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Salve, convivo da quasi un anno con la mia compagna che ha l'invalidità come cieca al 100% e da circa 2 mesi il comune del paese dove abita ha totalmente eliminato il servizio di assistenza sociale che la aiutava a portare la bambina a scuola e a fare delle commissioni importanti, quindi ora si trova in seria difficoltà e ha bisogno di me. Io sono via per lavoro dal mattino alle 6.00 fino alla sera alle 19.00, risulto avere la residenza dove abitavo prima pur abitando effettivamente con lei e non siamo sposati.
La madre che è a S. ha la legge 104 che la obbligano a prendere 3 giorni all'anno per andare ad assistere la figlia, cosa assolutamente inutile visto che è a S.
Io in qualità di compagno convivente posso fare qualcosa? Ovvero esiste la possibilità di avere un documento che certifichi che io sono la persona che si prende cura di lei quindi avere diritto a chiedere un' orario di lavoro agevolato per poter avere più tempo per lei e la bambina?
Grazie
A.    C.
B.    
 
La risposta dell'avv. Colicchia
 
Buongiorno,
il suo quesito involge una problematica che non ha ancora trovato una regolamentazione concreta e determinata; quella dei diritti scaturenti da una  convivenza more uxorio.
Ad oggi, il nostro ordinamento giuridico riconosce concretamente e tutela solamente la famiglia legittima, quella cioè fondata sul matrimonio contratto secondo le leggi civili.
Rimangono pertanto fuori dall'ambito normativo e di tutela le convivenze more uxorio testè richiamate.
Nello specifico, le agevolazioni previste dall'art. 33 della legge 104/92 (permessi, congedo straordinario, scelta e trasferimento di sede) rimangono (in ragione di ciò) una esclusiva prerogativa dei genitori, i parenti e gli affini entro il terzo grado di parentela, nonché il coniuge di una persona disabile riconosciuta in situazione di gravità.
Dal novero dei soggetti beneficiari delle predette agevolazioni, dunque, sono esclusi i conviventi more uxorio.
Rileva al riguardo quanto affermato dall'INPS, secondo cui l'esclusione dei conviventi more uxorio dall'elenco dei soggetti beneficiari dei permessi retribuiti troverebbe una ragionevole giustificazione nel fatto che detto beneficio deve essere riconosciuto «a categorie di persone legate da solidi e certi legami familiari che non possono essere che quelli derivanti dall'appartenere alla cerchia dei familiari legittimi»
Pertanto, va ribadito, che il convivente more uxorio della persona disabile in condizioni di gravità, non può usufruire delle agevolazioni previste dalla legge 104/92 .
Questa esclusione è confermata anche dall' Ordinanza della Corte Costituzionale 26 gennaio 2009, n. 35.
Spero di esserle stato di aiuto
Cordiali saluti
Avv. Roberto Colicchia

 

Studio Legale
AVV. ROBERTO COLICCHIA
Via Risorgimento Prol. 66  89135 - Reggio Calabria
Via G. Garibaldi, 118 91020 - Petrosino (Tp)
Cell. 329.7014305  Fax  0965.037245
email   avv.robertocolicchia@tiscali.it

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