteso agli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici, al Fondo speciale dipendenti delle Ferrovie dello Stato e al Fondo di Quiescenza Poste dall’articolo 2, co. 12, della legge n. 335 del 1995) nell’ipotesi in cui il richiedente abbia contribuzione accreditata in due o più forme assicurative.
La contribuzione in varie gestioni dell’Inps ma anche ex-Enpals, ex-Inpdap, fondo speciale dipendenti delle Ferrovie dello Stato e Fondo Quiescenza Poste è valida quindi ai fini della verifica del diritto.
Ciò detto, la questione, dal punto di vista prettamente  pratico, risulta un po’ ingarbugliata per il  fatto che l’INPDAP è stato assorbito dall’INPS.  Attualmente, dunque, ci troviamo  in un momento transitorio (di continuo viene modificata una qualche procedura riguardante IPOST, INPS, INPDAP e tanti altri).
Mi spiego meglio, in passato i dipendenti delle Poste erano statali, quindi INPDAP, poi sono diventati privati. In ogni caso quello di IPOST, ex postali, è diventata una situazione mista, gestione INPDAP con alcune regole INPS.
Forse il problema potrebbe essere rappresentato dalla necessità di presentare domanda sul sistema INPDAP, ormai gestione INPS, ma ancora separati (cambia ad esempio il sistema di certificazione delle malattie invalidanti).
 La invito pertanto a recarsi presso un patronato, che riceve continuamente le circolari per implementare le procedura, dove potranno esserle date maggiori delucidazioni e spiegazioni tecniche.
Se i redditi in questione (dichiarazione redditi è riferibile all’anno precedente), superano effettivamente i limiti imposti dalla legge,non può contestare o reclamare in merito; ma se il reddito 2014 non supera il limite, la domanda futura 2015 dovrà essere accolta positivamente. Inoltre, importante è vedere la data di revisione, la posizione contributiva. Ciò al riguardo infatti potrebbe precludere anche la stessa domanda nell’anno 2015, necessitando la riproposizione di una nuova domanda.
Spero di esserle stato di aiuto


Cordiali saluti
Avv. Roberto Colicchia

Studio Legale
Avv. Roberto Colicchia
Via Risorgimento Prol.,66  89135 - Reggio Calabria
Via G. Garibaldi, 118/c  91020 - Petrosino (Tp)
email avv.robertocolicchia@tiscali.it
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