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la spedizione adriatica, una fotoVi raccontiamo la Spedizone Adriatica

La Spedizione Adriatica è partita il primo maggio 2009 e si è conclusa il 7 giugno: Alessandro Dutto e Simone Chieregato hanno percorso 14.000 chilometri in moto, da Venezia a Capo Nord.
Sandro è un disabile motorio, Simone è un normodotato: entrambi viaggiatori esperti, entrambi amanti dell’avventura on the road.
Hanno deciso di viaggiare insieme per divertirsi, e per dimostrare che la disabilità non è un limite.

Adriatica è partita da Venezia e si è diretta attraverso Austria Germania e Polonia. Sandro e Simone hanno poi potuto ammirare le Repubbliche Baltiche: Vilnius, Riga, Tallin sono solo alcune delle incantevoli città che hanno incontrato lungo il loro cammino.
E poi la Russia, con le sue immense distese, gli sterminati boschi di betulla, ma anche le strade dissestate e il cattivo tempo. È qui che l’avventura comincia a farsi interessante. Anche se le moto sono state ridotte in condizioni precarie i viaggiatori non si perdono d’animo e ne approfittano per fare escursioni in barca e scoprire sulle isole russe dei veri e propri tesori dimenticati.
Il viaggio prosegue passando in Norvegia, per arrivare dritti a Capo Nord: una delle mete più desiderate dai motociclisti di ogni epoca. Un po’ di commozione per aver raggiunto il tetto del mondo e‑¬¦via‑¬¦si riparte. In Svezia tra le alci per un po’e poi Copenaghen. La Germania e poi l’Olanda con i suoi mulini a vento, una tappa a Bruxelles e Marcinelle per poi proseguire verso la Francia. Guidati da Sandro non si sono fatti mancare una visita a Parigi, per poi proseguire lungo le rive del Rodano e già , fino a ritornare in patria.
Un viaggio lungo e affascinante, che ha permesso a Sandro e Simone di realizzare un sogno. Ma anche di incontrare persone, situazioni, culture e tradizioni, allontanandosi da pregiudizi e stereotipi di ogni tipo. Un viaggio che resterà nei loro cuori.


Alessandro è anche il fondatore di Disabiliovunque, un club di liberi viaggiatori che intende offrire supporto morale e informativo a chi vuole mettersi alla prova viaggiando. Informazioni sulle patenti, sugli adattamenti di auto e moto, ma anche consigli pratici sul modo più semplice di salire su quad o di portare con sé la carrozzina in viaggio. Proprio a lui abbiamo voluto rivolgere qualche domanda.


Sandro buonasera, innanzitutto le volevo chiedere della €˜missione Adriatica‑¬. Volevo sapere prima di tutto qual è stato il momento più bello di questo lungo viaggio?
Il momento più bello‑¬¦sicuramente il mitico Capo Nord. Io ex motociclista‑¬¦adesso sono di nuovo motociclista con questa nuova moto‑¬¦e l’arrivare comunque a Capo Nord ha comunque un effetto speciale. Per chi comunque l’ha sognato e chi come me lo sognava e poi non sperava più di arrivarci‑¬¦comunque è successo.

E il momento più difficile invece?
Il freddo. Abbiamo preso un periodo che non è stato proprio l’ideale perché partendo il primo maggio qui da noi va ancora bene ma appena si comincia a salire, da San Pietroburgo in poi, da quel momento era sempre sui zero gradi, con venti del nord veramente notevoli. Perciò‑¬¦il freddo ha dato abbastanza fastidio.
Però non vi siete fatti spaventare‑¬¦
Avevamo fatto una bella preparazione, sia fisica per poter guidare le moto otto-nove ore al giorno, e sia anche tecnica, con delle belle attrezzature. Perciò il freddo, anche se non c’è mai stato freddo, comunque viaggiare a quelle temperature è stato abbastanza difficile.

Ecco appunto riguardo alla preparazione tecnica, lei ex motociclista, campione di enduro, istruttore di guida‑¬¦se non altro viaggiatore esperto. A suo avviso tutti i disabili possono fare viaggi €˜on the road‑¬?
Tutti i disabili possono fare viaggi on the road: bisogna sempre cercare il proprio limite, perché non è detto che andare anche fino a Bolzano non possa essere un viaggio estremo, se uno ha dei problemi. Però lo vediamo poi ogni giorno perché i paraplegici fan delle cose, il tetra ne fa delle altre, però il viaggio è sempre il viaggio. Perciò la difficoltà o il fattore estremo non esiste.

Guardando nel vostro sito (www.disabiliovunque.it), voi fornite moltissimi consigli anche pratici ai viaggiatori, ai viaggiatori normodotati come ai viaggiatori disabili. C’è un consiglio che vuole ricordarci in particolare?
Il consiglio è ciò che abbiamo già detto prima: bisogna cercare di adattarsi, perché l’adattabilità vista da una persona bipede o vista da una persona su una sedia a rotelle è molto diversa. Perciò bisogna cercare di trovare sempre una soluzione, e di dire vabbeh almeno questo è stato fatto. Per andare avanti. Perché se no facendo così non ci si muoverà mai dalla propria casa, non si troverà mai lo stimolo per andare perché certe volte perché anche viaggi che sono stati difficilissimi però hanno dato tantissimo a livello di soddisfazione‑¬¦perciò bisogna partire!

La prossima impresa?
A breve facciamo un’attraversata del deserto bianco in egitto andiamo fino al confine col Sudan. Con dei fuoristrada però questa volta. E poi adesso ancora non abbiamo potuto mettere le basi certe per il viaggio: volevamo fare questa traversata da nord a sud da Dakar a Port Sudan (‑¬¦che praticamente sarebbe da ovest a est), con dei fuori strada, dell’africa. Stiamo cercando sia degli sponsor, sia stiamo aspettando che la problematica politica si fermi un po’, perché là è abbastanza difficile transitare nelle frantiere perciò per adesso‑¬¦lasciamo lì nel’angolino.

E speriamo che si possa realizzare a breve. Vuole dire qualcosa ai navigatori e lettori di Disabili.com?
Io posso solo complimentarmi con il vostro sito, perché io spesso l’ho conosciuto, consulto anche i forum, e trovo una cosa che negli anni sta andando avanti la trovo importantissima.

Seguite Disabili.com e seguite anche le mie avventure!!!

L'intervista audio a Sandro:


Per info:
Disabiliovunque
via Valle Po n° 37
12100 Cuneo
tel. 338.6262815
www.disabiliovunque.it

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