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Tipografia

Cicerone potrebbe scrivere una delle sue interminabili opere in latino, ispirandosi a questo evento.
Senza il rischio che i suoi versi possano essere dispersi, cancellati, dimenticati.
Perché, grazie alle nuove tecnologie gli scritti degli antichi, latini, greci e bizantini potranno essere finalmente alla portata di tutti, accessibili a tutti.
I testi manoscritti, i frammenti che quel mondo potranno mettere chiunque a diretto contatto con un patrimonio alla base della nostra cultura, della nostra lingua, della nostra Società.
Grazie a tecnologie particolari, dal filtraggio multispettrale al digitale, l'Europa può riscoprire un tesoro nascosto delle proprie origini: quello degli antichi manoscritti su pergamena, la cui scrittura originale era stata rimossa per riciclare il materiale, all'epoca molto costoso.
Fino al secolo scorso gli studiosi usavano lenti di ingrandimento e tinture chimiche per portare alla luce i testi originali (così fu scoperto il "De Republica" di Cicerone), ottenendo in alcuni casi grandi risultati ma in altri danneggiando irrimediabilmente le pergamene.
Poi si passò alle lampade a raggi ultravioletti, fino ad arrivare, in anni più recenti, alla riproduzione digitale multispettrale.
Uno strumento che grazie ad un'elaborazione speciale al computer consente di leggere distintamente sia i diversi strati di scrittura sia le parti danneggiate da agenti chimici o da bruciature.
Di passi avanti se ne sono fatti, certo.
Ma per gli studiosi, e non solo - si pensi anche ai laureandi, ai dottorandi o ai semplici appassionati - il recupero di questi testi è un problema.
Perchè vuol dire molto spesso girare per le biblioteche del Paese, del mondo, alla ricerca di testi unici e quindi difficilmente reperibili.

Proviamo ora a immaginare le difficoltà che deve incontrare chi ha problemi di mobilità.
O chi per problemi di vista non può nemmeno vederli questi testi.
Una fetta troppo grande di persone che è automaticamente esclusa da questo nostro patrimonio del passato.
Anzi, che ne era esclusa.
Perchè grazie ad un progetto che dopo quattro anni sembra finalmente aver raggiunto importanti obiettivi, quei testi saranno accessibili a tutti.
Rinascimento Virtuale è, infatti, una banca dati multimediale nata per favorire lo studio e la diffusione di antichissimi manoscritti attraverso una rete telematica.
Fino a pochi anni fa il sogno di molti appassionati e studiosi, oggi un progetto concreto, cui partecipano 52 Istituzioni culturali e di ricerca appartenenti a 26 Nazioni europee e asiatiche.
Enti e centri culturali che si sono occupati di decifrare questi manoscritti, sparsi per il mondo, e metterli poi on line.
"Rinascimento Virtuale" ha coinvolto istituzioni culturali, accademiche e di ricerca appartenenti ai quindici Stati dell'Unione Europea, cui si aggiungono i tre Paesi SEE/AELS (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e otto Paesi dell'Europa centro-orientale (Bulgaria, Repubblica Ceca, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria), connotandosi come innovativo punto di incrocio fra la tecnologia fotografica e digitale più avanzata e la ricerca paleografica e storico-testuale applicata alla cultura antica e medioevale.

Iniziato nel 1998, il progetto rientrava nel programma Cultura 2000.
I lavori sono tuttavia partiti concretamente nel 2001, con il co-finanziamento della Commissione Europea, che ha corrisposto 850mila euro, pari a circa il 60% del costo totale dell'investimento che ammonta a 1 milione e 500mila euro.
Finalmente, in questi mesi, il progetto sembra avviato a concludersi e per inaugurare l'inizio di una epoca, che vedrà il patrimonio del passato alla portata di tutti, è stata inaugurata una Mostra che porterà alla scoperta di una serie di manoscritti greci antichi.
Ovviamente accessibili a tutti.
Ad accompagnarli, infatti, pannelli i cui testi sono presentati anche in Braille.
Il singolare binomio Antichità - Tecnologia sarà approfondito, durante la mostra, attraverso il filmato sul tema sul tema "Manoscritti e innovazione tecnologica: contributi per una accessibilità senza barriere".

Il 15 novembre, penultimo giorno di apertura, saranno presenti alcuni esperti, portatori essi stessi di disabilità, per illustrare al pubblico le potenzialità delle nuove tecnologie.
Sono tre giovani laureati dell’Università di Bologna, che si stanno dedicando a importanti sperimentazioni nel settore delle tecnologie informatiche per utenti disabili applicate alle discipline umanistiche, in particolare al complesso tema della accessibilità dei testi delle letterature antiche latina e greca tramite speciali supporti multimediali.
"Una mostra per sensibilizzare", ha dichiarato a Disabili.com Chiara Faraggiana, tra gli organizzatori della mostra e docente nel Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna: "Ci auguriamo che molti operatori culturali possano, visitandola, rendersi meglio conto che almeno alcune delle barriere che 'normalmente' incontra chi ha una disabilità motoria o visiva possono essere superate brillantemente se gli operatori culturali e le istituzioni pubbliche iniziano finalmente a pensare la cultura come una cultura senza barriere".


INFO

Sito della mostra "L'Europa riscopre i suoi antichi tesori nascosti", aperta fino al 16 novembre 2004

Rinascimento Virtuale - Manoscritti Greci Antichi
30 ottobre - 15 novembre 2004
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma Vittorio Emanuele II
Viale Castro Pretorio 105 - Roma

Sito ufficiale di Rinascimento Virtuale
Sito italiano di Rinascimento Virtuale


[Francesca Lorandi]

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