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Lo diciamo subito, a scanso di equivoci: il simpatico slogan che dà il titolo a questo articolo non è stato scritto da noi.
E' sempre politically poco correct parlare di "matti": ci siamo permessi di farlo perchè la frase è proprio il sottotitolo scelto dal movimento "Parole ritrovate" e dall'Associazione Nazionale Polisportive Dilettantistiche per l'Integrazione Sociale (Anpis) per la propria iniziativa, davvero tosta: un treno speciale, partito dall'Italia, arriverà fino a Pechino.
Parliamo di "speciale" perchè nei vagoni hanno trovato spazio 216 fra utenti, familiari, operatori e cittadini attivi rappresentativi del mondo della salute mentale.
Sono partiti l'8 agosto da Venezia, dove hanno incontrato l'incoraggiamento del sindaco della città lagunare, Massimo Cacciari.
E poi via, partenza.
Dopo aver attraversato l'Europa dell'est, i nostri faranno tappa a Mosca, da dove ripercorreranno il percorso della mitica transiberiana, fino alla lontana Irkutsk, il porto russo sul Pacifico.
Da lì si trasferirano in Mongolia, seguendo la linea transmongolica, che li porterà fino alla frontiera con la Cina, e quindi fino a Pechino, dove giungeranno il 23 agosto.
Il ritorno in Italia poi avverrà mediante aereo, ed è previsto per il 27 agosto.
 
Il viaggio si propone di contrastare e ridurre lo stigma sociale e i pregiudizi culturali di cui sono oggetto le persone portatrici di disagio mentale, e di scambiare conoscenze a livello internazionale contribuendo anche ad elevare, nei paesi coinvolti (Russia, Cina, ecc.) lo standard della promozione della salute mentale.

Lo spirito del viaggio è il ‘fareassieme’, un approccio che crede nella possibilità di migliorare la qualità di vita delle persone che hanno un disturbo psichico e delle loro famiglie mettendo in comune i saperi e le risorse di tutti, credendo nella possibilità dei cambiamenti, nel valore della responsabilità personale, nella messa in comunione della fiducia reciproca e del pensare positivo.

Il progetto ha avuto pieno appoggio dal Ministero della Sanità, che ha concesso il proprio patrocinio.
“Questa iniziativa - sostiene il Ministro Livia Turco - è emblematica di come pensiamo di affrontare la salute mentale; è stato pericoloso far passare l'idea che questo tema si tratta difendendo la società dei cosiddetti normali dalle ‘turbolenze’ di cosiddetti anormali, come ha fatto chi per cinque anni ha tenuto inchiodato il Parlamento per cambiare la legge 180. Noi vogliamo contrastare questa idea pericolosa, e questo si fa con leggi e risorse economiche, ma anche appoggiando esperienze come questa”.

Sul treno c'è anche una troupe con il regista Giovanni Piperno, per realizzare un film-documentario sul viaggio, che verrà prodotto da Rai Cinema con il finanziamento del ministero della sanità, come ha spiegato Marco D'Alema, consigliere ministeriale per la salute mentale, a sua volta partito per Pechino.
"C'è necessità di una forte partecipazione degli utenti, organizzati e associati, che secondo il principio della sussidarietà devono essere artefici delle loro cure e devono essere presenti non solo nelle decisioni in materia sanitaria ma anche attivamente rispetto a tutti i temi del reinserimento e dell'inclusione sociale". Il film verrà usato per "far vedere ai cittadini italiani un'esperienza positiva, che insegna che si possono fare delle cose insieme anche con persone con problemi e con le loro famiglie in modo utile e molto costruttivo".

Ma non tutti commentano positivamente, come avremo modo di raccontarvi nell'articolo in uscita domani.

INFO:

Il sito del movimento "Parole ritrovate"
Mail: leparoleritrovate@apss.tn.it

Associazione Nazionale Polisportive Dilettantistiche per l'Integrazione Sociale
Viale della Vittoria 4,
60123 Ancona
anpisinternational@anpis.it

Il sito del Ministero della Salute

Di viaggi e salute mentale ci siamo occupati anche in questa occasione:
QUANDO LA STRADA PER L'AUTONOMIA PASSA PER BERLINO


[Alberto Friso]

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