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bandiera brasiliana a Fernando de NorhonaIl nostro reportage, a cura di Roberto Vitali, sull'accessibilità dell'isola brasiliana di Fernando de Noronha, vero gioiello di natura, mare e gastronomia

Mi rivedo otto anni fa, maggio 2005 con Franz, il mio amico, mentre attraverso l'isola di Nosy Be in quad passando in mezzo a una palude di mangrovie dove un tappeto di granchi violinisti colorava di arancio acceso la palude in bassa marea, e due parole mi rimbalzano nella testa: Mora Mora (piano piano...)... Apro gli occhi e vedo l'isola di Fernando de Noronha dall'aereo, mentre sta atterrando. Il mare scorre sotto di noi e veloce arriva la pista di atterraggio.
Quando si apre il portellone dell'aereo, seduto sulla prima fila, percepisco immediatamente di essere arrivato a soli 3° dall'equatore: 30° gradi la temperatura esterna e una umidità all'85% mi danno il benvenuto.
Più che un aeroporto sembra di essere arrivati all'aeroclub di Ferrara. Dopo 26 ore di viaggio, l'abbraccio di lenzuola fresche nella posada, oltre ad una doccia e cambio vestiti, mi rigenerano e mi danno la carica per iniziare questa avventura che durerà i prossimi tre giorni. Intensa, interessante, divertente e soprattutto istruttiva.

spiaggia a Fernando de NorhonaSono in Brasile, con Franz, di nuovo, dopo otto anni dal Madagascar, nello stato del Pernabuco, a Fernando de Noronha, una sperduta isoletta nell'atlantico a circa 350 km dalla costa (si trova di fronte a Natal ) dove l'unica strada asfaltata, è lunga ben 7 km! Ma quello che emana questa isola è la natura o, per dirla alla brasiliana, NATUREZA.

Sono stato invitato da Embratur (ente del Ministero del Turismo Brasiliano),  grazie a Disabili.com per fare una visita, quella che in gergo tecnico si chiama eductur oppure funtrip, e a conoscere un luogo che ha molto da offrire, anche dal punto di vista della accessibilità . Tutta l'isola è stata coinvolta: posade, ristoranti, musei, parchi naturali e spiagge.

sedia da mare in spiaggia brasile Prima tappa Praia de Sueste: non ho parole! La Praia de Sueste è una splendida spiaggia con un centro di accoglienza, un bar, servizi igienici e una splendida passerella che porta alla spiaggia dove, con estrema efficienza uno staff di persone ha organizzato con passerelle avvolgibili un percorso sulla sabbia e dove sotto gli ombrelloni ci aspettano delle carrozzine da spiaggia che ci avrebbero accompagnato nella scoperta dei pesci e delle tartarughe. Il posto è meraviglioso ma ciò che più mi colpisce è la preparazione delle persone che ci accompagnano. Siamo in tre persone disabili, ognuno con capacità diverse ed hanno saputo supportarci quando è servito,  non soffocandoci con una presenza troppo invadente, dove non richiesto!
Tutta l'organizzazione è a nostra disposizione e qui conosco Enochi. E' la mia guida per un'ora e mezza e grazie a lui faccio snorkeling e scopro tutta la bellezza di questa baia che ha pesci stupendi e tartarughe che volano nell'acqua limpida come i gabbiani accarezzano il cielo. In tutta sicurezza, tenendomi ad un salvagente, mi traina, mi guida, mi illustra le cose da guardare, nonostante un paio di acquazzoni, che non possono bagnarmi di più di quanto già non sia.
Dopo oltre un'ora in ammollo niente di meglio che stare un poco sotto il sole a rigenerarsi, anche se per precauzione uso una crema con protezione 50.

tartaruga marina fondali Fernando de Norhonaroberto vitali a Fernando de NorhonaSeconda tappa visita al Parque National Marinho; anche qui si arriva in un parcheggio dove un percorso perfettamente accessibile ci consente di entrare in un centro di accoglienza, in cui si possono acquistare bellissimi gadget, souvenir e abbigliamento con loghi dell'isola, oltre il quale ci immergiamo nella vegetazione di un bosco. Anche qui bar, servizi igienici completamente accessibili. PIC Golfinhos - di fronte a noi una passerella che si snoda nel verde della vegetazione che ne inghiotte la fine. Prima di partire leggo le varie tabelle e mi rendo conto che il percorso di 320 mt è completamente accessibile; poi mi accorgo che alla mia sinistra un altro percorso scompare allo stesso modo in mezzo al bosco, oltre un km! Beh però prima di impressionarmi lo voglio vedere, sai quante volte vai a vedere qualcosa che ti dicono accessibile, e magari lo è pure, ma poi non c'è niente che valga la pena  vedere?
passerella brasile roberto vitaliComincio a correre sganciandomi dal gruppo e dopo una discesa impegnativa, i cerchi della mia carrozzina arrivano ad essere incandescenti come i freni a disco di certe macchine in formula uno, per arrivare alla prima postazione sopra una spiaggia di una bellezza incredibile. Non ho parole! Piattaforma accessibile, protezioni contro qualsiasi caduta accidentale ma, sopratutto, vista da sogno... Ho poi scoperto che questa spiaggia è la seconda del Brasile per bellezza, la prima è Ipanema. Ma io non sono d'accordo con la classifica, questa è di gran lunga più bella. Scorre ancora il percorso sotto le mie ruote e arrivo alla baia dei  due gemelli. Nella parte terminale il percorso si interrompe perchè siamo su un bene tutelato dall'UNESCO.

brasile: barca atlantisTerza tappa esperienza con Atlantis,una barca organizzata per fare le immersioni. Durante il viaggio per arrivare al luogo dell'immersione i delfini accompagnano per tutto il tragitto. Mezzora di istruzioni su come funzionano le bombole e poi splash! Dentro a quel mare stupendo iniziando a scendere... piano piano... con Juan che mi fa da guida. L'ultima immersione l'avevo fatta in Madagascar, ma avevo avuto più di un problema a causa di barba e baffi che mi facevano filtrare acqua nella maschera. Questa volta mi sono organizzato tagliandomela completamente. Per la prima volta dal '92 sono senza barba e senza baffi, non mi riconosco nemmeno io!
 roberto vitali in immersione Scivolo nell'acqua senza nemmeno accorgermi della presenza di Juan che mi guida, controlla e fa sì che io mi senta l'unico protagonista di questa avventura. Squali, razze, barracuda, tartarughe, e una miriade di altri pesci colorati e dalle dimensioni più varie che si muovono tutti attorno a me. Provo una incredibile sensazione di libertà , tranquillità mentre esploro questo piccolissimo pezzetto di mare. La barca non è particolarmente attrezzata dal punto di vista dell'accessibilità , ma con inventiva e disponibilità da parte di tutti, abbiamo trovato la soluzione ad ogni problema che ci si è presentato.   


tavola imbandita a Fernando de NorhonaLa mia passione per la gastronomia e i viaggi è certo cosa nota; devo dire che chi condivide con me questa passione, non resterà deluso. A Fernando de Noronha abbiamo provato cibi fantastici, cucina tradizionale, incontrando tutti i giorni a pranzo e a cena, ristoranti che ci hanno fatto gustare tutte le specialità di cui sono capaci. Una cosa che mi colpisce è che il piatto proposto in tutti i modi sono i Camarao (gamberoni) che non sono nemmeno pescati in questo mare... arrivano direttamente in aereo o via nave.
Qui tutti i giorni le barche riportano il pescato e grazie all'abilità dei cuochi del luogo, potrete gustare pesci di tutti i generi e preparati in mille modi diversi. Degni di nota una preparazione di "bacalau" al ristorante Triboju e l'ultimo pranzo al Maravilha dove ho assaggiato l'aragosta di casa. La birra è molto buona ma vi consiglio anche la lemonada suica, una spremuta di limone che ti riconcilia con il mondo!
Se amate gli accostamenti più improbabili nella preparazione del cibo, andate il mercoledì da Zè Maria, dove la tavola imbandita lascia senza parole, per qualità , varietà , colori e quantità . C'è di tutto su quella tavola imbandita, pesce, carne, sushi, zuppe, paeilla, churrasco... e si prosegue con i dolci!!!!!

vista spiaggia brasile roberto vitaliL'intento dell'accessibilità . Questo è ciò che anch'io cerco di promuovere con il mio lavoro e che qui ho visto messo in opera. Attenzione, non vuol dire che tutto era perfetto, a norma, che tutto era previsto, ma voglio dire che tutta questa esperienza ha messo in evidenza come in Brasile, nello stato del Pernambuco, a Fernando de Noronha, io sono un cliente previsto, considerato, anzi proprio cercato. L'accessibilità non è mai merito di una sola persona, ma è il frutto del lavoro di molti e, qui, nello specifico, è frutto della condivisione di un sogno, quello di Mosana.
Mosana Cavalcanti è la responsabile del progetto Turismo Acessivel dello Stato del Pernambuco, paraplegica da 10 anni a seguito di una rapina. Con molto orgoglio mi ha raccontato di questo suo progetto, di come sia riuscita a far diventare questo suo sogno una realtà . Nulla è facile quando si parla di accessibilità , se poi lavori per una pubblica amministrazione, e lei lavora per lo stato del Pernambuco ufficio progetti speciali del  Ministero del Turismo. Questo progetto è stato realizzato anche grazie ad un accordo di partnership con la società Econoronha che ha messo in opera tutto il progetto. Ho conosciuto Pablo Mà ³rbis, gerente della società sull'isola, e vi posso garantire  che mentre parlava del progetto e della sua messa in opera anche a lui brillavano gli occhi, come a Mosana. È stato un privilegio incontrare tutte queste persone che credono in questo progetto, in questo mercato, in questo sogno di Mosana.

Concludo con un auspicio, che lo Stato del Pernambuco, il suo Ministro del Turismo e tutti coloro che sono stati contagiati dal sogno di Mosana riescano a contagiare la nostra Italia e il nostro Ministro del Turismo.

L'elenco delle persone da ringraziare è lunghissimo così come quello delle istituzioni. Vorrei comprenderle tutte in "um grande abraà §o!"

roberto vitali davanti spiaggia brasiliana


Roberto Vitali
Presidente V4A - Village For All - Marchio di qualità per l'Ospitalità Accessibile

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Le foto presenti in questo articolo sono di Beto Lima - Copyright © 2013 betolima.com.br


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