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"Come Gengis Khan" è una storia immaginaria ma non troppo.
La storia di Paolo, un ragazzino down che deve scontrarsi con i rifiuti, i pregiudizi e la cecità delle persone "normali" che vivono vicino a lui.
I genitori, ad esempio, che lo considerano una "disgrazia", o i compagni di classe, che lo chiamano "Gengis Khan", re dei mongoli.

Attraverso il suo diario e le annotazioni del direttore del centro socio-educativo dove il ragazzo è ospite, si immagina di essere dall'altra parte, per osservare il mondo proprio attraverso gli occhi a mandorla del protagonista, per superare atteggiamenti di commiserazione, sguardi di curiosità, parole di pietà che possono avere, su chi vive una realtà diversa dalla nostra, un effetto disastroso e creare sofferenza.

Il libro, con garbo e attenzione, segue Paolo passo passo lungo il suo percorso fatto di piccole conquiste quotidiane.
Il percorso è immaginato, certo, ma rappresenta esemplarmente una realtà che, quest'anno più che mai, ci riguarda tutti.
"Ora sono adulto!" esclama Paolo nell'ultima pagina del suo diario.

Autori del libro sono Alessandro Borio, che da vent'anni insegna in una scuola elementare, e Mauro Barbero, che lavora da circa quattordici anni come educatore nel campo dell'handicap (attualmente coordina un centro socio-educativo). Entrambi vivono e lavorano ad Asti.

INFO

COME GENGIS KHAN
Collana "Sentieri della mente" (n. 3)
di Mauro Barbero e Alessandro Borio
Settembre 2003, pagine 128, prezzo 13,00 euro

Edizioni Pendragon
10, via Albiroli
40126 Bologna
Tel 051 267 869
Fax 051 263 572
Sito web www.pendragon.it

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