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Giancarlo Giannini aveva accettato gia’ anni fa. Il ruolo da protagonista di “Ti voglio bene Eugenio”, infatti, lo aveva convinto fin dal primo momento. Piu’ difficile, per il regista Francisco Jose’ Fernandez, trovare un produttore interessato ad una pellicola cosi’ “impegnata” sul piano sociale, e solo dopo otto anni il film si è tramutato in realta’ grazie a Giovanni Schettini, e uscira’ nelle sale italiane il 25 gennaio. Il regista si e’ ispirato per la storia al proprio figlio, anche lui ragazzo down come il personaggio principale della pellicola. “Spero che a mano a mano che il film scorre”, ha raccontato durante la conferenza stampa di presentazione, “lo spettatore si dimentichi delle condizioni del personaggio, e si accorga solo di una splendida storia d’amore”.

E cosi’, come fece Dustin Hoffman in “Rain Man” di Barry Levinson, anche Giannini sfida se stesso e si confronta con il mondo della disabilita’, con grande umilta’ e professionalita’. Tanto da andare a ripetizione da Alfredo Scarlata, un 25enne down che interpreta il ruolo di Eugenio da giovane. “Ho portato sul set un registratore”, racconta Giannini, nato 60 anni fa a La Spezia, “per riascoltare poi con calma le mie battute lette proprio da Alfredo. Il nostro rapporto si e’ fatto sempre piu’ stretto, e in lui ho scoperto una persona di profonda intelligenza, ironico e saggio, amante della vita e delle donne”.

La professionalita’ di Giancarlo Giannini, tra l’altro, e’ stata sottolineata anche dal neurologo Giorgio Albertini, da anni studioso della sindrome di Down, per il quale il film “e’ piu’ utile di mille spot, dibattiti e convegni, noiosi e poco comunicativi”.

Eugenio, un uomo down di cinquant’anni, e’ tranquillo e affabile, vive da solo nella sua splendida casa immersa nella campagna, ma e’ equilibrato e autosufficiente, e lavora come giardiniere. Poi, spinto dal professor Boselli (interpretato da Arnoldo Foa’), accetta di confrontarsi con Patrizia, una ragazza incinta che e’ pero’ terrorizzata dalla possibilita’ che suo figlio sia come Eugenio. Intanto al centro traumatologico dove presta servizio come volontario per le terapie di recupero, Eugenio si occupa di Laura (Chiara De Bonis), coinvolta in un incidente stradale e appena uscita dal coma, ma che sembra quasi rifiutare il ritorno alla vita normale. Alla sua guarigione tiene molto Elena (Giuliana De Sio), amica strettissima di Eugenio, che la amava in segreto fino a quando si sposo’ con un uomo piu’ anziano e dal quale ebbe una figlia, Laura appunto, ma senza farlo sapere ad Eugenio, che quando lo capisce si arrabbia. Poi, un giorno, Elena torna da lui per chiedergli scusa.

Nel cast, oltre ai citati Giannini, Foa’ e De Sio, anche Jacques Perrin e Anna Maria Petrova, mentre le musiche sono di Umberto Smaila (ex-“Gatto di Vicolo Miracoli”),

“Ti voglio bene Eugenio” e’ uno dei film che il Ministero dei Beni Culturali ha giudicato di interesse nazionale, e per i quali e’ stato deciso un finanziamento pubblico. Al lavoro di Fernandez sono andati per la precisione 2 miliardi e 762 milioni di lire. Girato in sette settimane, il film, che dura 95 minuti, e’ costato in tutto quatto miliardi, e viene distribuito in trenta copie dalla Lantia Cinema, come detto, dal 25 gennaio.

 

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