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Con la cerimonia di chiusura e lo spegnimento della fiaccola olimpica si è conclusa la 18° edizione dei Giochi Nazionali Special Olympics per disabili mentali, in scena a Fiuggi (Frosinone) per tutta la scorsa settimana.





I numeri testimoniano la grande partecipazione: 1070 atleti, 283 tecnici, 153 societa’, 17 regioni, 244 accompagnatori, 150 capi delegazione, 514 familiari, 3600 volontari al lavoro in otto giorni, 30 sponsor.





Entusiasmanti anche i risultati raggiunti, e sono state consegnate ben 4.500 medaglie nello spirito di Special Olympics, a testimonianza della filosofia di questa organizzazione internazionale.





La Settimana Speciale di Fiuggi è stata l'occasione per abbattere il muro che ancora circonda la disabilita’ mentale. "Il risultato piu’ prezioso”, ha sottolineato il presidente Alessandro Palazzotti , “e’ stato quello di aver creato un clima di grande positivita’ che chiunque sia entrato in contatto con la festa degli atleti speciali nell’arco della settimana ha respirato. E’ stata la prima volta in Italia che una manifestazione dedicata alla disabilita’ mentale ha coinvolto oltre 4000 persone: questo gia’ di per se’ e’ un messaggio eccezionale". Coinvolti anche politici ed istituzioni locali, a partire dal Presidente della Regione Lazio Francesco Storace.





L’obbiettivo da sempre, infatti, fin dal momento della fondazione, voluta 30 anni fa dalla famiglia Kennedy , e’ quello di perseguire concretamente la piena integrazione delle persone con ritardo mentale.





Il pensiero degli organizzatori, fin da ora, va gia’ ai Giochi del 2002 , che si dovrebbero svolgere a Nordest.





Il Veneto orientale, infatti, si candida ad ospitare i 19° Giochi Nazionali



di Special Olympics del 2002. A sostenere la candidatura degli undici comuni del comprensorio di Portogruaro (VE) era presente a Fiuggi l'assessore allo sport del comune di Portogruaro, Ivana Franceschinis. "Vengo a Fiuggi”, ha affermato, “per respirare l'atmosfera dei Giochi di Special Olympics, che ci auguriamo di poter ospitare il prossimo anno. Il nostro territorio possiede le strutture adatte per organizzare al meglio i Giochi Nazionali, senza contare che abbiamo un anno a disposizione per prepararci ad un evento di grande impatto. D'altra parte l'esperienza di Fiuggi ci servira’ come esempio".





Alla Franceschinis il presidente di Special Olympics Alessandro Palazzotti ha consegnato durante la cerimonia di chiusura il simbolo dei Giochi Nazionali custodito ora nel comune di Fiuggi, e che restera’ per il prossimo anno in consegna al comune di Portogruaro. Ricevuta la disponibilita’ del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Enrico Cavalliere, si attende ora il via libera finale del presidente della Regione Giancarlo Galan per avviare la macchina organizzativa dei Giochi del 2002, che coinvolgeranno non meno di 1500 atleti speciali.





A margine riportiamo i commenti di alcuni tecnici presenti ai Giochi.





Paola Mengoni e Stella Vernola, responsabili nazionali dell'area tecnica:



“Il giudizio sul lavoro tecnico è eccellente. Massima collaborazione da parte dei tecnici che hanno cercato di accontentare le varie richieste, e che hanno confermato la loro sensibilita’, serieta’ e professionalita’. Un apprezzamento ai volontari informatici che hanno lavorato fino a tarda notte. E' da sottolineare la sensibilita’ dimostrata dai giudici. Per molti di loro era la prima volta e hanno chiesto di essere nuovamente con noi nelle prossime occasioni. Dal punto di vista tecnico il livello delle prestazioni in tutte le discipline e’ aumentato. Buon segno, significa che i tecnici sul territorio stanno lavorando bene"'.





Pierantonio Galimberti, coordinatore nazionale del calcio . "I ragazzi si divertono e le partite sono competitive. Siamo partiti con due livelli e strada facendo abbiamo dovuto organizzare, in fretta e furia, un terzo livello per dare la possibilita’ a tutti di partecipare onorevolmente. E' la prima volta che ci riusciamo. Questo e’ un buon segno perche’ significa che abbiamo avuto tante adesioni e che il movimento sta crescendo bene. L'anno prossimo riusciremo ad organizzare al meglio i tre livelli.









Alfredo Nutillo, coordinatore nazionale dell’atletica. "Non e’ questione di secondi, ma di impegno. A noi non interessa la prestazione fine a se stessa ma aiutare i ragazzi a raggiungere l'autonomia e in questo l’atletica offre delle opportunita’ incredibili. Che siano i cento metri o il salto o la marcia, e’ importante il percorso di socializzazione che si va a costruire con i nostri ragazzi, passo dopo passo per fargli prima scoprire le loro abilita’, poi sfruttarle. Il passo successivo e’ quello di portare fuori dal campo d'atletica questi strumenti: l'autostima che i ragazzi acquisiscono sul campo sportivo diventa la chiave in loro possesso per entrare autonomamente nella societa’".



Roberto Violante coordinatore nazionale basket . "Giocare a pallacanestro non e’ semplicemente impegnarsi in uno sport affascinante ma e’ anche un’occasione unica per gli atleti speciali per stare insieme, per condividere fra di loro e con i loro tecnici i momenti intensi ma anche quelli di normale quotidianita’ dentro e fuori il campo. Nella squadra si vivono, in piccolo, tutte le meccaniche presenti nella societa’: ci sono amicizie e inimicizie, ci si conosce, nascono simpatie ed antipatie. Per i nostri ragazzi e’ fondamentale imparare a gestire queste meccaniche sul campo per poi poterle vivere nella vita. E' questa la grossa opportunità offerta dai giochi di squadra”.





Lucia Zulberti coordinatrice nazionale nuoto : "Il nuoto e’ lo sport individuale per eccellenza. Il problema che abbiamo affrontato e’ stato proprio quello di rendere la dimensione di socializzazione a una disciplina che in tutto il panorama sportivo e’ quella dove l'atleta e’ piu’ solo sia in allenamento che durante le gare. Guardando i risultati direi proprio che ci siamo riusciti sia dentro la piscina con la specialita’ della staffetta che crea uno spirito di squadra molto simile ad altri sport, sia fuori dalla vasca. E' impressionante vedere il tifo che i compagni fanno all'atleta che gareggia. Sembra quasi che in acqua ci siano loro. L'importanza del nuoto per i nostri ragazzi poi e’ tutta nell'acqua, in quell'elemento estraneo che fa superare le ansie e le paure e che libera il corpo dando al ragazzo piu’ liberta’ di movimento, piu’ controllo al proprio corpo".





Daniel Sampayo, coach internazionale e maestro di tennis argentino. "Quella dello short tennis e’ un’esperienza fantastica. Solo nei primi tre giorni abbiamo fatto giocare più di 80 persone, tra atleti e familiari. Spero davvero che non finisca qui e che questo sia l’inizio di un percorso che continuera’, e che nel tempo potra’ crescere e dare buoni frutti. I ragazzi hanno provato il piacere di scendere in campo e giocare E’ bellissimo che abbiano avuto la possibilita’ di provare anche i genitori insieme ai loro figli”.





Angelo Franchi, reduce dalla lunga esperienza di allenatore della nazionale italiana tennis tavolo disabili sta vivendo a Fuggi una esperienza pilota per l’Italia. “Stiamo provando questa disciplina nell’ambito del SOI per valutare se e’ possibile organizzare questo sport, come nelle altre nazioni, anche qui in Italia. I ragazzi rispondono e l’interesse c’e’. Abbiamo anche organizzato dei mini tornei. Abbiamo buone speranze di vedere crescere in futuro in modo organico questa disciplina sportiva per i ragazzi con ritardo mentale".





Zita Peratti, coordinatrice nazionale ginnastica : ”I risultati sono tutti da leggere in positivo. Le squadre sono aumentate a 19 e gli atleti si sono avvicinati ad altre discipline. I passi in avanti sono tangibili: ci sono molti atleti al 2° e 3° livello che non avevamo l’anno scorso. Va riconosciuto alle societa’ il merito: stanno lavorando benissimo! Fiuggi sara’ ricordata nella ginnastica per una innovazione che ho proposto nell’intento di vivacizzare la Settimana Speciale e che e’ stata accolta positivamente: sorteggiamo - indipendentemente dalle societa’ di appartenenza -delle squadre speciali, composte di un maschio, una femmina e un atleta di ritmica. Dopo l’esibizione sono premiate le squadre migliori. Sara’ una bella festa, perche’ tutte le formazioni saranno coinvolte in un tifo totale e trasversale”. L’altro aspetto positivo delle trasferte e’ sottolineato da Marco Marroni, tecnico nazionale di ginnastica. “E’ utilissimo per i ragazzi stare lontana da casa. In una situazione di maggiore autonomia, infatti, possono dimostrare le loro diverse abilita’ anche nelle piccole incombenze quotidiane”.





“Ultima ma non ultima”, è questo il motto delle bocce. "La disciplina e’ inserita da appena due anni nelle specialità di Special Olympics - afferma Francesco Bottaro responsabile tecnico. “Questo significa affrontare molte difficolta’ ma anche raccogliere grandi soddisfazioni da uno sport che malgrado la visione popolare possiede molte potenzialita’. Vedendo giocare a bocce uno pensa a un semplice passatempo ed invece le bocce sono uno sport dagli alti contenuti tecnici capace di insegnare ai nostri atleti speciali a controllare innanzitutto lo stress. E' proprio la componente mentale presente in questa disciplina che la rende così adatta ai nostri ragazzi”.





"Tutto perfetto", sottolinea Mauro Rizzetto, tecnico dell’equitazione, "a partire dall'organizzazione della disciplina, forse, piu’ complessa di tutto il panorama di Special Olympics. A questo poi si deve aggiungere l'alto livello dei cavalli. Tutto questo ha consentito anche agli atleti di dare il meglio di sè. Gli stessi giudici, che appartengono alla Federazione italiana di sport equestri, hanno elogiato il livello raggiunto in queste gare. Nell'equitazione si dice che il cavallo sia lo specchio degli aiuti dei cavallerizzi nel senso che l'errore del cavallo e’ l'errore del cavaliere. Be’, diciamo che in questi giorni quello che si e’ visto nello specchio è stato di buon livello. Un grazie ai volontari che hanno seguito le gare. Sono stati accanto ai nostri atleti, li hanno aiutati con i cavalli, sono stati bravissimi".









Per accontentare i piu’ curiosi, ecco i numeri della Settimana Speciale









140 occhiali offerti Solcioe, 500 visite oculistiche Solcioe, 12 frigoriferi, 80000 bicchieri, 60000 lattine di Coca Cola, 4500 litri di bevande varie, 200 bandiere, 4 chilometri di striscioni, 2000 bandierine, 14 quintali di caramelle, 20 gazebo, 60 ombrelloni, 4.500 medaglie, 30 coppe, 200 targhe di partecipazione, 30 targhe per specialità, 50 bacheche, 10 lavagne, 10 impianti stereo, 1500 bandane, 2500 maglie, 3000 cappellini, 3500 cartoline annullo postale, 3000 brochures, 10000 pieghevoli, 4500 locandine









Federico Fusetti





Federico Fusetti - federico@disabiliforum.com

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