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dislessiaNell'area dell'ex ospedale Sant'Anna il primo parco tecnologico dedicato alla dislessia. A lanciare la proposta, battezzata "chilometro azzurro dell'innovazione", è l'istituto Medea (sezione di ricerca dell'associazione La nostra famiglia), che ha già preso contatto con l'Asl e le amministrazioni locali. Un modo, secondo il presidente Roberto Galbiati, per «dare risposta ai bisogni delle famiglie, creare prospettive per le risorse intellettuali presenti sul territorio e diventare un modello di ricerca e prassi tecnologica».
Il problema della dislessia tocca quasi il 5% delle popolazione scolastica e la cittadella dedicata ai disturbi specifici dell'apprendimento potrebbe rappresentare un aiuto tangibile: «Vorremmo attivare - dice Galbiati - una stretta collaborazione con le realtà già operanti a Como, sia pubbliche che del privato sociale, e coinvolgere attivamente il mondo della scuola». Tra le linee di sviluppo ipotizzate da Medea figurano screening precoci con l'obiettivo di mettere a punto strategie preventive da svolgere nella scuola materna, ma anche lo sviluppo di tecnologie che facilitino la lettura e poi programmi abilitativi (con specifici software) eseguibili anche a domicilio.
L'idea alla base del piano è quella di dar vita a un modello innovativo nel campo della gestione dei disturbi psicologici dell'età evolutiva: «Il progetto si deve sviluppare lungo tre direttrici - specifica Massimo Molteni, direttore sanitario del Medea - Anzitutto la ricerca tecnologica e di base, in secondo luogo l'innovazione e sperimentazione organizzativa, per garantire interventi che siano fattibili anche nelle zone territoriali più disagevoli. Infine, la ricerca in campo pedagogico e didattico, ovviamente attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola, che è ricco di tante professionalità . Gli arricchimenti di conoscenza sullo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino non possono non avere una ricaduta sul modo di proporre i contenuti didattici agli alunni».
«Il territorio e le istituzioni di Como - sottolinea l'istituto - si sono già dimostrati sensibili al problema, con l'avvio di un nuovo percorso di trattamenti per soggetti dislessici attualmente in lista d'attesa. Grazie alla collaborazione con l'associazione Vela e la Asl, da settembre di quest'anno, a fronte di una crescente domanda di riabilitazione per bambini affetti da disturbi specifici dell'apprendimento, presso il centro La nostra famiglia di Como c'è stato un incremento di bambini in trattamento pari al 66%». A questo punto, «chi vuole essere della partita» e costruire il chilometro azzurro «si faccia avanti».


Fonte: La Provincia di Como del 13-11-2010