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Luglio, tempo di mare e monti. O almeno la voglia non manca. Se poi non ce n'è l'opportunità, perchè le località non sono accessibili, il discorso si fa serio, e la cittadinanza cosiddetta "di tutti" va a farsi benedire.
Si prova ad alzare la voce, non dandosi per vinti.
Si prende la penna, e si scrive a chi qualcosa può cambiare. Se poi vivi in Puglia, con delle bellissime e vastissime coste... ecco la missiva indirizzata all'assessore al Turismo regionale.
Che non si è fatto pregare, e ha risposto a stretto mandata. A firmare il primo intervento è Andrea Ricciardi, segretario nazionale di Sfida. Già l'oggetto la dice lunga: le spiagge pugliesi sono più accessibili ai cani e ai nudisti che ai disabili.

Chi scrive questa lettera è Andrea Ricciardi, padre di un ragazzo disabile, segretario nazionale di SFIDA (Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità), pugliese (abito sul Gargano).
Un gruppo di disabili motori del Nord Italia mi ha chiesto di prenotare una vacanza sul Gargano in una struttura con spiaggia senza barriere.
Dopo aver fatto una ricerca ho verificato che sul Gargano non esistono spiagge senza barriere architettoniche.
Tuttavia tra le spiagge del Gargano ci sono 3 spiagge per nudisti e  1 con accesso ai cani.
Ho ampliato la ricerca all’intera Puglia e mentre solo 2 spiagge sono accessibili ai disabili, per i nudisti ce ne sono ben 14 e 3 spiagge sono accessibili ai cani.
Questi dati parlano da soli e ritengo che non diano una bella immagine turistica della Regione Puglia più attenta ai nudisti e ai cani che ai disabili.
Con la presente, visto che in Italia sono circa 3.500.000 persone in situazione di disabilità, le chiedo un impegno per una legge regionale che preveda nei piani di spiaggia un numero minimo di lidi balneari senza barriere architettoniche che permettano l’accesso al mare anche ai disabili.

Se non fosse che la situazione è grave, e che da qualche parte bisogna pur iniziare, farebbe quasi sorridere la richiesta di un numero minimo di spiagge accessibili. Di fatto tutte dovrebbero esserlo, almeno in base a criteri minimi di accesso. Di buono c'è comunque da segnalare la pronta risposta dell'assessore Massimo Ostilio, con una nota anche piuttosto circostanziata, che riportiamo in forma pressochè integrale.

“Quanto pubblicato dagli organi di stampa non mi ha colto di sorpresa. Ero a conoscenza del problema denunciato dal signor Andrea Ricciardi, segretario nazionale del sindacato famiglie italiane (Sfida), e padre di un giovane cui, come tanti disabili, è sistematicamente negato l’accesso alle strutture balneari a causa delle barriere architettoniche.
Ho letto la sua lettera, ritenendo il fatto esposto grave perché la spia di un fenomeno che, purtroppo, come già avevo avuto modo di verificare, coinvolge migliaia di turisti, anche stranieri, intenzionati a scegliere la Puglia per le loro vacanze.
Sul versante dei diritti delle persone disabili, la Giunta Vendola è partita pressoché da zero, sia in termini di sensibilizzazione sociale, che di azioni mirate a rendere i luoghi della vita e della socialità pienamente fruibili. Basta girare per le città, per capire quanto in precedenza poco sia stato fatto a riguardo, nonostante le leggi nazionali e nonostante le campagne mirate a promuovere il benessere sociale dei diversamente abili.
L’accesso al mare non è e non deve essere un privilegio per pochi, ma è e deve essere un diritto per tutti, sia delle persone normodate, sia di quanti - e sono centinaia di migliaia – che, oltre al trauma della disabilità, sono costretti a vivere il dramma della separatezza e dell’esclusione sociale. Mi rendo conto che c’è uno zoccolo duro della nostra società che non la pensa così. Ed è un fatto grave, perché mina i principi di uguaglianza e di parità su cui si basa la nostra Carta costituzionale.
Lo sa bene il signor Ricciardi che, per essere pienamente ascoltato, nella sua denuncia è stato costretto a fare riferimento a nudisti e cani, sottolineando così il livello di scarsa sensibilità raggiunto in Puglia sulla materia dal punto di vista strutturale e culturale.
Dei diritti alle opportunità e ai servizi turistici per le persone con disabilità, l’assessorato al Turismo della Regione Puglia se ne sta occupando da tempo. Abbiamo avviato un tavolo di lavoro con le Aziende di promozione turistica (APT) e con il mondo del volontariato sociale, con l’obiettivo di verificare le situazioni di maggiore criticità presenti in Puglia lungo i quasi 800 chilometri di costa e di approntare una sorta di mappa geografica dei disservizi. Si tratta, capite bene, di un lavoro lungo. In questa fase di raccolta delle informazioni, ma anche di persuasione morale nei confronti di chi ha l’obbligo, per legge e per coscienza civile, di arrivare a delle soluzioni, saranno infatti coinvolti anche altri attori fondamentali - imprese turistiche, associazioni di categoria ed enti pubblici - in modo da verificare e migliorare il livello di accessibilità non solo delle spiagge, ma anche delle strutture ricettive e dei principali siti turistici (monumenti, castelli, chiese, parchi, aree naturali ecc.).
Sul fronte della piena fruibilità delle spiagge è mia intenzione investire del problema anche l’assessorato al Demanio (scivoli e passerelle previsti per legge non sempre sono a norma), con cui concordare eventuali azioni mirate, soprattutto di controllo; mentre su quello più specificatamente della salute, ho già interessato le Asl regionali, invitandole ad aumentare nelle località di maggior impatto turistico, i servizi sanitari e di assistenza mediante la creazione di presidi sanitari, punti di primo intervento, nonché attraverso il potenziamento di strutture ospedaliere rivolte ai malati cronici portatori di bisogni sanitari speciali, come ad esempio i dializzati.
L’assessorato al Turismo è in prima fila per garantire ai disabili il diritto alla vacanza. Lo testimonia il fatto che nell’ambito degli Stati Generali del turismo in via di programmazione, ci sarà uno specifico tavolo tecnico che, sulla base dell’analisi delle problematiche esistenti sul territorio e in virtù dell’intesa-quadro tra Stato e Regioni sancita dal documento di linee guida per l’attuazione del programma “Vacanze per tutti”, avrà il compito di elaborare una vera e propria Carta dell’accoglienza.
Il lavoro è lungo. Ma, su questo ambito, e per quel che gli compete, l’impegno del mio assessorato per migliorare, in termini di qualità e quantità, il turismo accessibile in Puglia, sarà costante e totale”.

Ricciardi e i tanti disabili che trascorrerebbero volentieri le loro ferie nella soleggiata Puglia prendono atto. E si augurano che intanto si cominci col rendere pienamente fruibile almeno una spiaggia pugliese: sarebbe un + 100% già molto significativo!

INFO:

Il sito ufficiale della Regione Puglia

La pagina dedicata alla Puglia nel nostro Speciale Turismo accessibile

Vedi lo Speciale Vacanze Estate 2006

Una relazione di viaggio in Puglia e Basilicata di una nostra navigatrice, nello speciale Viaggi di Fiammetta

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