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il banco dei relatoriL'accessibilità pensata come un valore aggiunto: eccone alcune testimonianze

Se le persone con esigenze particolare che viaggiano sono viaggiatori, anche le persone con disabilità che lavorano sono lavoratori: come tali, possono e devono puntare a posizioni di responsabilità e le aziende che le assumono devono poter pensare a queste persone come ad un valore aggiunto per l'azienda. È questa la filosofia che ha ispirato il seminario "Executive & Disability", svoltosi venerdì 25 marzo nell'ambito della fiera Gitando.all, e che ha presentato esempi di politiche integrative attuate nei confronti dei disabili in ambito lavorativo ma non solo.

Giampiero Griffo"Il tasso di disoccupazione medio ordinario in Italia - ha spiegato Giampiero Griffo, membro del Consiglio Mondiale Disabled People International, nel corso del convegno - è dell'11%, mentre tra le persone con disabilità è del 75%. C'è evidentemente qualcosa che non va". "La produttività - ha proseguito Griffo - è qualcosa che dipende dalle competenze ma anche dalle condizioni ambientali. È evidente che un lavoratore competente se non è messo nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro deriva il suo handicap non tanto dalle sue abilità quanto piuttosto dall'ambiente che lo circonda. È l'ambiente che lo rende disabile non, per esempio, la carrozzina." "Quello su cui bisogna puntare - ha concluso quindi Griffo - è un processo di empowerment del disabile che deriva prima di tutto dall'abilitazione a svolgere ciascun compito con la stessa naturalezza e facilità con cui lo svolge un cosiddetto normodotato".

Giovanni Bernini"Una città accessibile è più bella ma è più bella per tutti" è questa l'idea carine su cui si muove tutto l'operato del Comune di Parma, eletta città più accessibile d'Italia, in particolare nella persona di Giovanni Bernini, Assessore con delega alle politiche a favore dei disabili. "Una città accessibile - ha raccontato Bernini nella sua testimonianza - favorisce il turismo accessibile, favorisce la vita e gli incontri delle persone e questa è stata la nostra scelta. La Giunta Comunale di Parma ha deciso che d'ora in avanti i progettisti che vengono in caricati dal Comune di Parma devono firmare un patto d'onore che non solo significa, ovviamente, rispettare l'assenza di barriere architettoniche, ma anche sposare la cultura della progettazione per tutti, lo universal design. Questo tra l'altro permette anche di risparmiare denaro pubblico perché a quel punto le barriere non devono più essere abbattute a posteriori, cosa che di solito è economicamente molto onerosa". "Il Comune di Parma - ha aggiunto ancora Bernini - è stato anche il primo Comune in Italia ad introdurre la figura del Disability Manager, quel qualcuno che abbia le conoscenze per poter coordinare interventi trasversali e a trecentosessanta gradi in favore dei disabili, facendo sistema negli Enti Locali".

Mario CalettiMario Carletti, responsabile centrale Riabilitazione e Protesi dell'INAIL, si occupa di integrazione lavorativa sia in maniera diretta che indiretta. INAIL infatti si occupa di assistere i lavoratori con disabilità acquisita attraverso un percorso che comprende ovviamente un indennizzo economico, l'assistenza riabilitativa e protesica e il reinserimento nel mondo del lavoro. Dall'altro lato però INAIL, attraverso il progetto Superabile, attua anche direttamente una politica fortemente all'insegna dell'integrazione lavorativa, infatti, all'interno del servizio di consulenza gestito dal call center Superabile i lavoratori disabili sono ben diciotto su ventinove. Del resto, chi meglio di coloro che la vivono sulla propria pelle può dare consigli, che spaziano dalle tecnologie, al turismo, alle normative, sul mondo della disabilità ?


GITANDO.ALL 2011 IN DISABILI.COM:

GITANDO.ALL 2011: NON C'ERAVATE? ECCO COSA VI SIETE PERSI


GITANDO.ALL 2011 PROMUOVE IL MADE IN ITALY E L'INTEGRAZIONE LAVORATIVA



Alessandra Babetto

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