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Sono un dipendere settore commercio, magazziniere. ho 56 anni sono vedovo da 4 e ho un figlio disabile 100%. usufruisco dei permessi retribuiti della 104, ma il mio direttore mi ha preso di mira (tipo mobbing per capirci) prima dicendomi se devo per forza fare questi permessi, poi girando al mio capo reparto affinché la leggessi una mail che dice che un giudice ha fatto licenziare un signore che invece che accudire la madre con la legge 104 era andato a ballare. Mi riprende con cattiveria ogni volta che c'è un errore e ho preso pure una lettera di richiamo per non aver trovato una sedia in magazzino per un cliente. Non penso sia il modo giusto di trattare un dipendente con in più i problemi legati alla situazione in cui mi trovo. Gradirei un consiglio su cosa fare. grazie e buona giornata.
M.

 

La risposta dell'avv. Colicchia

 

Egregio Signore, in qualità di avvocato Le consiglieri di prendere i dovuti provvedimenti, redigere una diffida e citare in causa il soggetto datore di lavoro, ricorrendo a parere dello scrivente comportamenti vessatori, che minano l’integrità pscofisica, e il modo di lavorare del lavoratore.
Per altro motivo, consiglio di lavorare e agire secondo coscienza; qualora la situazione dovrebbe aggravarsi si troverebbe quasi costretto adincaricare un legale per procedere giudizialmente nei confronti dello stesso datore di lavoro. Il quesito purtroppo pone una tematica molto comune oggi (anche a causa di crisi organizzative economiche), in cui il datore di lavoro per svariati motivi incide negativamente sulla sfera pscologica del lavoratore. Consiglio di parlare bonariamente, facendogli comprendere la situazione familiare, e l’importanza del lavoro in sé, tutelato dalle leggi.
Per assistenza e consulenza, può contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Avv. Roberto Colicchia


Studio Legale
AVV. ROBERTO COLICCHIA
Via Risorgimento Prol. 66  89135 - Reggio Calabria
Via G. Garibaldi, 118 91020 - Petrosino (Tp)
Cell. 329.7014305  Fax  0965.037245
email   avv.robertocolicchia@tiscali.it

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