Lo scorso anno si è iscritto un alunno diversamente abile al quale è stata ricavata un'aula suddividendo quella che era la biblioteca della scuola (utilizzata dagli studenti come luogo di incontro e di studio) che in una posizione isolata rispetto alle aree normalmente frequentate dagli studenti.
Quello che mi preoccupa è che comunque lo studente non ha accesso ai piani superiori dell'edificio e sembra che l'unica soluzione per rendere accessibile a studenti diversamente abili la scuola sia quella di ricavare spazi isolati rispetto a tutte le altre classi e poco funzionali (l'aula ricavata è piccola, l'acustica è pessima, ecc), oltre che diminuire gli spazi di socializzazione e di studio quale era la biblioteca.
Mi chiedo cosa dica la legislazione in merito, poiché si legge che "Nel caso di edifici scolastici a più piani senza ascensore, la classe frequentata da un alunno non deambulante deve essere situata in un'aula al pianterreno raggiungibile mediante un percorso continuo orizzontale o raccordato con rampe". Se l'ascensore c'è e non funziona? Se gli alunni diventassero più di uno?
Inoltre a causa dell'inagibilità dell'ascensore tutti gli studenti o professori che per incidenti o altro hanno disabilità temporanea sono costretti a chiedere aiuto ai loro colleghi per accedere al 1° piano.
Vorrei avere alcune delucidazioni in merito.
Grazie.
S.
La risposta dell'esperta scuola
La competenza sulla materia nel caso di scuole di secondo grado è della Provincia. Può visitare il sito www.provincia.roma.it alla sezione scuola e seguendo il percorso dedicato alla manutenzione.
Può anche consultare questo link.
Ada Maurizio
Dirigente scolastico
Per approfondire visitare anche la pagina ACCESSIBILITA' SCUOLE