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Nostra intervista a Lucchettadj, il dj più piccolo del mondo

D. Vittima di una brutta esperienza: ce la può raccontare?

"Sono Luchettadj il dj piu piccolo del mondo, ho subito un fatto vergognoso, lunedì 28 luglio in centro a Vicenza al Festival Show sotto le mura.Premetto che io sono un disabile, alto 94 centimetri e ho 32 anni,vivo a Schio e mi muovo con difficoltà con le stampelle. Dico questo non per commiserarmi, ma perché capiate la mia situazione in questa vicenda. Sono arrivato a Vicenza verso le 19,30 in auto con un amico, sono stato accolto dalla protezione civile che con grande gentilezza, mi hanno fatto salire nel loro quad (moto da sabbia a quattro ruote,ndr) e mi hanno accompagnato dietro le quinte del festival. Una volta lì momentaneamente sprovvisto di pass; visto che era sull'auto di un altro amico in ritardo per motivi di lavoro, l'amico che mi ha accompagnato ha chiesto gentilmente all'uomo della sicurezza all'entrata se poteva farmi entrare e lo ha avvertito che avrebbe consegnato il pass appena possibile, l'uomo della sicurezza gentilmente ha acconsentito ed io piano piano sono entrato.

Dopo circa un'ora si é presentata di fronte a me una donna della sicurezza dicendomi che dovevo uscire immediatamente perché non avevo il pass, io ho spiegato la situazione ma lei niente da fare in brutto modo mi ha fatto uscire ed io triste e umiliato ancora una volta, piano piano sono uscito.

Ho chiamato l'amico che mi aveva fatto entrare, una volta arrivato ha chiesto chiarimenti alla donna della sicurezza e lei in modo arrogante gli ha detto che non gliene frega niente ne del pass che deve arrivare, ne che io sono disabile ,visto che é lei la responsabile e può decidere come vuole. Nel frattempo arrivano due ragazzi baciano la donna e lei li fa entrare senza pass. Il mio amico a quel punto si arrabbia e comincia una calda discussione. Arriva un giornalista: comincia a scrivere. Dopo poco arrivano i pass. Mi ripresento in entrata con il mio amico muniti di pass e la donna, per ripicca, dice che non ci fa entrare comunque perché non siamo sulla lista. Il mio amico chiede la lista per controllare se noi ci siamo, ma lei niente, ( non ha la lista ) non ce la mostra. Il mio amico chiede allora di parlare con l'organizzatore, Roberto Zanella, proprietario di radio Bella e Monella, esce lui e senza chiedere nulla ci caccia via con arroganza e maleducazione. Allora il mio amico gli dice di stare calmo e di ascoltare i fatti, ma lui niente, ci caccia dicendo che se anche abbiamo i pass non siamo graditi (chissà cosa aveva detto la donna della sicurezza al Zanella?).

Il giornalista entra, parla con il Zanella e gli spiega i fatti e poi gli dice che non gli conviene trattare in quel modo un disabile altrimenti ne va della sua reputazione. Il giornalista esce e avvicina il mio amico, gli dice che l'organizzatore Roberto Zanella ha detto che adesso mi fa entrare, colpo di scena la donna della sicurezza all'entrata dice al giornalista che lei ha deciso di non farmi entrare comunque, altrimenti che figura farebbe ? ne andrebbe della sua reputazione!

Il mio amico ha preferito che io non venissi ancora umiliato. Mi porta con grande difficoltà verso il palco ma una volta li ci accorgiamo che non hanno creato una doppia transenna per dare possibilità ai disabili di assistere al concerto senza essere schiacciati.

Oggi sul giornale di Vicenza leggo: Che la sicurezza non voleva farmi entrare, benché munito di pass non ero sulla lista. Poi è intervenuto l'organizzatore Roberto Zanella per farmi entrare ma era troppo tardi perché io ero già andato via.

Perché questa falsità . Ho dei testimoni che confermano la vicenda. Io mi chiedo: avrà forse pagato il giornale il Roberto Zanella per modificare a suo favore l'accaduto? Inoltre scrivono che c'era lo spazio per i disabili sotto il palco , basta guardare le riprese televisive per vedere la falsità . Di questa affermazione Ancora una volta umiliato, con grande tristezza e pieno di rabbia non mi resta che ritornarmene a casa.

1) come potevo io alto 94 centimetri farmi spazio in mezzo alla folla?

2) non sarebbe stato semplice avermi lasciato all'interno delle quinte, che male potevo fare, che disturbo potevo dare, perché quella donna é stata cosi meschina nei miei confronti, che male gli avevo fatto, ma soprattutto perché le persone nelle mie condizioni devono essere continuamente umiliate?

3) perché il mio amico che ha cercato di difendere un disabile deve subire offese, maltrattamenti e minacce dalla sicurezza e del Zanella? E pensare che il sig. Zanella é salito sul palco con i bambini mettendosi in mostra dicendo che lui sta aiutando la città della speranza. A quel punto mi sono sentito morire. Ma quale speranza può esserci davanti a tutta questa falsità e ipocrisia? Io non ho altro che la mia voce per tentare di difendermi, ma da solo non ci riesco."


D. Quanto questa brutta esperienza l'ha ferita, si è sentito umiliato?

"Si mi sono sentito terribilmente umiliato. Ringrazio il mio amico che mi sta trasmettendo forza e speranza per combattere le cattiverie e l'ignoranza con piccoli ma efficaci gesti"


D. Pensa che si riuscirà a debellare la cattiveria umana?

"Non credo che si riuscirà a debellare la cattiveria umana, ma sono certo che la si può combattere, ottenendo buoni risultati".

D. Qualche suggerimento perchè se dovesse capitre ad un nostro lettore soffra il meno possibile ?

"Di non abbattersi e trovare il sistema attraverso i mass media di raccontare i fatti accaduti, nominando queste persone, cosi la gente li potrà conoscere, individuare ed evitare. Con la speranza che la vergogna li porti alla riflessione e a un cambiamento positivo"

Quanto a noi, vorremmo tanto non dover scrivere altre interviste come questa

[Valter Nicoletti]

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