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Pubblichiamo il report di viaggio che un nostro lettore, Ignazio Drago, ha compiuto a bordo della sua carrozzina e propulsore di spinta compiendo  il giro dell'isola di Malta e Gozo. Di seguito, il suo racconto 

Ho deciso di fare il giro dell'isola di Malta e Gozo in carrozzina e “On the Road” con il Klick di Klaxon, ruotino elettrico inventato e prodotto dai miei cari amici Enrico Boaretto e Andrea Stella: il 22 aprile alle 13 mi imbarco da Pozzallo (Rg) e così comincio questa impresa. Mi muovo con un Klick Power su una carrozzina manuale con ruote standard.
Quando comincio non so se riuscirò nell'opera, ma voglio provare sempre a superare i miei limiti, vediamo che succede…

viaggio in carrozzina a MaltaDIARIO GIORNO 1
Dopo essere partiti con un ritardo di un’ora da Pozzallo ci buttiamo nel mare ancora in tempesta. Sbarcato a Malta comincio il giro, tra persone che mi guardano, incuriosite del mio strano mezzo di trasporto…Qui molta confusione con la guida a sinistra, soprattutto nelle rotonde e negli incroci. La strada scorre ammirando le architetture delle case maltesi con i caratteristici balconi a bow-window
Dopo avere passato Sliema e San Julian mi avvicino alla parte estrema dell'isola verso Gozo: pista ciclabile fantastica e scorrevole, strade perfette. Ad un certo punto la batteria  del propulsore di spinta comincia a dare i primi segnali di carica e decido di fermarmi per ricaricarla ma arrivano le difficoltà: non ho previsto l'adattatore per le diverse prese di corrente, e quindi per gli ultimi 10 km prendo un bus al volo, perfettamente accessibile alle carrozzine, ed arrivo al ferry per Gozo.  Arrivato a Gozo vado in hotel dopo avere preso un altro bus. Finalmente in hotel mi danno l'adattatore per la presa di corrente e quindi ricarichiamo le batterie del Klick e quelle personali. 
A domani.

DIARIO GIORNO 2
ignazio drago davanti ad una chiesa a MaltaDopo una buona colazione si parte per il giro di Gozo in senso orario. Fuori c’è vento e il cielo è nuvoloso, vado e visito il centro e la cittadella parte storica di Rabat-Victoria città al centro dell'isola, dove ci sono molti turisti che girano nelle piccolissime vie pieni di negozietti di souvenir e locali bar. Esco dalla confusione e mi dirigo verso Kercem, un sobborgo che sembra disabitato. Incontro una fra le tante chiese con la pietra calcarea: qui tutte le case sono rivestite così, e c’è molta lavorazione nell'intaglio della pietra: questa tipologia di costruzione mi è piaciuta da sempre. La chiesa che incontro mi sorprende perché è accessibile con rampe per superare le barriere.
Esco da questo paese desolato e mi trovo in aperta campagna con un paesaggio che sembra Africa. L'isola di Gozo è molto selvaggia, ogni tanto si trova qualche città-paese qua e là sul dorso delle colline, in cui spicca sempre maestosa una chiesa. Proprio durante il giro mi imbatto in una chiesa particolare che scopro essere un santuario dedicato alla Madonna e dove San Paolo Giovanni II ci fu nel 2000. Al solito, rampa laterale completamente accessibile e mi godo gli interni pazzeschi. 
Il tempo di raccomandare me e la mia famiglia a Maria e proseguo il viaggio alla volta della costa nord. Ad un certo punto mi trovo in una specie di trazzera ed aiutandomi con il navigatore riprendo la retta via. Qui nella costa nord non c’è una vera e propria strada, ma comunque accettabile. Il mare è impetuoso con onde gigantesche che fanno paura. Dò uno sguardo all'orizzonte e penso: di là c’è la Sicilia. La roccia è tipo tufo calcareo e sulle scogliere ci sono tante vasche per le saline. Bel paesaggio sino ad arrivare a Marsalforn località balneare con molti turisti; lì prendo uno spuntino e poi nel pomeriggio continuo lungo la costa sino ad arrivare al ferry per Malta. Qui una fila enorme: sono i turisti che da Malta fanno l'escursione giornaliera a Gozo. Il personale è gentile, e mi fanno saltare la fila. Arrivato nel tardo pomeriggio nell'isola madre, per risparmiare batteria e per stanchezza prendo con facilità un bus (qui sono tutti accessibili) e mi faccio lasciare nella baia di San Paolo zona piena di hotel.
Domani la costa sud di Malta....... stay tuned

DIARIO GIORNO 3
Ignazio a Malta di fronte al mareOggi sveglia tardi e lascio l'hotel a Buggibba. Esco fuori e c’è molto sole. Nella piazzetta fronte mare ci sono molti locali che propongono breakfast per i tanti turisti in zona. Ho pensato: il primo obbiettivo lo raggiungo in bus preservando la batteria per dopo. Individuo la fermata ed aspetto. Dopo circa 20 min arriva il bus ma l'autista mi fa storie perché troppo pieno e non c’è posto per la mia carrozzina e il resto, quindi mi dice di aspettare l'altro bus. Programma saltato, penso, e invece di aspettare mi incammino, magari poi prendo il bus più fermate in avanti. Macino chilometri ed alla fine niente bus ed arrivo a Mosta dove c’è la Rotunda, una basilica con enorme copertura a Pantheon, una cupola di quasi 30 m di diametro. Maestosa cattedrale così come gli interni. Proseguo per la città monumento di Medina, la città silenziosa che si trova al centro dell'isola in un'altura. Per arrivare a Medina, data l'altitudine, strada in forte pendenza, il Klick arranca e pian pianino spingendomi tutto in avanti riesco ad arrivare anche se c’è qualche timore perché per il troppo sforzo mi compare un allarme e non va più avanti. Mi sono spaventato ed ho pensato rimango qui. Ma poi, invece, facendolo riposare per fortuna tutto si è sistemato. 
Visito Medina (che già conoscevo per esserci stato in precedenza) e poi mi dirigo verso la costa sud, fermandomi in una zona panoramica vicino Rabat ovvero sulle scogliere Dingli. Un vento pazzesco che proviene da nord mi spinge con l'effetto vela. Proseguo per blue Grotto dove il mare è veramente blu: al di la dell'orizzonte, l'Africa.
Infine la  batteria mi lascia e faccio l’ultimo tratto con bus.  Arrivo a Marsaxlokk o Marsa  Scirocco, un posto d'élite molto caro e adatto per famiglie o gente che vuole tranquillità, e cerco dove dormire. Domani chiudo il giro arrivando a Valletta e quindi nel pomeriggio rientro  in Sicilia. 
A domani per l’ultimo diario, stay tuned.

DIARIO GIORNO 4
viaggio accessibile maltaDi mattina partenza da Marsaxlok, direzione MarsaSkala: dopo 4-5 km arrivo. Sulla strada ad un incrocio vedo S. Peter Pool, una conca naturale sul mare tipo piscina ma desisto perché c’è una forte salita. Arrivato a Marsaskala faccio un giro per la cittadina ma non mi piace: troppe costruzioni recenti, poco caratteristico. Vado oltre ed arrivo a Zabbar, cittadina invece molto caratteristica maltese con la solita cattedrale maestosa al centro. Ieri sera mi hanno detto che a Malta ci sono 365 chiese quindi una festa al giorno e Malta è sempre in festa. Arrivo poi a Sciaira, poi Fort Rinelle, il tempo di fare una foto e mi dirigo verso l'obiettivo finale ovvero La Valletta. Costeggio le tre città Vittoriosa, Senglea e Cospicua, conosciute come le Tre Città di Malta, i cui porti sono stati utilizzati fin dai tempi dei fenici. Quindi arrivo a La Valletta, dove trovo moltissimi turisti e viaggiatori. La capitale è molto curata, faccio tutta la strada principale piena di negozi firmati. L'ultimo obiettivo che mi ero posto era di andare a vedere la Decollazione di San Giovanni Battista, opera del Caravaggio. Trovo una fila enorme, ma appena il personale mi vede mi indica la rampa accessibile e quindi subito entro nella Concattedrale - che poi non so perché si chiama così. All'interno, anche se c'ero già stato, si resta sempre a bocca aperta per tutte le opere d'arte contenute. Vado nell'oratorio dove c'è il capolavoro del Caravaggio: davanti al quadro ho i brividi e qualche lacrimuccia per l'emozione. Veramente si resta estasiati. Dopo un po’ di contemplazione, a malincuore esco e faccio l'ultimo giro tra le vie di La Valletta. Giunto l'orario vado al terminal per il catamarano per Pozzallo. Ed è proprio da qui che sto scrivendo pensando ai giorni trascorsi e a quello che ho compiuto. Tutto è filato liscio e forse sia da persona normodotata che ora da disabile questo è stato un viaggio memorabile.
Il mio racconto spera di spronare tutti quelli che stanno chiusi in casa non sapendo che cosa si perdono. Certo, tutta questa autonomia e indipendenza me la sono conquistata a poco a poco, sfidando sempre me stesso e mettendomi alla prova. Inoltre ho avuto il grande aiuto del Klick, ausilio che si è comportato egregiamente. Ora posso affermare che anche questo obiettivo è stato raggiunto. Adesso un po’ di riposo e poi pensiamo all'altro. Alla prossima.

Ignazio Drago - Scicli (Rg)

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