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Un museo non solo da guardare, ma anche da toccare. E soprattutto un museo senza barriere, alla portata di tutti. Con questo obiettivo un anno e mezzo fa erano iniziati i lavori di ristrutturazione del Museo Civico 'Dal Lago', a Valdagno, in Veneto.
Si tratta di un ambizioso progetto che mira a far conoscere gli oggetti esposti da una prospettiva un po' insolita. E ora i fossili, i minerali, le pietre escono dalle vetrine per poter essere osservati da vicino, annusati, toccati.
Perchè con le sue novità, il Museo Dal Lago vuole aprire le sue porte anche a chi da questo tipo di arte è normalmente escluso: i non vedenti e tutti coloro che hanno problemi alla vista.
Così chi non potrà vedere con i suoi occhi i materiali esposti, potrà però toccarli: 30 pannelli che raccolgono alcuni dei pezzi più significativi della collezione sono stati appesi alle pareti e sono a disposizione di chiunque voglia provare l'emozione di toccare un fossile di 50 milioni di anni.
Ogni pannello è corredato poi da una didascalia in braille e da una a grandi caratteri, e si trova ad un'altezza facilmente raggiungibile anche da un bambino o da una persona su sedia a rotelle.
All'interno delle vetrine sono stati sostituiti tutti i cartellini: ora le didascalie sono più leggibili e più chiare, a maggior vantaggio per tutti.
E' stata creata anche una "guida alla visita" a grandi caratteri e con descrizioni brevi ma approfondite; è disponibile pure una versione in braille della stessa guida.
E per permettere a tutti di muoversi autonomamente all'interno del museo, è stata realizzata una pianta del museo con la tecnica della stampa in rilievo; ovviamente non mancherà mai una persona competente a disposizione di tutti i visitatori, in grado di fornire spiegazioni e accompagnare durante la visita chiunque ne abbia bisogno.
Vetrine numerate in modo più visibile, rampe d'entrata, copertine delle guide in rilievo, sono solo alcuni dei tanti piccoli accorgimenti che completano questo importante e innovativo progetto che, sottolineano gli addetti ai lavori, è solo un incoraggiante punto di partenza: "Certamente si può fare ancora molto e siamo certi che in futuro si potranno esporre al tatto altri reperti"  ha detto Bernardetta Pallozzi, collaboratrice del museo.

Il Museo Dal Lago è solo l'ultima, in ordine di tempo, delle sedi espositive che permettono a tutti di toccare l'arte con mano. Nel 1993, su ispirazione dell'Unione Italiana Ciechi e con il contributo della Regione Marche, è stato istituito il Museo Tattile Omero, un'ampia struttura allestita appositamente per consentire ai ciechi di conoscere l'arte attraverso il tatto. E' invece dal 1984 che il Museo Egizio di Torino si è dotato di un itinerario denominato "Toccare l'arte" che consente l'esperienza tattile a non vedenti ed ipovedenti. Anche il Museo Correr di Venezia si è, in questi ultimi anni, attivato per garantire percorsi tattili, mentre a Trieste c'è il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa che ha sede presso lo storico Palazzo delle Poste e fornisce supporti preparati con la collaborazione degli specialisti dell'Istituto Regionale per i Ciechi C. de Rittmeyer di Trieste.
Infine segnaliamo anche il Museo Canonica La Fortezzuola, insolita architettura nel parco di Villa Borghese a Roma, nonché significativo esempio di casa-museo dello scultore Pietro Canonica. In questa struttura vengono organizzate, previa prenotazione, visite tattili per non vedenti e ipovedenti.

I MUSEI TATTILI IN ITALIA 

"MUSEOPERTUTTI", IL TURISMO PER I NON VEDENTI 

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[Francesca Lorandi]

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