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 quad nel desertoDal 18 al 25 gennaio, la sfida è aperta a disabili e normodotati

Otto giorni nel deserto all'insegna dell'avventura e dell'integrazione, questo in sintesi l'obiettivo del viaggio organizzato da Airzoone e Garpez Team. Per conoscere tutti i dettagli del progetto abbiamo intervistato per voi Andrea De Beni, uno dei fondatori del Garpez Team.

Andrea, cos'è e come è nato il Garpez Team? Quali sono le vostre attività ?
L'idea del Garpez Team è nata tre anni fa, durante una gara di quad: al termine di una manche si sono avvicinati diversi ragazzi, tutti in carrozzina, per fare complimenti, riempiendomi di domande: il quad sembrava averli magicamente stregati e hanno cominciato a chiedere di tutto, da come si guida un quad agli allestimenti obbligatori, per arrivare al discorso delle patenti fino all'ambito delle gare. Più che un'idea è stata la voglia di concretizzare un bisogno che ho percepito, quello di dare un punto di riferimento unico, univoco. Noi del team, che oggi conta cinque piloti diversamente abili, cerchiamo di dare supporto per tutte queste cose: il quad per tanti diversamente abili è una speranza con il motore, è la gioia a quattro ruote, è molto più di una passione o un divertimento, alle volte è la vita stessa. Perché questo nome? E' tratto da "Tre uomini e una gamba!". Il settore "racing"  del team rappresenta essenzialmente una vetrina, un modo per farsi conoscere e realizzarsi pian piano come la realtà di riferimento per i diversamente abili che vogliano avvicinarsi al mondo del quad. In poche parole, con le gare ci facciamo conoscere mentre fuori dal mondo sportivo realizziamo un'infinità di iniziative, che rappresentano il cuore della nostra attività . Il Garpez Team organizza  infatti ogni anno diversi eventi appositamente dedicati a quad e disabilità e il 2010 non farà eccezione: sono già in fase di pianificazione diversi "camp" di guida nell'ambito rally, presenze a fiere di settore con eventi di formazione e organizzazione di raduni in tutto il mondo. Novità degli ultimi giorni, è l'accordo con FMI per la presenza del Garpez Team alle attività di formazione della Scuola Guida Sicura Quad della Federmoto: una cosa che indubbiamente ci fa molto piacere. La stagione alle porte prevede un calendario e una tabella di marcia da cardiopalmo: il team, tanto per cominciare, sarà presente a tutte le gare dei principali trofei nazionali di quad sia per quello che riguarda il cross sia per il motorally, mentre il gran finale è affidato Mondiale di Quad di Pont De Vaux, in Francia, in qualità di primo equipaggio di piloti disabili nella storia della manifestazione.

Com'è nata l'idea del progetto Desertabile e la collaborazione tra il Garpez Team e Airzoone?
Negli ultimi anni mi è capitato diverse volte di trovarmi a parlare con amici appassionati di quad che, appena tornati da un'esperienza nel deserto, si rubavano la parola per raccontarmi l'aneddoto più divertente, l'emozione più intensa provata fra le dune: tutti erano accomunati dal desiderio di condividere le loro sensazioni e, soprattutto, erano desiderosi di ritornare in uno di questi paradisi. I loro racconti immaginifici mi hanno sempre suggestionato positivamente e in tutti loro ho sempre visto negli occhi una luce unica, fatta di sabbia, dune e orizzonti sconfinati. Ho pensato che un'esperienza così bella potesse in qualche modo essere vissuta anche da persone con disabilità motorie ed è venuta spontanea l'idea: ho contattato Airzoone, che ritengo la migliore agenzia italiana per questo genere di esperienze, chiedendo loro di dedicare una settimana a questo progetto. Collaborare insieme, quindi, per rendere accessibile e pienamente godibile, in sicurezza, una cosa che potenzialmente può non essere facilmente accessibile. In pratica, il deserto... Sostenibile! Pascal Rosolen, ex-dakariano e organizzatore di centinaia di viaggi in ogni luogo del mondo, ha accettato con entusiasmo, confezionando in breve tempo un itinerario in grado di soddisfare i palati di appassionati diversamente abili e non. Il Garpez Team si occuperà della logistica, dell'accoglienza, farà da tramite fra l'organizzazione e i partecipanti, raccogliendo e concretizzando le loro esigenze: da quelle tecniche durante il percorso a quelle in loco, tra un trasferimento e l'altro. Un mix, quindi, di due know-how che ha un unico scopo: regalare un'emozione lunga una settimana.

Come sarà organizzato il viaggio?
La Airzoone si occuperà dei trasporti, sia delle persone sia dei mezzi, oltre a confezionare un percorso tecnicamente fattibile da tutto il gruppo. Grazie all'esperienza di Pascal e delle guide, sarà possibile continuamente modificare il percorso adattandolo velocemente alla capacità media del gruppo. All'arrivo ad ogni singola tappa, il gruppo troverà un campo tendato pronto, oltre a tutto quello che può desiderare dal punto di vista culinario. La particolarità di questa esperienza sta però anche nelle modalità di trasferimento da una meta all'altra: non vigeranno infatti i classici "trenini" che qualsiasi agenzia propone durante le vacanze nei villaggi turistici, ma si viaggerà insieme, a gruppi, sotto l'occhio attento delle guide. Mi spiego meglio: davanti a noi abbiamo una duna e qualcuno di noi può avere voglia di affrontarla mentre qualcun altro non se la sente e vuole solamente superarla girandoci intorno. Bene, la presenza delle guide serve appositamente a questo: se l'obiettivo è superare la duna ognuno può impostare la guida a seconda delle sue possibilità , a seconda delle possibilità del mezzo o della stanchezza. Questa tipologia di viaggio, a metà fra l'autonomia e il viaggio organizzato rappresenta il giusto mix fra sicurezza e avventura. Le guide in quad conoscono ogni singola duna (non è un eufemismo, è esattamente così!) e sanno perfettamente come muoversi nel deserto e affiancheranno il gruppo dando sicurezza, consigli e contribuendo con la loro esperienza a donare a questo viaggio un'aura di avventura insuperabile.

garpez team nel desertoQuali difficoltà e quali agevolazioni avete incontrato nella pianificazione del viaggio? Per esempio, avete trovato agevolmente strutture accessibili che possano ospitare tutti i partecipanti?
In Tunisia non è facile trovare strutture adatte all'ospitalità di persone con difficoltà motorie, ma per quanto ci riguarda non è stato un problema perché conoscevamo già la struttura adatta. C'è anche da dire che il problema si pone solamente per la prima notte, prima della vera e propria partenza per il viaggio. Le notti successive si svolgono tutte quante in mezzo al deserto, nel campo. Le tende per il campo vengono montate dall'organizzazione, così come il ristorante. Sono state studiate delle soluzioni simili alle passerelle da spiaggia per permettere alle persone in carrozzina di essere accompagnate agevolmente dalla tenda al ristorante.

In fine, che tipo di riscontro avete ricevuto fino ad ora? Avete già richieste di adesioni al viaggio?
Il numero minimo di partecipanti all'iniziativa è di 10 persone, il minimo per raggiungere il punto di pareggio con i costi dell'iniziativa. Attualmente siamo sotto questo numero, ma contiamo - incrociando le dita! - di ottenere le ultime adesioni in questa settimana. Sicuramente, economicamente parlando, non è un momento eccellente per fare spese "improvvise", ma è anche vero che i 1.900 euro chiesti per partecipare coprono i costi di assistenza, trasporto, pensione completa, volo aereo andata e ritorno, guide in quad e attrezzature. E' un costo che riteniamo adeguato, visto il pacchetto offerto e che sarebbe stato minore se qualche sponsor fosse stato presente: è un momento "no" per tutti, per i singoli e per le aziende, ecco perché il prezzo non è sceso.

Programma

INFO:

Consulta lo speciale TURISMO ACCESSIBILE

http://www.viaggi-deserto.it
http://www.garpezteam.com
info@airzoone.com
garpezteam@gmail.com

IN DISABILI.COM:

L'ASSOCIAZIONE STRABORDO PER I VIAGGI ACCESSIBILI

GITANDO.ALL: VACANZE A PORTATA DI TUTTI


Alessandra Babetto

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