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Copertina del libro, ragazzino nascosto dietro a una portaUn ragazzo con la Sindrome di Asperger con la fissa per le scene del crimine, la sua insegnante di sostegno trovata morta, una madre single e un fratello con una pericolosa e segreta abitudine… il nuovo romanzo di Jody Picoult


Dall’autrice del best seller “La custode di mia sorella” Jody Picoult, vi proponiamo la recensione di un nuovo appassionante romanzo dal titolo: “Le case degli altri”.
I protagonisti si alternano tra i capitoli raccontando in prima persona le vicende quotidiane di una famiglia, come un diario che raccoglie le confidenze dei protagonisti.


UNA FAMIGLIA E L’ASPERGER - Emma è una donna sulla quarantina, madre divorziata di due figli adolescenti. Lunghi capelli castani che deve tenere sempre raccolti in una coda e magnifici occhi di giada; Theo è il figlio più piccolo, ha 16 anni e un carattere turbolento e ribelle, tipico della sua età. E il maggiore, Jacob, è un ragazzone alto e robusto, dall’intelligenza vivace, uno spiccato senso dell’umorismo, a cui è stata diagnosticata la Sindrome di Asperger quando era ancora piccolo.
Dopo questa scoperta suo padre se n’è andato per ricostruirsi una nuova famiglia perfetta distante da tutti i problemi che avrebbe comportato avere un figlio autistico, perché l’Asperger coinvolge direttamente Jacob, ma indirettamente anche la vita di sua madre e suo fratello.


IL PROTAGONISTA - Ad esempio, Jacob perde il controllo se le sue cose sono in disordine e se i vestiti nel suo armadio non rispettano l’ordine cromatico dell’arcobaleno, che sono sette colori diversi, sette come i giorni della settimana, ergo, a ogni giorno corrisponde un colore: di lunedì Jacob si veste di rosso, e in casa si mangia solo cibo rosso. Al martedì di arancione, al mercoledì di giallo e così via.
Jacob non sopporta vedere qualcuno con capelli lunghi sciolti sulle spalle, non tollera indossare le camicie perché il contatto dei bottoni sulla pelle gli procurano un insopportabile dolore fisico, non prende in considerazione l’idea di perdere una puntata di Crime Busters, il suo programma televisivo preferito, altrimenti sarebbe una catastrofe che scombussolerebbe il suo equilibrio.
Jacob descrive in prima persona, come tutti gli altri personaggi, ciò che gli succede durante le crisi, le difficoltà che incontra nel relazionarsi con gli altri, il problema nel prendere tutto alla lettera e le difficoltà che ne derivano quando non capisce se i compagni a scuola lo stanno prendendo in giro oppure no… e tutto ciò è raccontato con la sua personalità carica di sense of humor.


IL RAPPORTO CON L’ASPERGER - I personaggi riescono a far emergere la propria personalità pagina dopo pagina: la parte più cupa in contrasto con la più fragile e bisognosa di attenzione di Theo, che confida i sensi di colpa nei confronti del fratello per tutti i momenti che l’ha messo in imbarazzo davanti ai suoi amici (che ha perso) e il desiderio di avere un fratello “normale”; il senso di devozione in conflitto con quello di frustrazione di Emma; e i sentimenti di Jacob, consapevole di essere intrappolato dietro un vetro che gli impedisce di entrare empaticamente in contatto con gli altri, nonostante i suoi continui sforzi per interpretare correttamente i rituali sociali, dati per scontato, o facilmente assimilabili per chi non è toccato dallo spettro autistico.


LA VICENDA – Tutto questo è immerso, intrecciato, amalgamato e finemente trasmesso nella trama di una storia tutt’altro che scontata, con contorni di mistero. La quotidianità ordinariamente strampalata di Emma, Jacob e Theo viene stravolta dopo che Jess, l’insegnante di sostegno di Jacob, scompare e viene ritrovata morta dopo pochi giorni avvolta in una coperta. Da lì a poco tutti gli indizi inizieranno a convergere pericolosamente verso Jacob. Il ragazzo con la mania dei film polizieschi e delle scene del crimine, che non comprende le emozioni altrui e quando perde il controllo diventa un tornado distruttivo. Quali sono gli elementi che lo rendono il sospettato principale dell’omicidio di Jess, ma soprattutto, è colpevole o innocente? In fondo, nonostante la quasi impossibilità di dimostrarlo, a Jacob piaceva Jess…


Non vi sveliamo altro, ma consigliamo di leggere “Le case degli altri”, un romanzo avvincente, divertente (grazie soprattutto alle brillanti riflessioni di Jacob), ma anche emozionante. Alla fine si avrà la sensazione di aver personalmente conosciuto i personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi, e che rimarranno indimenticabili.


“Aveva una famiglia. Ma quelle degli altri gli sembravano più felici. Per questo le spiava da lontano…”



Per info:

Titolo: Le case degli altri
Autore: Jody Picoult
Casa Editrice: Tea Libri
Pagine: 619




 

 

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Elisabetta Pometto

 

 

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