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giovani_uguali_e_diversiIl vuoto emotivo delle differenze non comprese, la fatica di garantire una vita degna di essere vissuta

Torniamo a parlare di libri, questa volta lo facciamo per l’interessante lavoro "Giovani uguali e diversi. Il lavoro degli psicologi con gli adolescenti disabili", di Leonardo Angelini e Deliana Bartani.

IL LIBRO - Si tratta del lavoro di due psicologi psicoterapeuti che hanno lavorato a lungo presso il centro di igiene Mentale di Reggio Emilia.
All’inizio degli anni settanta, epoca in cui risale la chiusura del reparto infantile del manicomio di Reggio Emilia, i due terapeuti iniziarono a lavorare con il €˜gruppo infanzia‑¬ del Centro d’Igiene Mentale, dedicandosi all’inserimento dei giovani pazienti nelle scuole e nelle cosiddette strutture intermedie.
In questi anni i due autori hanno avuto modo di entrare in contatto con la realtà della disabilità intellettiva e delle famiglie dei piccoli €˜matti‑¬, come allora venivano definiti. Di qui la necessità di mettere per iscritto analisi e riflessioni su tutte le tematiche più delicate e importanti in cui negli anni sono stati coinvolti.
Il libro propone quindi tematiche delicate quali il distacco dalle famiglie da parte dei piccoli pazienti e delle famiglie stesse, la difficoltà della fase adolescenziale e la scoperta della sessualità , il vuoto progettuale corrispondente al termine della scuola.

LA STORIA - Le riflessioni  si susseguono, costituendo la testimonianza storica della rivoluzione basagliana. Gli operatori della psichiatria territoriale iniziarono ad intensificare i contatti con tutte quelle persone che prima potevano vivere la propria vita unicamente nell’isolamento e lontano dagli occhi della comunità .  L’incontro con questa prepotente diversità ha ovviamente prodotto l’urgenza di riflessione, che si è tradotta in continui incontri di autoformazione e confronto tra tutti gli operatori che per la prima volta si sono trovati ad affrontare questa realtà dolorosa ed estremamente complessa.

Testimonianza dell’alleanza vincente tra i servizi psichiatrici e psicologici dell’età evolutiva  con le scuole e i Centri di Formazione Professionale, €˜Giovani uguali e diversi‑¬ svolge un importante ruolo analitico nei confronti di queste istituzioni fondamentali nella formazione e nella progettualità dei giovani disabili psichici. Attraverso il testo è infatti possibile analizzare le trasformazioni delle risposte fornite dalle istituzioni al passaggio verso l’età adulta dei disabili, che non sono poi così diverse da quelle degli altri. Accompagnarli nei passaggi cruciali dal gioco allo studio, dallo studio al lavoro, fino alla creazione di un vero e proprio progetto di vita autonomo.

Il volume è organizzato in cinque capitoli, rispettivamente dedicate agli adolescenti disabili e al loro rapporto con le famiglie d’appartenenza, il lavoro con i disabili, il passaggio dal gioco al lavoro, i servizi dedicati alle disabilità intellettive e gli strumenti a disposizione. Tutti i capitoli sono desunti da relazioni svolte dagli autori tra il 1985 e il 2000, in momenti formativi rivolti ai familiari dei loro pazienti o agli operatori della scuola, dei Centri di Formazione Professionale e dei centri riabilitativi.

Si tratta quindi di un lavoro interessante sia dal punto di vista storico che metodologico, nonostante alcune sovrapposizioni e ripetizioni dovute proprio alla complessità della gestione dell’argomento. Riassume il lavoro fatto all’interno del Servizio di Neuropsichiatria prima e nel Servizio di Psicologia clinica poi, con particolare attenzione alle esperienze scolastiche e professionali, che hanno subito enormi cambiamenti lungo questo accidentato percorso tutt’ora in divenire.
La pressante necessità della costituzione delle strutture atte all’inserimento lavorativo e del €˜dopo di noi‑¬ dei disabili intellettivi nasce proprio da questo tipo di esperienze territoriali, che hanno aperto gli occhi alle istituzioni e alla comunità sull’importanza della progettualità di vita anche per chi non ha piene facoltà mentali.

GLI AUTORI -  Leonardo Angelini, psicologo psicoterapeuta, ha prestato servizio preso il  CIM di Reggio Emilia e successivamente nell'Ausl, occupandosi di giovani adolescenti con disabilità intellettive. Ha svolto l’incarico di responsabile del Consultorio Giovani dell'Ausl dal 1985 al 1994 e attualmente è responsabile di Free Student Box, il servizio di counselling psicologico dell'Ausl rivolto a studenti delle superiori, genitori ed insegnanti.
Deliana Bertani, psicologa psicoterapeuta, ha lavorato nel CIM di Reggio Emilia e successivamente nell'Ausl, occupandosi sempre di adolescenti. Attualmente è  responsabile dell'Unita' Operativa di Psicologia Clinica del Dipartimento di Salute Mentale dell'Ausl di RE e supervisore di Free Studenti Box.

IL PROGETTO ‑¬â€˜ Il libro è stato presentato all’interno del Progetto Mind the Difference, realizzato grazie all’impegno della Regione Emila Romagna e del Comune di Reggio Emilia. Si tratta di un progetto dedicato alle differenze, e al vuoto emotivo che esse possono causare se non accolte e non comprese. Ecco uno dei video realizzati dai partecipanti:


"Giovani uguali e diversi. Il lavoro degli psicologi con gli adolescenti disabili" è pubblicato da Edizioni Psiconline.

Per info:
Ufficio Stampa Psiconline srl
ufficio.stampa@psiconline.it

Progetto Mind the Difference
http://www.mindthedifference.com/


In Disabili.com:

LA MALATTIA MENTALE E' ANCORA INVISIBILE?


Ilaria Vacca

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