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IL PAPA' DI SAMUELE

CAPITOLO 1
SIAMO TUTTI SPECIALI

Mi chiamo Samuele e ho 8 anni. Non mi piace troppo questo nome, ma l'ha scelto la mia mamma che ha anche lei un nome difficile. Deve essere un nome importante: credo abbia a che fare con le robe di religione… Per questo sono, tutto sommato, orgoglioso di portarlo, il nome, dico io!
Sono un bambino sempre felice e le poche volte che sono triste penso a tutte le cose belle ed importanti che ho: la mia mamma, il mio papà, i nonni, le zie, mia cugina, il mio cane Tommy e la mia bellissima collezione di soldatini di piombo.
Con tutte queste persone che mi vogliono bene, come faccio ad essere triste?
Non sono tanto bravo a scuola, specialmente in matematica, ma mi piace disegnare, soprattutto con le dita, così mischio un sacco di colori diversi e ne invento di nuovi.
La mamma dice che è un lavoro "educativo", io invece dico:
<<Che bello, mi sporco!>>
Mi piace pensare; uso tanto la mia testa, anche se non sono certo il primo della classe, ma coi pensieri sono stato in posti magnifici, specialmente nel paese delle cornamuse, dove gli uomini portano la gonna e la musica è bellissima.
Ci sono stato col mio papà: a lui piacciono tanto quei posti e pensa, abbiamo corso su una collina a piedi nudi, poi ci siamo sdraiati sull'erba e abbiamo ascoltato il vento, cantare la sua musica…
Così, ho sempre l'aria addormentata e non ascolto mai quello che mi dice la mamma che è più severa del papà!
Mio papà è l'uomo più simpatico che conosco; anche lui sorride sempre, proprio come me ed è un tipo dolce e paziente.
La sera, prima di addormentarmi, vado nel lettone con lui e aspetto che mi racconti una storia: ne sa di bellissime e pensa, le inventa proprio lui con la sua fantasia! Poi mi addormento (a volte faccio finta) e arriva la mamma che mi prende in braccio e mi porta nella mia camera.
Tanti dicono che il mio papà è "strano" ma io non capisco perché. Non so che cosa vuol dire "strano", almeno quando lo si dice di una persona.
Per me "strano" è quando la mamma mi fa mangiare la nutella due volte al giorno, quando si dimentica di darmi il bacio della buonanotte oppure quando Tommy si lascia fare il bagno senza prima farsi rincorrere per il giardino.
Queste cose sono strane perché non accadono quasi mai e quando succedono, io ne resto meravigliato. Allora proprio non capisco perché dicono che il mio papà è strano!
La mamma dice che è "speciale": per la verità dice che tutti sono speciali, ma di più quelli che non sembrano come noi! Meno male che c'è lei che sa sempre cosa dirmi e non mi dice mai le bugie! Ho solo 8 anni ma posso fare tutte le domande che voglio: lei mi risponde sempre.
Così, non ho più paura di quello che non so o che  sembra tanto diverso da me e quindi riesco ad essere amico di tutti, perché tutti sono speciali!
Sì, perché per me, essere speciali vuol dire essere unici: non ci sono due  Samuele come me o due mamma e papà come i miei ! Ciò che ci rende speciale è un particolare, anche piccolino che ci distingue da un'altra persona: non ho i capelli biondi di Elisa, ma lei non ha i miei occhioni chiari, quindi abbiamo tutti qualcosa di speciale… come le mie bellissime fossette!!
Quello che ci fa speciali è anche come facciamo le cose: io scrivo con la mano destra, la zia con la sinistra; Matteo non ha ancora imparato ad andare in bici ma sa pattinare. Siamo speciali perché non siamo tutti uguali, per questo a volte non si va  d'accordo!
La mia mamma è speciale perché basta che mi guarda negli occhi e sa sempre quello che penso; bello quando sono triste e non voglio dirglielo, ma quando dico le bugie?
E' speciale perché mi spiega sempre tutto e non mi manda a letto dicendomi: <<Sei troppo piccolo per capire!>> solo perché non sa rispondere alle mie domande! Altrimenti dovrei pensare che le domande dei bambini sono troppo difficili e che i grandi sono così scemi da non saper rispondere!
Il papà è speciale perché non si muove come me e la mamma, perché non guida la macchina come tutti gli altri e perché anche se è più alto della mamma le arriva solo alla pancia e anche lei è alta!
E' speciale perché sa raccontare le storie, sa aiutare le persone ammalate e perché prepara dei gelati buonissimi.
I miei genitori sono speciali perché mi vogliono sempre bene, anche quando prendo i brutti voti a scuola… e succede spesso!

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