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Si chiama Acting from the street ed è una sorta di 'teatro che cura'.
Un progetto innovativo, che ha portato in Italia 20 ragazzi che in Kenya vivono in situazioni difficili. Ci si può infatti ostinare a chiamarla "città del sole", ma Nairobi è prima di tutto la città degli slum, delle baraccopoli, nelle quali vivono oltre 2 milioni di persone, circa il 60% della popolazione.  E almeno 130 mila children in need, ragazzi di strada, giovani vittime della povertà, dell'AIDS, ragazzi in fuga da situazioni familiari difficili, orfani maltrattati, emarginati, esclusi da ogni forma di assistenza e troppo spesso vittime di abusi.
Una situazione che ha spinto l'AMREF, la principale organizzazione sanitaria privata, senza fini di lucro, con base in Africa, a trovare nuove soluzioni. E quella che potrebbe essere una soluzione si chiama Children in Need Program, ed è un progetto attivo nel sobborgo di Dagoretti, una vasta area a sud di Nairobi, dove si trovano numerosi slum, le baraccopoli.
Il centro assiste un centinaio di ragazzi e ne interessa direttamente e indirettamente alcune migliaia attraverso l'organizzazione di varie attività di formazione, ricreazione e lotta all'esclusione sociale. Una di queste iniziativa, Acting from the street, porterà in Italia alcuni di questi ragazzi. Si tratta di un progetto teatrale innovativo, reso possibile dalla collaborazione con Marco Baliani e con il Teatro in Briciole di Parma.
Con il Teatro si è fatto casa e scuola: fino ad ora il corso ha infatti garantito una sistemazione adeguata e sicura a venti ragazzi provenienti dalle situazioni più difficili, dando loro la possibilità di lasciarsi alle spalle le privazioni fisiche, psicologiche e mentali della vita di strada. Il percorso teatrale e umano dei ragazzi ha visto la realizzazione di una decina di stage con la collaborazione di altri professionisti italiani e stranieri. Ma non si è trattato solo di apprendere le tecniche teatrali: il percorso artistico ha aiutato i ragazzi a riscoprire un'infanzia troppe volte negata, ritrovando l'armonia all'interno di una nuova famiglia.
In questo teatro Nairobi non è una semplice scenografia, ma una realtà, amara, difficile, che viene rappresentata su un palco da questi giovani che l'hanno vissuta, subita, spesso maledetta. Giovani che hanno trovato nel teatro uno strumento di socializzazione, formazione, un modo per arricchire il proprio bagaglio umano, culturale e professionale. Ma soprattutto il teatro è diventato per loro una via di uscita.

La prima fase del progetto si è conclusa nell'agosto del 2004, con la rappresentazione dello spettacolo PINOCCHIO NERO a Nairobi  e poi in Italia, a Roma e a Palermo. E ad aprile parte la seconda edizione del Pinocchio Nero, con una tournèe che porterà i ragazzi a Parma, Milano, Firenze, Bologna e Roma: spettacoli serali, mattinate di dibattito e incontri con le scuole saranno i mezzi attraverso i quali anche nel nostro Paese si diffonderà la consapevolezza di quanta ricchezza e creatività si nasconde negli slum africani.

Per conoscere meglio questo progetto e saperne di più sulle attività dell'AMREF, vai al sito dell'associazione.

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[Francesca Lorandi]

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