L'emarginazione che racconta l'emarginazione.
Ma anche la vulnerabilità, la perdizione, la malavita. Quella che fa finire tanti dietro le sbarre, emarginandoli, appunto.
Ora alcuni escono dal carcere, quello di massima sicurezza di Volterra, per dar voce ad un dramma teatrale di Bertolt Brecht, e rappresentare sul teatro un po' della loro stessa vita.
Loro sono la Compagnia della Fortezza, tra le più importanti realtà del panorama teatrale italiano ed europeo, nata nel 1988 sotto la direzione di Armando Punzo, e lo spettacolo che porteranno in giro per il paese si chiama "Sing sing Cabaret": un omaggio a Brecht che unisce teatro e musica, il dramma buffo di un mondo votato alla perdizione, in cui ladri e sfruttatori sono vittime dello stesso sistema; un mondo in cui, ogni giorno, viene dimostrato l'assunto politico secondo il quale i metodi della malavita e quelli dei gentiluomini si equivalgono.
La Compagnia della Fortezza interpreta alcuni tra i brani più travolgenti e surreali del cabaret brechtiano, con l'accompagnamento del gruppo rock Ceramiche Lineari. Si tratta di una collaborazione che prosegue già da parecchio tempo e che ha portato negli anni la Compagnia all'attenzione della critica e del pubblico italiano ed europeo.
Lo spettacolo viene presentato in prima assoluta nel nord-est in occasione di "Attacchi di panico", il festival allestito in agosto a Schio (VI): un titolo emblematico per lanciare un messaggio di apertura verso l'esterno, il riconoscimento della vulnerabilità che c'è in ognuno di noi. E l'attività della Compagnia rappresenta proprio il tentativo di aprirsi verso l'esterno: nata infatti come progetto di recupero sociale dei detenuti del carcere di Volterra iniziato dal regista Punzo nel 1988, dal 1993 gli spettacoli della Compagnia sono stati rappresentati anche fuori dal carcere e sono stati invitati nei principali teatri e festival internazionali.
Per info:
"Attacchi di panico"
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