MIRIAM E IL SUO CALENDARIO SENZA VELI SENZA RUOTE

Un calendario di beneficenza, con un qualcosa in più: rappresentare la femminilità della donna, dimostrando che in ogni situazione, in ogni contesto di vita si può essere "belle", anche se si è diverse, anche se si è disabili.
Legare il concetto di diversità a quello di bellezza, specie femminile è troppo spesso difficile. Colpa dei pregiudizi, che impediscono di riconoscere alle donne che stanno su una sedia a rotelle una sessualità: vengono piuttosto etichettate come "malate" e avvicinate con sentimenti di pietà.
Eppure il desiderio di piacere, di sedurre, di sentirsi amate è lo stesso di chi non è su una sedia a rotelle.
E le foto realizzate per il calendario "L'altra metà di me stessa" lo dimostrano: sei ragazze "normali" - chi studia, chi lavora, chi vive in una comunità - posano davanti all'obiettivo del fotografo, esprimendo la loro femminilità, la loro capacità di emozionare. Che è sempre presente, non importa se si è belle o brutte, famose o meno, malate o no.
Protagonista di questo calendario è infatti una ragazza atassica, Miriam, ritratta senza la sua sedia a rotelle, svincolata per una volta dalla sua malattia, per mostrare a tutti quello che lei desidera venga visto: "l'altra metà di se stessa". Nelle foto appare sensuale come le altre ragazze, identica a loro, per una volta vista non come disabile ma come donna.
Protagonista del calendario, dicevamo, anche perché il 50% del ricavato del calendario andrà a lei, per permetterle di vivere la vita che sogna. Rimasta senza genitori quando era ancora piccola, Miriam ha lottato contro la sua malattia, cadendo molto spesso, attraversando la depressione, nell'anoressia, ma poi rialzandosi e andando avanti. Fino a ritrovarsi in una comunità a Terracina (LT): una nuova famiglia che l'ha accolta ma dalla quale lei sogna di andarsene presto, magari con l'uomo che ama e che la ama infinitamente.
I mezzi però sono pochi, ma il progetto del calendario potrà, forse, darle una mano. Come potrà dare una mano a tante persone malate di atassia e che fanno parte dell'AISA (Associazione Italiana per la Lotta alle Sindromi Atassiche): il restante 50% di quanto si ricaverà dalle vendite del calendario verrà infatti devoluto a questa associazione.
"Abbiamo lavorato gratuitamente ma con grande professionalità in un ambito nuovo nel quale ci siamo calati per la prima volta" ha detto Chiara Salvioni, ideatrice del progetto. "Siamo un gruppo di quattro ragazzi, che nella vita fanno tutt'altro, ma intenzionati ad aiutare chi soffre. Il fotografo è un professionista, un nostro conoscente, mentre le ragazze che hanno posato sono amiche mie - continua - bionde, more, bianche e nere, sconosciute o famose"; tra queste c'è infatti anche un viso noto al grande pubblico: Jennifer Jacono, ballerina del programma "Amici di Maria de Filippi".
Nonostante le buone intenzioni, il progetto rischia di non raggiungere i suoi obiettivi: "Abbiamo realizzato 5 mila copie - spiega Chiara - ma siamo riusciti a venderne solo 900, non rientrando neanche nelle spese sostenute".
Un peccato, per Miriam, per l'AISA, ma anche per questi giovani che hanno investito forze e speranze in un progetto che potrebbe rappresentare un bell'esempio da emulare.
Per saperne di più e per avere una copia del calendario chiama al 333.3579622 oppure manda una e-mail a franco.luca@inwind.it.