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Scoprire l'arte con le dita, toccare oggetti, volti, corpi, scoprire volumi e prospettive con le proprie mani, andare insomma "Oltre lo sguardo": questo è infatti il nome scelto per l'iniziativa proposta dal quinto Festival Filosofia sui sensi, che il 17 e il 18 settembre, dalle 21 alle 23, animerà il palazzo dei Musei di Modena. In realtà non è la prima volta che, nel nostro Paese, l'arte diventa protagonista di simili esperienze: ormai famoso è il Museo tattile Omero di Ancona, unico in Italia e tra i pochissimi nel mondo. A Modena saranno proprio alcuni operatori di questo museo, insieme ad altri delle Collezioni Civiche - composte dal Museo d'arte, dal Museo archeologico e dalle raccolte etnologiche - a guidare i visitatori in un percorso che prevede un approccio inedito all'arte, per riflettere sui sensi e sperimentare un insolito viaggio nella storia dell'arte.

Ma quella del palazzo dei Musei non sarà l'unica curiosa iniziativa proposta dal Festival Filosofia. Tra le altre, merita di essere menzionata "Al buio c'è più sapore", in programma la sera del 18 settembre nella Chiesa di San paolo. Si tratta di una cena in totale oscurità guidata dai non vedenti. Una proposta curiosa ma interessante, che mette d'accordo cuochi, filosofi, sociologi: il buio alimenta infatti la sensorialità, facendo entrare in gioco olfatto, gusto, udito, coinvolgendo quei sensi tradizionalmente legati al mondo dei non vedenti.

Una tradizione, questa, che proviene dal nord, che ha già messo radici nel Prenzlauer Berg, il quartiere creativo di Berlino con Nocti Vagus e Unsicht Bar, a Parigi con il Dans le Noir, a Zurigo con i Blindekuh.
Ma la tendenza sta prendendo piede anche in Italia, nei locali Thalia a Roma, alla Cometa di Ferrara, alla Locanda del carmine a Pavia, alla lanterna di Somma Vesuviana nel napoletano.
Si moltiplicano, poi, le iniziative nate per far scoprire ai vedenti cosa vuol dire sedersi a tavola e non vedere quello che c'è nel piatto, non vedere le posate, i bicchieri... Sono le cene al buio, alcune delle quali hanno ospitato anche noi di Disabili.com

"L'Occidente finora ha privilegiato vista e udito, i sensi della distanza quelli della vicinanza, il tatto, l'olfatto, il gusto - sostiene Roberto Franchini, presidente del Festival Filosofia - ma l'accesso al mondo è diventato più complesso e potenzialmente più ricco. Negato il carattere puramente passivo della sensibilità, si accentua quello attivo e costruttivo e lo stesso catalogo tradizionale dei sensi viene modificato".

Per conoscere le tante iniziative che il Festival Filosofia ha organizzato per valorizzare i sensi, clicca qui

I MUSEI TATTILI IN ITALIA

UNA CENA AL BUIO, CON CAMERIERI NON VEDENTI

CENA AL BUIO O RESOCONTO DI UNO SBRODOLAMENTO?

[Francesca Lorandi]

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