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Sulle autostrade, bollini gialli e rossi annunciano implacabilmente quanto traffico, e soprattutto quanta coda, dovrà aspettarsi chi si mette in marcia durante il famigerato "esodo estivo". In città , vivaci cartelli multicolori su serrande e vetrine avvisano che il tale negozio, o il tale ristorante, à €¹ "chiuso per ferie".

Ecco il paradosso: le situazioni più scomode e stressanti legate alla stagione estiva rendono sì l'umore nero, eppure si accendono delle più svariate tonalità . A rimettere ordine nel mondo cromatico c'è però l'arte: un salvagente per il pubblico, così come per chi si dedica a dare espressione alla propria creatività .

Come ad esempio Simona Atzori, ballerina e pittrice senza braccia che tiene vivo il proprio fuoco artistico anche quando le temperature e la stagione invitano a tuffarsi in acqua e a cercare un po' di refrigerio.

"Passo il mese di agosto in immersione professionale", afferma l'artista. "Non lo considero una vacanza, perchè lavoro tanto. Però mi trovo in mezzo ai colori, che sono il mio regno e il mio mondo, e quindi sto benissimo".


D. Il rapporto tra vacanze e disabilità secondo Simona Atzori come si può descrivere?

"Mi rendo conto che per me, potendo muovermi, decidere dove trascorrere una vacanza è più semplice che per chi è seduto su una carrozzina. In genere non ho mai avuto difficoltà ad organizzare un viaggio secondo le mie esigenze.

C'è però da dire che, in ogni caso, sicuramente ci troviamo a dover affrontare lo sguardo della gente; è difficile non accorgersene quando andiamo in spiaggia o altrove.

E questo succede perchè non sempre si è abituati a vedere le mille diversità della vita, intese non solo nell'ambito della disabilità , ma in una prospettiva più generale".

D. Lei è una persona di successo: la notorietà quanto può aiutare ad evitare difficoltà come in una vacanza non propriamente accessibile?

"Essere conosciuti e apprezzati per ciò che si fa, la danza e la pittura nel mio caso, può aiutare sicuramente ad evitare qualche ostacolo. Questo, però, non significa avere agevolazioni, è piuttosto una soddisfazione dal punto di vista umano: non si viene visti come una persona sfortunata per quello che non si può avere, e vengono invece notate le proprie capacità , che nel mio caso sono artistiche.

Questo fa piacere perchè finalmente la gente non si limita all'osservazione che non ho le braccia, ma sa andare oltre all'aspetto, vedendomi in quanto persona nella sua completezza.

A volte veniamo un po' bloccati dalle apparenze; dico "noi" perchè credo sia una condizione naturale per tutti; il fatto, però, di essere conosciuti permette di mostrare qualcosa che in altri casi si fa fatica a scorgere.

E questo è senza dubbio positivo, aiuta a far capire che se dietro di me c'è una ballerina e una pittrice, anche dietro ad un'altra persona con qualche disabilità c'è un mondo da scoprire".


D. Com'è la vacanza-tipo di Simona Atzori?

"A me piace molto viaggiare, anche se lo faccio per lavoro. Da una parte, quindi, amo spostarmi; dall'altra, però, la mia vacanza ideale è restare a casa, godendomi la quotidianità .

La mia idea di riposo è semplice: stare con gli amici e con le persone a cui voglio bene, poter finalmente leggere un buon libro in tranquillità , rimanere sotto l'ombrellone o fare un bagno.

Mi bastano anche due giorni di vacanza; non chiedo un mese, vorrei semplicemente staccare un po' dai viaggi e dalle attività di tutto l'anno.

Mi rendo però anche conto che, viaggiando tanto, sono privilegiata, perchè tra l'altro non avverto il vero e proprio bisogno di una vacanza come può sentirlo una persona che sta in ufficio tutto l'anno".


D. Progetti per l'estate?

"Sono già stata in ferie: ho trascorso qualche giorno al mare. Non amo le vacanze di agosto, non mi piace muovermi quando c'è caos. Per me il mese ideale in cui andare in ferie è giugno.

Comunque, anche se le mie vacanze sono finite, colgo l'occasione per andare in piscina o a fare qualche piccolo giro".


D. Quindi ora starà lavorando, in vista dei prossimi obiettivi professionali‑¬¦

"Sì, dedico il mese di agosto alla pittura: sto realizzando nuovi lavori e nuovi progetti.

In questo mese ho in programma due mostre: una a Loreggia, in provincia di Padova, e una a Rovigo.

Nella stagione a venire, poi, ci saranno altre esposizioni; inoltre, sto organizzando i prossimi spettacoli".


D. Lei ha fatto dell'ottimismo un suo punto di forza. Che messaggio vuole dare?

"Cerco di trovare sempre l'aspetto positivo delle situazioni. Fa parte del mio carattere, e questo mi rende fortunata.

Dall'altra parte, però, penso che tutti quanti dovrebbero sforzarsi a fare la stessa cosa, affrontando le varie circostanze con più ottimismo.

Certo, in genere, e anche durante le ferie, è più semplice notare ciò che non va, tralasciando gli aspetti positivi. E invece bisogna pensare che è estate, c'è il sole, e tutto questo invita a cercare il lato più bello e sereno delle vacanze.

Credo, poi, che sia pure importante il modo in cui ci si pone nei confronti degli altri. Se troviamo delle difficoltà , dei "paletti", delle persone poco disposte a comprendere la diversità e le esigenze che questa comporta, bisogna cercare di non dare spazio alla polemica, proponendo magari noi una soluzione agli altri.

Penso che a volte alcune persone vadano "educate". Sarebbe bello che queste si sforzassero a venirti incontro, perchè è bello scoprire l'esistenza di più realtà , di più "mondi", impegnandosi così a capirli.

Più in generale, ci vorrebbe uno slancio da entrambe le parti per smorzare i problemi.

Capisco che questa prospettiva sia più difficile per chi è costretto a non spostarsi, però secondo me si possono comunque cogliere tante opportunità . L'Italia è così bella che si trovano dei piccoli paradisi anche a pochi chilometri da casa. Basta un po' di fantasia e la voglia di stare bene".

D. A proposito di fantasia, l'arte va mai in vacanza?

"No, l'arte non va in vacanza. Non si riesce, perchè è talmente "dentro" che, qualunque cosa si faccia o dovunque si vada, la si porta con sè.

Arte è anche quando si sta vedendo o facendo qualcosa di piacevole.

Mandare l'arte in vacanza sarebbe un po' come spegnersi. D'altronde, anche le situazioni più comuni possono dare uno spunto alla creatività ".

LEGGI ANCHE:

L'ARTE DI SIMONA ATZORI, DALLA DANZA ALLA PITTURA

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INFO:
www.simonarte.com



[Roberto Bonaldi]

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