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Torino si è fatta bella per le Olimpiadi e le Paralimpiadi, che proiettano la capitale piemontese sul palcoscenico mondale.
Ne abbiamo viste alcune scene alla tv - i più fortunati anche dal vivo. Un patrimonio anche di accessibilità che rimarrà al Piemonte ben oltre la scadenza parolimpica, che dal 10 al 19 marzo illuminerà ancora una volta Torino.

Un'occasione per crescere in "accoglienza" che non poteva essere trascurata, per rendere gli ambienti pubblici e l'intero territorio più a misura di disabile. Ecco allora "Torino per Tutti", logica evoluzione del più avanzato Progetto Piemonte per Tutti.

A lanciarlo è la Consulta per le Persone in Difficoltà, in collaborazione col Toroc, come risultato operativo del progetto di Piemonte per Tutti, che infatti è un monitoraggio dello stato dell'accessibilità.
"Torino per tutti" invece propone itinerari e tappe particolarmente interessanti fornendo le informazioni necessarie per le persone con difficoltà di mobilità.
Sono segnalazioni concrete, adatte per il supporter delle paralimpiadi, come per il turista che voglia scoprire itinerari accessibili a Torino.

Ad oggi sono attivi nel sito www.torinopertutti.it 4 diversi itinerari:

  • "Passeggiata del Re": I Re della dinastia sabauda si mescolavano ai torinesi durante il passeggio domenicale: hanno pensato Torino come il "salotto buono" dove potersi muovere a proprio agio;
  • "Torino Romana": La grande scenografia barocca cede qui il passo alla severità più grigia dei quartieri antichi che conservano le tracce della colonizzazione romana e l'impronta urbanistica medievale;
  • "Torino Romantica": Si fa strada l'anima di una Torino "galeotta", custode discreta di innamoramenti, struggente o malinconica. Il lungo fiume tranquillo sarà compagno e complice fedele dei nostri passi;
  • "Fuori Porta":  Nel raggio di pochi chilometri è possibile scoprire "delizie" che assommano all'interesse culturale quello paesaggistico e di quieto relax.

"Molte cose possono e devono essere fatte - sostiene Paolo Osiride Ferrero Presidente Cpd - per seminare e curare il seme di una cultura migliore. Una di queste è informare e sensibilizzare. Informare chi ha un bisogno e sensibilizzare chi può occuparsene. Una società che si muove e sull'onda di questo momento, anche grazie a questo intervento, ne sono certo, continuerà a muoversi."

Importante anche lo sforzo per rendere accessibili gli altri luoghi olimpici, e per permettere a tutti di poter partecipare ai Giochi, sia come atleti che come semplici sostenitori spettatori.
17 piattaforme elevatrici sono state posizionate per l'occasione nelle stazioni ferroviarie di Bardonecchia, Oulx, Bussoleno, Torino Lingotto, Cuneo, Avigliano, impianti installati per rendere più agevole l'accesso ai binari di chi, per età o altri motivi, ha ridotte capacità motorie.
Un impegno non solo pubblico, come spiega Alessandro Bargellini, amministratore delegato di Ceteco, l'azienda che ha abbattuto i limiti di partecipazione a Torino 2006: "Abbiamo ricevuto tantissime commesse per migliorare l'accessibilità, sia nelle case di privati, che hanno aperto le loro abitazioni agli sportivi giunti da tutto il mondo, sia dalle strutture ricettive delle principali località sciistiche. Molti alberghi hanno scelto di investire nell'adeguamento della struttura, installando impianti che permettono il libero accesso a chi ha ridotte capacità motorie. Hanno scelto l'occasione di Torino 2006 e delle Paraolimpiadi per investire nella qualità del soggiorno e, nello stesso tempo, riqualificare la loro offerta turistica, portandola a livelli europei".

INFO:

Il nostro speciale Paralimpiadi Torino 2006, con altre indicazioni sull'accessibilità

Il sito Piemonte per tutti
Il sito Torino per tutti

Il sito della Consulta per le Persone in Difficoltà

Il sito della Ceteco

[Alberto Friso]

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