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Un viaggio nella Grande Mela con un occhio alle accortezze presenti in città per rendere facile a tutti la visita dell’immensa New York City 

A New York non ci si ferma un attimo e soprattutto con qualsiasi mezzo: in bicicletta, a piedi, in carrozzina, giù per la metro o al volo su un taxi. Non si trova mai il tempo di star fermi o di annoiarsi.
A settembre sono stata una settimana a New York e anche senza volerlo ho notato la grande quantità di accortezze architettoniche e urbanistiche che questa città riserva alle persone in carrozzina. Un approccio trasversale, quello dell’accessibilità, che ho riscontrato non solo nei trasporti, ma anche in generale in una società che contempla naturalmente la presenza di persone con bisogni specifici: dal tavolo più basso vicino all’entrata di Starbucks, alle lunghe rampe di Elli’s Island, l’isola vicino alla Statua della Libertà.  

 



MUOVERSI BENE, MUOVERSI TUTTI  – La metropolitana di New York è una delle più grandi reti metropolitane del mondo ed è dotata, nella maggior parteTrasporto Pubblico New York Disabili delle stazioni, di accessi con ascensori e tornelli ad apertura a porta. Bisogna far attenzione semplicemente alle stazioni contrassegnate di rosso con il simbolo della carrozzina. Easy! Non c’è per nulla bisogno di avvisare anticipatamente il proprio arrivo in metropolitana come succede in Italia : New York è nata pronta e non c’è bisogno di avvisarla! All’interno di ogni vagone, qualsiasi destinazione si scelga, c’è il “Priority Seating” , un posto ben segnalato riservato a persone con disabilità.
Vi ricordate quei film americani dove al protagonista basta alzare la mano in mezzo alla strada per salire al volo sul classico taxi giallo? Per chi è in carrozzina, a New York è possibile anche questo! I taxi allestiti per il trasporto di passeggeri disabili sono leggermente diversi da quelli tradizionali: mi sono sembrati più nuovi, un po’ più lunghi e riconoscibili con un ben visibile ed esplicito segnale vicino al finestrino posteriore e sul cofano.


NEW YORK È UNO SPETTACOLO ACCESSIBILE – A New York una panchina o un pezzo di marciapiede nascondono al loro interno un pezzo di storia o un pezzo di cinema: quindi molto banalmente potrei dirvi che a nella Grande Mela c’è tutto da vedere! Dalla lussuosa Quinta Strada Svago New York disabiliall’Empire State Building, dal Museo di Storia Naturale (qui è stato ambientato il film “Una Notte al Museo”) a Central Park… E, cosa più importante, in tutti questi posti, zero barriere architettoniche!
Quello che ho notato è l’attenzione, sempre, ad assicurare la possibilità di accesso a tutti, eventualmente riservando un’entrata ad hoc, se non già priva di barriere. Qui nella foto a sinistra, ad esempio, c’è l’ingresso prioritario per i disabili al Museo di Storia Naturale: tutti i piani e le esposizioni speciali sono raggiungibili attraverso ampi ascensori. Ho potuto personalmente constatare che tutti i musei dispongono di chiare audio guide completamente gratuite, quindi rendendo le esposizioni accessibili anche ai turisti con disabilità sensoriali.In alto a destra della foto,  uno scorcio di panorama all’interno dell’immenso Polmone Verde di New York, Central Park: nella foto sono riuscita a catturare una signora seduta in carrozzina che comodamente si gode la bella stagione, che è arrivata fin lì grazie ad un montascale e l’aiuto degli addetti del parco (sono ovunque e sono gentilissimi!). Sempre a destra della foto c’è uno dei soliti pulsanti per aprire automaticamente la porta fuori da un pub molto famoso sulla 42esima strada. Dico “soliti” perché a New York non sono una rarità: sono ovunque, per aprire qualsiasi tipo di porta.


PROGETTATA PER TUTTI
– Da questi dati di fatto mi viene Accessi ai monumenti New York disabiliquindi da pensare che davvero, in questa città la progettazione di molti accessi e servizi sia pensata a monte per essere fruibile a più utenti possibili. Ci avreste mai pensato ad una fontanella più bassa alla fine di un percorso panoramico che costeggia il fiume Hudson, che guarda a Manhattan da lontano e che ha sullo sfondo il ponte di Brooklyn? Un paesaggio mozzafiato. Ti fa rimanere senza parole anche il l’immenso panorama dal tetto dell’Empire State Building (perfettamente organizzato per accogliere milioni di turisti ogni giorno grazie ad una fittissima rete di ascensori e rampe). Sembra di stare sul tetto del mondo e non serve sporgersi per ammirare il panorama. Seguendo l’audioguida si possono scoprire piccoli segreti dei palazzi circostanti (il solo palazzo delle Nazioni Unite è uno stato a sé, ed è a qualche isolato da Times Square!) ed osservarli da vicino non è un problema, grazie ai binocoli panoramici installati più in basso e privi di ostacoli per chi vi si appoggia sulla carrozzina, posizionati ai quattro punti cardinali della struttura.


New York ti rimane nel cuore, non solo per i grattacieli da guardare con il naso all’insù, ma per quanto sia in movimento. Penso sia un’emozione comune: il tuffarsi nel fiume di gente che si sposta ovunque è un po’ spaventoso, ma con il passare del tempo ti rendi conto che sei nel cuore del mondo. A New York da Manhattan a Brooklyn si respira cambiamento, libertà e innovazione, forse anche grazie a questo suo modo di essere: per tutti.

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In disabili.com

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Federica Scaramuzzi
Photo credit: Federica Scaramuzzi

 

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