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HOTEL E ALBERGHI
CONSIGLI PER UN'OSPITALITÀ ACCESSIBILE A TUTTI

Disabili-com: logo Ospitalità   accessibile

Un'ospitalità senza più barriere architettoniche, senza ostacoli e accessibile a tutti dovrebbe costituire il senso dell'accoglienza alberghiera.
Questo significa anche avere sensibilità e prestare attenzione alle esigenze di persone con difficoltà motorie o sensoriali (intese come disturbi alla vista e all'udito), sia temporanee che permanenti.

Gli operatori dell'ospitalità conosceranno sicuramente la legge n. 104 del 5 febbraio 1992 e relative modifiche, che impone l'abbattimento di barriere architettoniche in ambienti pubblici e privati.
Nonostante il significato di ospitalità e le normative vigenti non è infrequente nel nostro paese imbattersi in strutture alberghiere che non risultano accessibili a tutti.
Dobbiamo, infatti, considerare che perfino una semplice porta, una scala ripida, un ascensore stretto, possono creare disagi anche a chi non ha gravi handicap.

Così, o per la scarsa disponibilità di alberghi adeguati alle esigenze dei disabili, o per la carenza di informazioni complete riguardo ai servizi offerti, per molti disabili le vacanze restano più un'idea e un desiderio che un dato di fatto.
Eppure, realizzare forme di ospitalità su misura per questa clientela è una scelta che può risultare interessante: solo in Italia, le persone disabili sono più di 2.800.000 (5%), cifra destinata a crescere con l'avanzamento dell'età , e di queste il 26% pratica un'attività sportiva (fonte: Handicap in cifre, Istat, 2002).
Quindi, il numero dei disabili e dei potenziali viaggiatori è consistente e, fra l'altro, in vacanza raddoppia, dato che i disabili solitamente viaggiano accompagnati.

Per non trovarsi, quindi, impreparati ad accogliere questa clientela, è importante conoscere le sue esigenze e aspettative.

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