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Chi ha esperienza di recitazione deve avere nella sua faretra capacità di osservazione.
Saper cogliere inflessioni, caratteri, tic, pose delle persone che incontra o che sfiora.
E' uno stile che si respira anche nel racconto che vi proponiamo di seguito.
A firmarlo è Ottaviano Taddei, che ha curato la regia e la drammaturgia di Filumè, lo spettacolo proposto dal Teatro delle formiche, di Corropoli provincia di Teramo, vincitore della rassegna "TeatroeDisabilità - Insieme per volare", svoltasi in questo mese di maggio nella città di Rovigo.
Vi si esprimono le gioie, le paure, le impressioni, dopo il ritorno in Abruzzo.
Emozioni sedimentate ma non troppo, ancora condite di un po' di stanchezza e stupore.
Ma lasciamo la voce alla freschezza del racconto, che più di altre cose può farci entrare nel contesto in cui è nato.

Oggi qui al Centro Diurno siamo tutti un pò storditi: per la stanchezza, per essere ritornati alla quotidianità, per il bellissimo risultato che nessuno si aspettava.
Si tratta di quello stordimento che appartiene a strati profondi dell'animo, e che ti ripropone in continuazione, davanti agli occhi, i vari momenti. E voglio in breve ricordarli in ordine.

L'arrivo in hotel, le stanze attrezzate e il decoro, la gentilezza del personale; il viso di Gisella, deciso e immediato, la sua accoglienza; il teatro, così meravigliosamente bello, una fiaba che si concretizza in realtà; e, subito dopo, l'affetto dei tecnici, come se loro fossero parte del nostro gruppo, e non lavoratori del Teatro Sociale di Rovigo; le prove, che hanno toccato la perfezione, più dello spettacolo - è un obiettivo importante- ; il direttore Alberto, e poi Eleonora e Sabrina che avevo sentito sempre per telefono: come si possono dimenticare persone così? La loro forza così emotiva ed emozionata, la riservatezza delicata, la dolcezza incarnata; più tardi Barbara, la socialità fatta persona, che fortuna avervi conosciuto.

E ancora: la fatica del primo giorno e l'emozione dello spettacolo, con il silenzio del teatro che sembra diventare palpabile; le prime battute, il coraggio dei ragazzi in una situazione così importante, le imprecisioni che non interrompono lo spettacolo, il finale sempre temuto e l'applauso: una festa!; i giorni seguenti abbiamo affrontato i dubbi della partenza, le preocupazioni, sempre sostenuti da tutti voi; gli altri spettacoli e il confronto ci fanno crescere e ci mettono in contatto con persone importanti per il loro lavoro, così simile al nostro pur nelle differenze evidenti.

L'ultimo pensiero va alla serata della premiazione: devo dire che non ci avevamo pensato mai troppo, era già bello così! Quella serata non so descriverla, perchè ancora, credo tutti noi, dobbiamo rifletterla.
Al Centro sono e siamo tutti increduli, si parla del futuro, delle possibilità che lì, a Rovigo, ci siamo detti. Conoscere persone sincere, motivate nel loro lavoro, corrette e piene di sentimenti oggi molto rari, queste sono le vittorie che danno sostanza alle altre vittorie. E dico, convintissimo, che noi abbiamo vinto!!!

Un grande abbraccio,
Ottaviano Taddei

INFO:

Vi avevamo presentato la prima edizione della rassegna nazionale "Città di Rovigo" con questo articolo:
IL TEATRO PER VOLARE, E PER ESPRIMERSI AL MEGLIO

Il sito dell'Azienda Ulss 18 di Rovigo, organizzatrice dell'evento

I vincitori della rassegna sono i partecipanti al Teatro delle formiche, organizzato dalla Cooperativa sociale "La formica"
C.da Ravigliano 136
64013 Corropoli (TE)
tel 0861 83280
fax 0861 83280
laformica@tin.it

Altre esperienze di teatro e disabilità di cui ci siamo recentemente occupati:
MUSICA, TEATRO, DANZA E CULTURA RACCONTANO 'ALMENO TU NELL'UNIVERSO'

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[Marco Vivan

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