Gent. mo Avvocato Colicchia,
Siamo i genitori di un bimbo di 12 anni dichiarato dai primi anni di vita cieco totale e minore invalido. Dal 2012 le accompagnatorie riconosciute a nostro figlio (incapace di firmare e di capire) vengono accreditate in un libretto postale di tipo "ordinario" intestato al minore, da allora non abbiamo più avuto la possibilità di accedere a tale libretto e relative somme. Solo dal 2014, dopo svariate domande al Giudice c/o il Tribunale, siamo stati autorizzati al prelievo di 350 euro mensili. Riteniamo questa situazione discriminante, considerando l'accompagno come "assegno di sollievo" e che in altri casi (banche compiacenti o indennità inferiore ai 1000 euro) non vi siano vincoli d'utilizzo. Non entro nel merito dei costi di gestione e di scelte di vita di una famiglia che si ritrova ad affrontare la disabilità di un figlio. Attualmente, dovendo provvedere all'acquisto di un nuovo mezzo di trasporto idoneo e a importanti modifiche della casa riguardanti l'accessibilità, ci troviamo in difficoltà. Non capiamo l'obbligo di accumulare cifre così importanti quando le difficoltà riguardano il quotidiano oltre che il futuro. Le chiediamo un suo parere e se vi è la possibilità di modificare tale situazione. grazie Distinti Saluti
La risposta dell'avv. Colicchia
Egregio Signore,
in casi simili al suo è di prassi che, spesso, ma non sempre, vengano posti dei vincoli di utilizzo sul corrisposto.
Per affrontare le spese di gestione e di normale vivibilità di vostro figlio, le consiglio di ripresentare domanda al Giudice Tutelare affinchè si pronunci sulla disponibilità senza limiti della pensione, oppure indichi la stessa autorità, un limite diverso di gestione patrimoniale.
Per qualsiasi delucidazione in merito può contattarmi in privato.
Saluti
Avv. Robertto Colicchia
Studio Legale
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