Un libro, "Un cavallo nel cielo" vincitore del premio letterario Nuovi talenti, editore Sonzogno, lo fa emergere in modo particolare. L'ha scritto Fabrizio Parrini, classe 1951, insegnante di storia dell'arte.
Il titolo è il diario di un viaggio dentro il dolore e la tenerezza di un maldestro insegnante di pittura in una delle ultime scuole speciali per handicappati. Ed il titolo del libro è la sintesi di un sogno fatto da Maura, giovane ospite, poco prima della chiusura della scuola.
Maura aveva sognato un cavallo nel cielo: vecchio e grigio, libero di pascolare sulle nuvole. Nessuno le credette quando cercò di convincerci che i cavalli a volte si incontrano passeggiando nel cielo. Lautore ha deciso di crederle e da quel giorno è come se fosse entrato anchegli nel suo sogno.
Si viene affascinati dalle parole di Maura: "L'aria è un posto senza niente dove si può correre, sparire, saltare, è grande, immensa. L'aria è un posto dove non si sente passare il tempo, l'aria gli uomini non la dovrebbero toccare, l'aria passa dappertutto. L'aria è la larghezza, è una distesa riempita. Il cielo io non lo dipingo perché mi ci vorrebbe troppo celeste e Fabrizio non ce la farebbe a portarlo a scuola. Il cielo poi è così alto che non ci si arriva mai, io cammino male già su questa terra figuriamoci se dovessi camminare sul celeste!"
Stefano Pittarello - stefano@disabili.com