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sostegnoAnnunciate controverse disposizioni  per favorire il sostegno di alunni con disabilità

Mercoledì 1 giugno alle ore 15.30 la 7ª Commissione Permanente ha avviato l'esame del ddl n. 2594, presentato dai senatori Francesco Bevilacqua e Antonio Gentile e recante disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità .

LE PERPLESSITA' - La proposta di legge ha provocato una serrata polemica perché il provvedimento vorrebbe trasferire a soggetti privati alcuni obblighi dello Stato. Nella relazione introduttiva si sostiene infatti che per superare le carenze e le disfunzioni dovute al difficile coordinamento dei diversi servizi di enti locali e ASL ‑¬¦ va facendosi strada l'idea che siano le istituzioni scolastiche autonome a dover coordinare l'insieme dei diversi servizi. La soluzione proposta non risulta facilmente condivisibile, poiché prevede la possibilità per i Dirigenti Scolastici di stipulare contratti di prestazione di lavoro autonomo con privati per attività di sostegno continuata negli anni, senza oneri per lo Stato. Le scuole, quindi, dovrebbero autonomamente trovare tali risorse.

Tale disegno trasformerebbe il diritto al sostegno,  costituzionalmente garantito (art. 3) e confermato anche di recente dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 80/10), in una situazione variabile, dipendente dalle eventuali economie che i Dirigenti Scolastici riuscissero a realizzare.

Il ddl afferma infine che I dirigenti ‑¬¦ sono autorizzati a definire progetti, con la collaborazione di privati, per il sostegno di alunni con disabilità , anche ai fini dell'elaborazione e dell'attuazione dei Piani educativi individualizzati di cui al DPR del 24/02/94. Tale collaborazione è però già prevista dalla L. 449/97 e ad essa ricorrono già molte scuole anche per l'organizzazione dei servizi di assistenza ad alunni disabili o per altre attività finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa. La L. 449/ 97 afferma però che è consentita alle istituzioni scolastiche la stipulazione di contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti, purché non sostitutivi di quelli curricolari.

"BUONE" INTENZIONI? - Le proteste non si sono fatte attendere da parte di sindacati e associazioni, che hanno ravvisato nel ddl un altro punto di partenza per legittimare la privatizzazione della scuola statale. In nome dell'autonomia scolastica, peraltro già fiaccata dai continui tagli, si potrebbe infatti giungere  alla creazione di un'inevitabile disuguaglianza sociale tra chi potrà realizzare tali progetti anche con il contributo monetario delle famiglie e chi non potrà farlo.

Nella scuola italiana gli insegnanti di sostegno vengono reclutati dallo stato, mentre tutti gli altri servizi (assistenza igienico-sanitaria, trasporto, orientamento, assistenza alla comunicazione) sono di pertinenza degli enti locali. Le famiglie lamentano continui tagli da ambo le parti, così, secondo i due senatori, nelle situazioni di difficoltà le scuole potrebbero rivolgersi ai privati. Ciò varrebbe anche per gli alunni affetti da DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), riconosciuti da un'altra legge (L. 170/10) a costo zero. Eppure, anche mescolare il sostegno per gli allievi disabili con le misure per gli alunni con DSA, è improprio: la L. 170 prevede infatti  interventi compensativi o dispensativi che nulla hanno a che vedere con il sostegno per i disabili.

I senatori Bevilacqua e Gentile escludono ogni intenzione di mettere in discussione che debba essere lo stato ad assicurare l'esercizio del diritto allo studio; rimane però molto da chiarire circa il contenuto ed il senso del provvedimento che appare al momento piuttosto disorganico e preoccupante.  Resta infatti da capire non solo il destino degli insegnanti di sostegno ma anche chi dovrebbe pagare, visto che l`applicazione della norma non dovrebbe comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. E se le scuole presentassero il conto ai genitori?


Per approfondire:

"INSEGNANTI DI SOSTEGNO? IN MANO AI PRIVATI"


€˜PRIVATIZZARE IL SOSTEGNO È INACCETTABILE‑¬ - Aipd Onlus



In Disabili.com:

INTEGRAZIONE SCOLASTICA


Tina Naccarato

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