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Di solito, vedere un film al cinema vuol dire gustarne la nitidezza dell'immagine e ascoltarne l'audio realistico. Già, guardare ed ascoltare: due azioni apparentemente semplici e istintive, ma solo per chi non ha limitazioni alla vista e all'udito.
Capita così che una forma d'arte come il cinema, nata per intrattenere tutti, possa invece essere preclusa ai non vedenti e non udenti. A questo problema si è fatto fronte a Milano dove è nato "Cinema senza barriere", il primo progetto italiano di proiezione che permette a persone abili e disabili di seguire insieme lo stesso film.
 
Curato da A.I.A.C.E. - Associazione Italiana Amici Cinema d'Essai, e promosso dalla Provincia di Milano, il progetto vede la collaborazione di diversi enti che credono nella condivisione di cultura e nella fruizione paritaria degli audiovisivi come strumenti importanti per l'integrazione.
Tra gli enti compare la Fondazione Cineteca Italiana, che auspica la diffusione dell'iniziativa su tutta la Penisola.
 
Il progetto si distingue dalle altre rassegne italiane, a dire il vero sporadiche, di film sottotitolati o commentati.
A fare la differenza è il fatto che "Cinema senza barriere" può contare su una struttura, Spazio Oberdan, in grado di programmare stabilmente film fruibili anche da chi ha deficit uditivi o visivi. I film in programma spaziano lungo l'arco della storia del cinema: da "Le notti bianche" di Visconti a "La bestia nel cuore" di Cristina Comencini; da "Giudizio Universale" di Vittorio De Sica fino ai recenti "La fabbrica di cioccolato" di Tim Burton e "La Diva Giulia" di Istvàn Szabò.
Tra i nomi di chi ha già prestato la voce agli audiocommenti compaiono quelli di Angela Finocchiaro, Lella Costa e Cochi Ponzoni, ma hanno dato la disponibilità a collaborare per le prossime realizzazioni anche Dario Fo, Franca Rame e Paolo Rossi.
 
Nella sua realizzazione, il progetto conta su una solida struttura tecnologica che fornisce contemporaneamente i sottotitoli per i non udenti e il commento audio per i non vedenti. Grazie ad un sistema di sincronizzazione, i film vengono così proiettati avvalendosi di dati aggiuntivi che non ostacolano la visione delle storie a chi non ha problemi alla vista o all'udito.Sullo schermo, quindi, compaiono dei sottotitoli contenenti i dialoghi e alcune indicazioni sui rumori e sulla musica.
Chi vuole può ascoltare in cuffia il commento audio che descrive i colori, i paesaggi e gli stati d'animo.Questo commento viene realizzato prestando attenzione a non coprire i dialoghi e i rumori importanti.
 
Nell'ambito della rassegna, si terrà il 18 febbraio allo Spazio Oberdan l'incontro "Il quinto senso: percezioni sensoriali tra arte e visioni". Si tratta di un momento per riflettere sulla produzione e la fruizione di arte tra le persone con difficoltà motorie o sensoriali. Parteciperanno ricercatori, studiosi, organizzatori di mostre e anche artisti che hanno fatto della loro disabilità il punto di partenza per esplorare nuovi metodi di espressione.
 
Per conoscere il programma di "Cinema senza barriere" e dell'incontro "Il quinto senso", clicca qui 
 
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[Roberto Bonaldi]

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