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accessibilità turismoIl Decreto Art Bonus  finanzia fino al 30% una serie di interventi in favore del turismo e della cultura per tutti

(Publiredazionale)

Italia, Belpaese. Italia che conta il patrimonio artistico più ricco del mondo, il clima migliore d’Europa, il cibo in assoluto più buono.

Italia quindi al vertice della classifica delle mete turistiche mondiali? Non proprio. Siamo solo quinti (prima di noi Spagna, Francia, Stati Uniti e Cina). 

Anche in valutazione di questa empasse, per dare una spinta a questo settore che dovrebbe essere tra i più trainanti della nostra economia e che invece pare in affanno, il  Governo ha approvato il DDL di conversione del Decreto-Legge n. 83, recante "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo". 

AGEVOLAZIONI PER IL TURISMO ACCESSIBILE - In particolare, il provvedimento prevede un credito d’imposta del 30% dei costi sostenuti per determinati investimenti per il periodo dal 2015 al 2017, fino ad un importo massimo complessivo di 12.500 euro,  il c.d. “Art Bonus”. Tra gli investimenti che rientrano in queste voci, la digitalizzazione e la promozione del turismo accessibile, la formazione del personale degli imprenditori sull’ospitalità accessibile, oltre che interventi di eliminazione delle barriere architettoniche e per il miglioramento dell’accessibilità delle strutture ricettive (siano esse alberghi, stabilimenti balneari ecc).

MIGLIORARE L’OFFERTA: DA DOVE PARTIRE? - Si tratta quindi di una occasione ghiotta per quelle aziende che si occupano di turismo accessibile, e vogliano promuovere la loro attività con maggiore efficacia, ma anche per quelle che non si sono ancora adoperate in questa direzione. Considerare l’accessibilità e la predisposizione a una offerta turistica che tenga conto dei bisogni di tutti (non solo di persone con disabilità, ma anche aventi intolleranze alimentari, famiglie con bambini piccoli o anziani) è un approccio che può tradursi con molta probabilità in vantaggio competitivo, soprattutto in questo periodo di stagnazione per il settore.

Ma come fare, da dove partire per migliorare la propria offerta in un ottica di vacanza for all? Come capire se e quanto sono accessibile? Come intervenire se non lo sono abbastanza? Come comunicare queste caratteristiche, raggiungendo il target?

personale struttura che aiuta disabilePROFESSIONISTI DELLA OSPITALITA’ PER TUTTI – Improvvisarsi in questo campo ha poco senso: meglio rivolgersi a esperti del settore. Su questo fronte il team più specializzato in Italia è quello di Village for all – V4A®, Marchio di  Qualità Internazionale dell’Ospitalità Accessibile, che oltre a fornire agli utenti con esigenze specifiche una informazione per la fruizione della vacanza e del tempo libero senza ostacoli, affianca anche le aziende nel giungere a questo risultato.
Presidente e fondatore di Village for all – V4A® è Roberto Vitali, dal 2010 Membro e Portavoce del Comitato per la Promozione del Turismo Accessibile presso il Ministero del Turismo, ha contribuito ai lavori da esso svolti per la stesura del Manifesto del Turismo Accessibile (2010), del Libro Bianco del Turismo Accessibile (presentato a BIT Milano 2013).

ANALISI  E PROGETTAZIONE DELL’ACCESSIBILITA’ - Nel concreto, essere affiancati da V4A® Village For All significa avere il supporto di un team che può, in primis, visitare le strutture turistiche per raccogliere dati oggettivi secondo una metodologia consolidata e riconosciuta dalle associazioni di categoria (misure, larghezze, dotazione dei  servizi) per capire se e quanto siano accessibili, dando poi suggerimenti per migliorare. A questo si aggiunge un affiancamento agli stessi operatori da parte di V4A, con corsi di formazione orientati alla comprensione dei bisogni specifici  degli utenti per un adeguamento secondo un alto livello di qualità dell’accoglienza.
Ma operare in direzione dell’accessibilità può voler dire anche abbattere barriere presenti o future, quindi capire in che modo mettere in piedi un PEBA (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) o dall’altro lato, progettare a monte qualcosa in termini di Universal Design.
Queste qui elencate sono tutte attività tra quelle che possono essere rendicontate per la Digitalizzazione e la promozione del Turismo Accessibile previste dall’Art Bonus. Ricordiamo che chi ottiene il Marchio V4A® può detrarne il 30% per la defiscalizzazione.


Per tutte le info:

www.villageforall.net/it



Per approfondire:

www.gazzettaufficiale.it



In disabili.com:

Strutture turistiche accessibili certificate dal Marchio V4A

Agevolazioni fiscali per promuovere il turismo accessibile


Redazione



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