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Egregio avvocato la ringrazio per la possibilità di porle un quesito riguardante  mia moglie. Le espongo i fatti: il 1' agosto 2004 mia moglie viene colpita da trombosi celebrare rimanendo 11 giorni in coma assistita in ospedale, lo stesso ospedale in cui era ricoverata in pronto soccorso. Il giorno 18 agosto viene dimessa e continua terapia farmacologica e riabilitazione motoria e logopedia. La domanda commissione medica viene riconosciuta invalida con diritto di accompagnamento dopo 3 anni chiamata per visita :"confermata". Diagnosi ESITI D'ICTUS CEREBRALE IN SOGGETTO DISARTRIA CRISI EPILETTICHE FIBRILLAZIONE ATRIALE CRONICA PORTATORE PACEMAKER ARTROSI DEL RACHIDE. NEL 2013 CHIAMATA A VISITA TOLGONO L'ACCOMPAGNO  PERSISTENDO TUTTE LE PATOLOGIE SUPPORTATE DA REFERTI MEDICI IN STRUTTURE PUBBLICHE (mia moglie ha 67 anni). Desidererei un suo parere e la ringrazio  per la cortesia.
V.

 

La risposta dell'avv. Colicchia


 
Egregio Signore, le patologie anche se dovrebbero essere esaminate da un medico fiduciario, sono gravi da dover legittimamente avanzare ricorso giurisdizionale per l'ottenimento di un diritto, legittimo e equo.
Pertanto consiglio particolarmente di inoltrare domanda di accompagnamento in via amministrativa, considerato che sembrano scaduti i termini per ricorrere giudizialmente, e in seguito qualora l'Inps non riconosca tale diritto, si consulti col proprio difensore di fiducia.
Avv. Roberto Colicchia

 

Studio Legale
AVV. ROBERTO COLICCHIA
Via Risorgimento Prol. 66  89135 - Reggio Calabria
Via G. Garibaldi, 118 91020 - Petrosino (Tp)
Cell. 329.7014305  Fax  0965.037245
email   avv.robertocolicchia@tiscali.it

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