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Ciao a tutti! E’ il mio primo giorno di vacanza ‘effettiva’ e il Nuovo Mondo mi appare in tutto il suo splendore primaverile. Una rapida colazione con vista di Sidney dall'alto delle colline di Balmein e sono in partenza per Griffith con un vecchio pick-up Mazda. Dobbiamo attraversare lo stato di N.S.W.

Sono già stato da queste parti, ma in piena estate: quello che era un arido deserto questa volta mi si presenta in una miriade di sfavillanti colori, le abbondanti piogge invernali hanno trasformato le sconfinate e brulle distese in pascoli verdi e rigogliosi.

Pausa pranzo nella città di Goulburn, famosa per aver brevettato la lana Merinos, e altri 350 Km mi aspettano! Il paesaggio è splendido nella sua uniformità: pecore e mucche al pascolo, infiniti campi di grano, prati ricoperti da insoliti (per me) fiori gialli da cui si ricava l'olio, e qualche segno di timida presenza umana. Passo alcune città ‘fantasma’, segnate solo sulla carta, costituite da un posto telefonico e di rifornimento.

Eccomi finalmente nella vecchia Griffith, (vecchia si fa per dire dato che qui tutto ha come minimo solo un centinaio di anni), una bella cittadina rurale di circa 25mila abitanti. Finalmente un po’ di vita… Mi fermerò qualche giorno in un simpatico motel nella periferia con una stanza pienamente accessibile. Non essendoci il problema dello spazio, le costruzioni sono tutte sviluppate in larghezza: è difficile trovare case con più di tre piani. Meglio: le barriere architettoniche sono veramente poche.

Altro che la frenetica Sydney! Qui la gente si prende il tempo di cui ha bisogno: è diversa, più semplice, anche nel linguaggio. Viene così a crearsi una situazione differente (penso sia proprio una questione di ‘spazio vitale’): ogni volta che rientro in albergo il vicino di stanza, seduto fuori sotto un sole cosi’ cocente da arroventare i ferri della mia carrozzina, mi saluta dicendomi "Gooday mate, Buongiorno paesano". Ci beviamo una birra e quando capisce da dove vengo, ecco che spuntano degli inattesi antenati italiani!

Ne approfitto anche per rivedere alcuni vecchi amici, quasi tutti emigranti italiani, per lo più trevigiani e padovani. Sono stati loro a fondare questa cittadina, sorta dal nulla in mezzo al deserto e divenuto uno dei più importanti poli agricoli di questo paese grazie a un ingegnoso sistema d'irrigazione collegato al vicino Murrunbidge river, il più grande fiume australiano. Qui si semina con l'aereo e gli agrumeti si estendono a perdita d'occhio.

Immancabile la gita proprio al ‘river’, lontano una cinquantina di Km. Con alcuni amici raggiungo Darlington Point, un bel paesetto di appena 800 anime. Ci addentriamo lungo il fiume, tra i boschi di eucalipti, tanto rigogliosi quanto impenetrabili che a un tratto si aprono facendoci vedere quello che celano tanto gelosamente. Pascoli lussureggianti, con mucche, cavalli, pecore e… (eccoli finalmente!) canguri, sorvolati da centinaia di uccelli dei colori più vari. Mi avventuro per qualche centinaio di metri attraverso i prati, ma vengo assalito da centinaia di insetti di ogni tipo. Meglio desistere…

Domani resterò a Griffith: una scappata all'unico centro commerciale della zona, aperto addirittura 24 ore su 24. Un giro all’Internet Cafe’, quattro chiacchiere con gli amici e passeggiata in Banna Avenue, la strada principale del paese. La sera poi andremo a divertirci al Leguage Club…

Alla prossima!

Francesco Valentini

e-mail: francesco.valentini@libero.it

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