Mi chiamo L., sono referente dell'integrazione e insegnante di sostegno al Liceo Classico Sesto Properzio di Assisi, dove frequenta la classe terminale un allievo che beneficia della programmazione differenziata e che dunque non conseguirà il titolo di diploma ma un attestato di frequenza. Il quesito che vorrei porre è questo: potrebbe la famiglia, con l'attestato di frequenza del Liceo (e non il diploma) richiedere a qualche struttura universitaria la possibilità che il figlio la frequenti come semplice uditore, seguendone i corsi d'esame senza conseguire il titolo di laurea?
Insomma, la legislazione speciale per i disabili, prevede che anche all'università , come prescritto nella Scuola Superiore, uno studente dotato di semplice attestato di diploma benefici di un qualche percorso differenziato, che possa sfociare in un titolo alternativo?
Ringrazio anticipatamente
La risposta dell'esperta scuola
Come saprà , la legge 104/92 prevede che lo studente disabile abbia diritto a una serie di servizi sia per orientarsi alla scelta dell'università sia alla tutela dei suoi bisogni : tutoraggio, orientamento, percorsi individualizzati: 6 - bis. Agli studenti handicappati iscritti all'università sono garantiti sussidi tecnici e didattici specifici, realizzati anche attraverso le convenzioni di cui alla lettera b) del comma 1, nonché il supporto di appositi servizi di tutorato specializzato, istituiti dalle università nei limiti del proprio bilancio e delle risorse destinate alla copertura degli oneri di cui al presente comma, nonché ai commi 5 e 5 -bis dell'articolo 16.
Tuttavia, è il regolamento di ateneo che stabilisce le condizioni per l'eventuale accesso come uditori ai corsi triennali e/o ai master e formula i parametri per i crediti rilasciati al termine della frequenza. Pertanto suggerisco di rivolgersi direttamente al servizio per disabili dell'ateneo dove il suo allievo intenderebbe frequentare.
Ada Maurizio
dirigente scolastico