Sono paraplegica e ho 61 anni e dopo 17 anni di cateterismi non ne posso più e ho deciso di tenere il catetere fisso cambiandolo ogni 15 giorni, questo anche perché ho dovuto mettere la stomia al fianco sinistro perché avevo l'intestino troppo lungo e me ne hanno tagliato un pezzo. L'urologa ha dovuto accettare la mia decisione purché una volta all'anno faccia il pap-test vescicale. È giusto o vado incontro a qualche altro problema? Grazie
F.
La risposta dell'esperto
Buongiorno, come le avrà spiegato l’urologa che la ha in cura, al momento attuale, il trattamento migliore e con minori rischi collaterali dei problemi vescicali come quelli da cui è affetta lei è sicuramente quello che prevede lo svuotamento vescicale con l’autocateterismo. Per essere onesti i problemi legati all’utilizzo di un catetere fisso sono numerosi e incidono negativamente sulla qualità della vita - pensi alle frequenti infezioni alle vie urinarie con correlati episodi di febbre e bruciori e assunzione di antibiotici oltre che ad una progressiva atrofia della sua vescica. È altresì comprensibile il suo sconforto, anche considerando il fatto che è anche portatrice di una stomia - tenga presente però che la moderna tecnologia produttiva ha permesso di avere a disposizione prodotti - come cateteri e sacche/placche da stomia - che sono sempre più semplici da utilizzare e minimamente invasivi, quindi prima di rendere questa sua scelta definitiva provi a valutare tutto ciò che aziende come Coloplast le possono proporre.
Distinti saluti,
Marco Della Valle
Coloplast S.p.a.
AUSILI PER INCONTINENZA E STOMIA
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