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topolino spiaggiaTra le zone più accoglienti, la riviera romagnola e le zone balneari veneziane

Sono appena passate le vacanze pasquali, che hanno visto un meno dieci percento di partenze per trascorrere fuori casa il ponte della festività . Un calo attribuibile di certo al portafoglio più leggero degli italiani ma, nel caso di persone con disabilità , anche alla scarsa offerta di strutture rispondenti ai bisogni dei vacanzieri. Se quello del turismo per disabili è infatti un mercato in costante crescita, rimangono ancora molti i bisogni insoddisfatti, con una domanda che supera di gran lunga l’offerta.

LA RICERCA - In particolare, solo il 28% delle case vacanze in Italia è in grado di accogliere adeguatamente i turisti con disabilità . A dirlo sono i dati raccolti da Immobiliare.it, attraverso il suo sito Casevacanza.it, che ha tracciato un quadro della situazione riguardante le case vacanze, soluzione di alloggio fuori casa tra le preferite da chi ha qualche disabilità , che la sceglie nel 7% dei casi, a fronte di un 5% di media italiana.

L’OFFERTA IN ITALIA - Elaborando i dati raccolti, la ricerca ha esaminato le 35.000 richieste raccolte nel mese precedente la Pasqua, confrontandole con le caratteristiche delle 40.000 case a disposizione per l’affitto per brevi periodi. Da questa indagine, emerge che la regione più attrezzata ad accogliere i turisti della gita fuori porta con bisogni particolari è l’Emilia Romagna, che registra una buona sensibilità a queste esigenze. Nella riviera romagnola, il 42% delle case vacanze è infatti attrezzato a ospitare persone con disabilità motoria. Buona anche l’ospitalità veneta, con il 38% di case attrezzate nelle zone balneari veneziane, e la Toscana, con i suoi 38% sulla costa etrusca e 36% in Versilia. Sopra la soglia del 30% anche l’offerta presente nelle Dolomiti trentine (32%) e nella riviera occidentale ligure (31%).

LA DOMANDA - Ma cosa cerca il turista disabile dalla casa vacanza? Innanzitutto che sia spaziosa: in generale, infatti, il disabile viaggia poco in coppia (l’appartamento per 2 persone è scelto da un 8% del campione, a fornte di un 23% nazionale), e cerca una abitazione spaziosa per le sue vacanze, affittando appartamenti dai 6 posti letto in su, nel 37% dei casi. Oltre alla famiglia o al gruppo di amici, la persona disabile si sposta molto spesso col proprio animale domestico, per il quale la domanda di strutture adeguate aumenta del 3% rispetto alla media nazionale. E mentre il turista italiano medio, tra tutti gli optional chiede in particolare la presenza della piscina, nel caso del viaggiatore disabile, la richiesta principale è per un parcheggio comodo, nel 57% dei casi.

I PREZZI ‑¬â€˜ Risolto il problema della sensibilità ad attrezzare la struttura, il problema è quindi risolto? Non proprio. La legge per cui a una disparità tra domanda e offerta segue un aumento dei prezzi, anche nel caso delle vacanze sembra rispettata. La ricerca ci dice infatti che per le persone con disabilità , andare in vacanza costa in media il 5% in più. Se infatti le agevolazioni al soggiorno delle persone con bisogni speciali non implica un rincaro dei prezzi in alcune zone d’italia (vedi Friuli orinetale e costa veneziana), in altre l’aumento sfiora  l’11 % (in Basilicata, Metaponto), fino a toccare il 12 (costiera amalfitana e Costa viola calabra).


INFO:

www.casevacanza.it

 

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Redazione


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