Menu

Tipografia

Laski è una località nelle vicinanze di Varsavia, la capitale della Polonia.
In polacco, Laski significa "foresta".
Ed è stato appunto il coro "Gli Uccelli forestali" ad allietare la serata di Venerdì 7 novembre, in un concerto organizzato a Padova dalla sezione locale dell'Unione Italiana Ciechi, con la collaborazione del Consolato della Repubblica di Polonia, sede di Padova e l'Associazione Culturale Italo-Polacca del Veneto.

Quale la particolarità dei cantanti?
Ebbene, gli "Uccelli forestali" sono tutti giovani ciechi o ipovedenti, provenienti dall'Istituto polacco di Laski, istituto che dal 1922 permette ai giovani minorati dalla vista la frequenza della scuola dell'obbligo e di quella superiore, offrendo loro la possibilità di vivere innanzitutto un'esperienza educativa di primo livello, e poi di avere uno sbocco lavorativo al termine del percorso formativo, per valorizzare l'autonomia di queste persone.

E la musica in questo accompagnamento dei giovani ha un'importanza privilegiata, secondo una felice intuizione della fondatrice dell'Istituto e dell'Ordine di Suore che lo segue, le Francescane Serve della Croce.
Dall'ascolto del concerto lo si percepisce: il programma prevede brani celebri di musica sacra, passando da Bach ad Haendel, fino ai tradizionali polacchi.
Ma si fatica francamente a concentrarsi esclusivamente sulla musica, senza lasciare che la mente vaghi nel pensare a cosa significhi quest'arte per chi è privo della vista.
Chi si intende di musica classica sa che non a caso l'ascolto e il coinvolgimento è molto più intenso se si chiudono gli occhi, privandosi volontariamente della in questo caso distrazione provocata dalla luce.
In questo senso, allora, il concerto è davvero opera di professionisti del suono, benché giovani: persone che vivono nella maniera più intensa l'esperienza musicale, con una pienezza a noi sconosciuta, o assaporata solo raramente.

La conclusione del concerto ci lascia ancora questa sensazione nelle orecchie, forse una forma di sacralità che rimpiangiamo, che questi giovani, ciechi, con la loro performance ci hanno fatto rievocare.

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy