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Trent'anni di amicizia della Comunità di Sant'Egidio, con un numero sempre crescente di disabili mentali, hanno sfatato molti luoghi comuni sull'handicap, non più visto come una condizione di per sé triste o come una inesorabile condanna.
Testimoni di questa nuova coscienza dell'handicap sono Gli Amici, un movimento di oltre mille disabili con i loro familiari, diffuso in varie città d'Italia e d'Europa.
Ed autori dei quadri della Mostra sono proprio loro, gli Amici.

Abbasso il grigio! non è una Mostra come le altre.
La differenza non è data dall'assoluta novità dei materiali, delle tecniche o delle scelte estetiche, ma dalla forza vitale del suo messaggio - per nulla scontato - e dal tono corale e gioioso che si percepisce sin dalle prime opere.
Non si assiste, infatti, ad una malinconica sequenza di quadri sul disagio dell'handicap (che pure affiora delicatamente) o di  incerte repliche da celebri dipinti, ma ci si trova coinvolti in una serie di interrogativi e di proposte che gli autori formulano in modo originale e carico di significato su varie tematiche del mondo d'oggi, quali i diritti umani, la fede, la pace, l'impegno solidale  per l'Africa.
Gli "artisti dell'amicizia" - così amano definirsi - hanno fatto della loro "diversa abilità" una opportunità, anziché un limite o una condanna.
Per tutti loro "la diversità è l'allegria del mondo".
Ed è questo il  motivo qualificante di questa Mostra insolita, che ha contribuito a liberare - in persone gravate da problemi fisici e mentali - energie nascoste e insospettabili, capaci di raggiungere una straordinaria ricchezza espressiva, altrimenti negata.
Dipingere per questi artisti, giovani e meno giovani, non è un atto volontaristico o un rito consolatorio, ma l'opportunità di comunicare un universo interiore che, solitamente, resta sotterraneo o velato, e di suggerire una visione della vita e del mondo più umana, quindi, più gioiosa e solidale.

Lo esprime, del resto, con chiarezza il Manifesto de "Gli amici" (cui alcune opere sono ispirate), che ha l'ambizione di proporre non un programma artistico, ma "un'arte di vivere".
Lo fa attraverso la forza dell'amicizia, con il realismo di chi considera la propria fragilità e limitatezza non un destino ineluttabile, ma un motivo per superarsi e contribuire creativamente a superare le barriere del pregiudizio, dell'incomunicabilità, dell'anonimato.
E' da considerarsi ingenuo tutto questo? Forse.
Eppure proprio l'amicizia è "l'arma segreta che fa superare le difficoltà più grandi", perché l'amicizia "può vincere sempre, anche quando sembra impossibile".
Quest'arma segreta è all'origine del paziente e meditato lavoro che, negli anni, ha dato vita alle "Scuole di pittura" e ha saputo trasformare le difficoltà di ciascun partecipante in capacità creative e comunicative.
Infatti, la valorizzazione delle abilità individuali ha fatto nascere i numerosi e differenziati percorsi artistici, ha offerto la possibilità di trovare linguaggi alternativi a chi non riesce a comunicare verbalmente, ha restituito a ognuno la dignità di essere protagonista in un mondo che cambia e che può essere cambiato.
In molti dipinti si coglie quella "grande voglia di fare festa e di cambiare il mondo" che anima l'impegno solidale e l'attività artistica de "Gli amici".

Questi artisti hanno voluto rovesciare quella concezione cupa e triste della vita che di frequente viene attribuita ai disabili, e non solo a loro.
Lo esprime Grazia, a chiare lettere: "io voglio fare un quadro con tanti colori per far capire alla gente che non è vero che noi disabili siamo tristi".
Non tutti lo comprendono, ma anche chi è diversamente abile conosce la gioia di vivere.
Significativi in questo senso sono quei quadri che denunciano i pregiudizi e gli atteggiamenti paternalistici che spesso si hanno verso i portatori di handicap.

Diverse, come già anticipato, sono le questioni affrontate e varie le modalità d'approccio.
Insieme a considerazioni personali, che riflettono l'itinerario esistenziale e la sensibilità di ciascun partecipante, vengono presentati nella mostra temi particolarmente sentiti dai "pittori dell'amicizia".
Un'intera sezione, carica di riflessioni, è dedicata ai diritti umani, mettendo in luce le aspettative di quanti vivono una condizione svantaggiata, fosse solo per una stagione di debolezza o di difficoltà.
L'orizzonte della mostra si allarga anche fino a manifestare un vivo interesse per i grandi problemi del mondo.

Alcuni dei dipinti fanno parte della sezione "Handicap e solidarietà", nella quale non mancano festose rievocazioni dell'impegno solidale che "Gli amici" stessi compiono, consapevoli che "nessuno è così debole da non poter aiutare chi è più debole e povero di lui".
Un aspetto particolare dell'impegno svolto dagli "artisti dell'amicizia" è mostrato nei quadri dedicati al sostegno della Campagna contro la pena di morte, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio.
I temi della sofferenza e del desiderio di riscatto ricorrono anche nei quadri di soggetto religioso, dove viene illustrato un aspetto rilevante della vita di questi disabili: la loro fede.
Non si può negare loro la possibilità di credere e di esprimerla con gioiosa convinzione: "Sappiamo che tutti sono belli perché sono amati da Dio".

Se gli autori sono stati incoraggiati a sviluppare appieno la propria fantasia nella scelta dei temi e delle figurazioni (spesso ispirate a maestri e movimenti artistici del Novecento), d'altra parte un particolare sostegno è stato loro offerto nell'individuazione dei mezzi e delle tecniche da adottare.
Tela e carta, stoffa e cartoncino, pennelli e spugne, rulli e sagome pretagliate, elementi a collage di varia materia; colori a tempera, a olio e acrilici, carboncini e acquerelli, chine ed ecoline, pennarelli e sfumini… sono stati utilizzati assemblati in tecniche miste o autonomamente.
Le gravi difficoltà motorie ed espressive di molti partecipanti non hanno impedito di cercare pazientemente le attitudini di ciascuno e di valorizzarne le abilità.
L'attività artistica diviene, infatti, un efficace veicolo di espressività e di comunicazione alternativa, non meno della "comunicazione facilitata" per mezzo del computer.

Tutti i dipinti sono significativi e degni di nota.
Ma è preferibile lasciare ai visitatori della Mostra e ai lettori del catalogo il piacere di addentrarsi in questo universo sotterraneo, ricco di idee, di proposte, di riflessioni e di attese che finalmente viene alla luce, anche per offrire la sua singolare creatività e trasmettere la sua gioia di vivere.


INFO

La Mostra "Abbasso il grigio!" si terrà a Strasburgo nella sede del Parlamento Europeo dal 22 al 24 settembre prossimi.
A Strasburgo ci saranno 20 disabili che presenteranno l'esposizione ai Parlamentari europei.
Sul sito www.santegidio.org da lunedì 22 settembre sarà pubblicata una selezione dei quadri, che saranno esposti a Roma, a Piazza Navona, dal 2 al 5 ottobre.

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