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Una card garantirà ai cittadini con disabilità sconti per trasporti e attività del tempo libero nei paesi dell’Unione Europea aderenti

 Essere cittadini europei dovrebbe significare far parte di una comunità nella quale sentirsi a casa, ovunque.  Capita invece, ad esempio, che una persona con disabilità nel proprio Paese possa accedere ad alcuni servizi agevolati, mentre debba rinunciarvi in altri, magari perché non in grado di dimostrare di averne effettivamente diritto.

Pensiamo ad esempio ai numerosi lettori che negli anni passati ci segnalarono di multe prese all’estero per parcheggi in spazi riservati a possessori di contrassegno. Contrassegno regolarmente posseduto ma difforme da quello del Paese in cui questi signori si recavano in vacanza. Così come la questione contrassegno auto è stata recentemente superata grazie all’introduzione del contrassegno disabili europeo (che consente di usufruirne delle agevolazioni connesse in tutta la zona dell’UE), in maniera analoga si sta procedendo per dare vita a una "European Disability Card" che possa valere in (alcuni) Stati Membri dell’Unione.

Si tratta di un progetto – presentato nei giorni scorsi presso la Sala Stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – finalizzato all'introduzione di una tessera che permetta l'accesso alle persone con disabilità a una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale in regime di reciprocità con gli altri paesi della Ue.
Al progetto della "European Disability Card" partecipano otto paesi dell'Unione Europea: per l’Italia FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), in partenariato con la FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili), è titolare dell'attuazione del progetto, con il Ministero del Lavoro in veste di sponsor dell'iniziativa in qualità di Autorità nazionale rilevante in materia di disabilità.

"Crediamo che lavorare in sinergia con gli altri Paesi Ue che hanno voluto partecipare al progetto sia un elemento di orgoglio per l'Italia – ha detto Vincenzo Falabella, Presidente della FISH – e rappresenti un fattore importante per contribuire alla sfida culturale che abbiamo davanti". "È indispensabile operare ogni sforzo – ha aggiunto Roberto Romeo,  vicepresidente della FAND - perché le persone con disabilità abbiano le medesime possibilità e occasioni di tutti gli altri cittadini in ogni aspetto della propria vita inclusi il pieno accesso ai trasporti, alla cultura e al tempo libero, in un'ottica di piena inclusione e partecipazione".

Il perno da cui trae vita questa iniziativa è l’attuazione della Convenzione ONU delle persone con disabilità, affinchè i diritti che la stessa sancisce trovino compimento anche nei dai tanti aspetti della vita quotidiana come spostarsi e viaggiare, andare ad un museo, al cinema o allo stadio.

In disabili.com:

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Redazione

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