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Tipografia

Il consiglio è quello di andarla a vedere, anche perché non c’è molto tempo.
La mostra di Guido Chinello, che per dipingere usa la bocca, è visitabile a Roncaglia di Ponte San Nicolò, in provincia di Padova, al patronato parrocchiale fino a sabato 6 dicembre.
Valter Nicoletti l’ha incontrato e non ha resistito: insomma, l’ha intervistato...

Come ti sei avvicinato alla pittura?
Ho iniziato a dipingere ben dodici anni fa, avevo molto tempo a disposizione, e sentivo il bisogno, di impegnarlo costruttivamente.
In quel periodo incontrai un ragazzo che dipingeva con la bocca, anziché con le mani come si usa comunemente: la cosa mi ha aperto nuovi orizzonti; visto che la mia patologia non mi permetteva di disegnare in modo tradizionale.
Decisi quindi di provarci.
Notai da subito che dipingere mi piaceva, e con stupore riscontravo di avere un’attitudine naturale.
Infatti i disegni (anche a detta di altri) erano particolarmente gradevoli.
Nacque così l’esigenza di perfezionarmi.
Grazie all’Associazione SPAM, che si occupa di pittori che dipingono con la bocca o con i piedi, ho frequentato corsi di specializzazione tenuti da artisti già affermati.
Grazie a loro ho anche il sostegno per realizzare mostre e per riprodurre alcune mie opere da inserire nei calendari o nei biglietti augurali.

Cos’ha significato per te, che hai una disabilità grave, realizzare opere che la stragrande maggioranza dei "normodotati" non è in grado di fare?
Si è realizzato un sogno che credevo impossibile.
Ma, soprattutto, mi ha permesso di sentirmi utile.
Vedere che molte persone vengono ad ammirare le mie opere, oppure che scelgono un mio quadro tra infinite altre opere, è motivo di orgoglio e di soddisfazione. 

E ora una domanda scomoda: ti sei è mai chiesto se le tue opere sono particolarmente ammirate per come vengono eseguite, piuttosto che per la loro effettiva bellezza?
Avevo messo in conto la domanda, e rispondo in tutta tranquillità.
Il rischio c’è.
Sono però consapevole delle mie capacità, e i visitatori delle mie mostre sono interessati ai miei quadri e non alla mia persona, per quel che so.
Molti poi, nemmeno sanno della mia disabilità. 

Che consigli daresti a chi volesse avvicinarsi alla pittura?
L’unico consiglio è: dipingete! Solo così è possibile capire che cosa si è in grado di fare.
E poi bisogna studiare e impegnarsi, come in tutte le cose.
Invece, mi permetto un suggerimento a chi già dipinge e volesse sostegno: rivolgetevi all’associazione Spam.

INFO
Tel. 049 719590
E-mail nini62@libero.it

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