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Oggi a Griffith e’ giorno di pensione e il bravo disabile, generalmente sopito dal torpore della sua malattia, si mette in moto. La posta brulica di carrozzine, quasi tutte goffe e scomode (avete presente il modello ‘mutua’?). I piu’ giovani invece hanno la carrozzina elettrica.
Mi informo e scopro che anche dall’altra parte del mondo, certe cose non cambiano. Anche qui la disabilita’ viene accentuata: si appartiene comunque a una categoria differente e la pensione non e’ affatto adeguata. In compenso la civilta’ mi stupisce ogni giorno di piu’: mi basta avvicinarmi a un passaggio pedonale che le auto si fermano di botto. Mi e’ successo perfino di attraversare anche se non dovevo, perche’ mi sentivo quasi in colpa… Pensate che qui il passaggio pedonale e’ all'altezza del marciapiedi e sono le auto a dover fare la cunetta.

Non si puo’ dire che la vita notturna di questi paesini sia molto entusiasmante! Alle 11 di sera mi ritrovo a girovagare per l'unica strada alla ricerca di un locale e finisco all' "Area Hotel", uno dei due locali di una certa ambiguita’ della zona. Pure qui non passo inosservato e ci impiego ben poco a formare un gruppetto di gente, anche se molti sono attratti dalle corse dei cani in TV. Ci sono alcune ragazze che festeggiano l'arrivo del nuovo Carnevale e non posso fare a meno di farmi coinvolgere. Arriva anche una pattuglia di Policeman che, con la scusa controllare, il locale si fanno trascinare… meglio così, stavo gia’ mettendo in preventivo di finire la serata al fresco! Conosco anche Peter, che danza sui tacchi come guida il suo bestione da 9.000 cc di cilindrata e 30 metri di lunghezza. Va ad Adelaide e mi dara’ un passaggio fino allo svincolo per Broken Hill, un piccolo paese pieno di vecchie miniere d'oro.

Destinazione Mildura, dunque, che e’ al confine tra gli stati del Victoria, Sud Australia e Nuovo Galles del Sud. Qui ci sono ancora i famosi battelli a vapore spinti a pale, ma il paese si distingue per un bar con il bancone piu’ lungo del mondo, cinquecento metri, dietro il quale servono i piu’ disparati tipi di whisky e di birra. Ovviamente quando ordini il cameriere e’ sempre ben lontano e ti serve come in un film di Sergio Leone. Per me e’ un po’ arduo, ma ho fatto tanta strada e non posso astenermi dall'ordinare un paio di birre!

Prendo un pulmann della Grey Hound, ho ancora 350 Km da percorrere... Ci addentriamo sempre piu’ nel deserto, che comunque vista la primavera non e’ poi così inospitale: i canguri fanno a gara noi e sopra le nostre teste parecchi rapaci a caccia di carcasse di animali, lasciati sull’afalto questi bestioni della strada detti "road railway", lunghi anche cinque rimorchi e autorizzati a fermarsi solo all'arrivo, che naturalmente e’ dall'altra parte dell'Australia.

Arrivo a Broken Hill verso sera. Qui le vie prendono il nome dalle uniche risorse che un tempo lo hanno reso grande e florido: ci sono Silver road e Gold place, Iron road e Opal road. Sono poche le miniere ancora in attivita’, le altre sono diventate musei. Anche qui il paese, costruito sulle dune del deserto e su colline di pietra, e’ perfettamente accessibile: le strade sono lunghi nastri d'asfalto e terra, rigorosamente rossa.

Mi fermero’ solo due notti, poi torno a Griffith e finalmente vado a Sidney. Saro’ li’ per raccontarvi le Paraolimpiadi. Ciao a tutti!

Francesco Valentini – francesco.valentini@libero.it

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