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Un luogo d'eccezione, Assisi; un santo fresco e attuale, Francesco; un gruppo di ragazzi disabili fisici e psichici e i loro amici volontari.
Sono questi gli ingredienti di sicuro effetto che hanno permesso di allestire il musical "Il cantico dell'Uomo - L'avventura di una scelta: noi e Francesco d'Assisi" che sarà in scena sabato 20 settembre, alle ore 21.00 al Lyrick Theatre di Assisi.
Due le associazioni che hanno collaborato per la nascita di questo progetto, promosso dall'Associazione Trenta Ore per la Vita e realizzato dall'AS.SO.FA., Associazione di solidarietà familiare, che ne ha curato la sceneggiatura, le coreografie e i costumi.
"Il Musical su San Francesco - ha detto Giancarlo Bianchini, Presidente dell'AS.SO.FA. - è il frutto di un lavoro approfondito e sistematico, di una convergenza di circostanze favorevoli e dell'utilizzo di nuovi strumenti, come la Comunicazione facilitata, che ha consentito di far esprimere ragazzi autistici dopo anni di silenzio forzato".

Lo spettacolo raggiunge la sua sede naturale, Assisi, dopo aver già debuttato nell'anno 2000 a Piacenza, e a Roma in occasione del Giubileo e della Giornata Mondiale della Gioventù.
Un'ulteriore rappresentazione è andata in scena a Piacenza nel febbraio di quest'anno, nell'ambito della manifestazione "Insieme per valorizzare ogni diversità", ancora curata unitamente dalle due associazioni.

La riproposizione del musical in questo anno europeo dei disabili ha lo scopo di non restringere troppo l'attenzione sugli interventi di abbattimento delle barriere fisiche o legislative: il passaggio fondamentale, secondo la sensibilità dell'AS.SO.FA e della Trenta Ore per la Vita, è rendere i disabili protagonisti della comunità, valorizzare quel loro quel particolare valore aggiunto che sono in grado di donare.
Francesco d'Assisi era una persona che se ne intendeva nel far sentire importanti gli ultimi e i poveri.
Ed è una sensibilità, quella del grande santo, che non è certo sfuggita all'attenzione dei ragazzi disabili (più di 40 sul palco), che ne hanno fatto motivo di riflessione. Profonda. E provocante. Come quella che esprime Alessandro, ragazzo autistico di 17 anni: "Noi disabili siamo i lebbrosi del nuovo millennio, il simbolo del figlio perfetto desiderato e mai avuto.
Nel nostro musical sulla vita di Francesco d'Assisi troverete il suo messaggio: la fede nella capacità di trasformazione di ogni uomo, anche il più diverso, ma non per questo meno degno d'amore
".

Molti non sospettano che possa esistere una tale profondità di mondo interiore in queste persone speciali: diamo spazio allora alla risonanza di Cristian, di 13 anni. "La nostra unica speranza per non finire rinchiusi, interdetti, imbottiti di farmaci, siete voi.
Che Gesù, con il suo amore, operi in voi e non faccia di questo spettacolo un metodo per integrarci, ma norma di vita.
La norma è questa: noi siamo uguali, come lo sono madre e figlio, uguali perché si amano totalmente. La risposta che state cercando non è un metodo d'intervento ma l'amore
".
E ancora: "Voglio dire di gioire perché Francesco ha voluto bene a tutti gli uomini forestieri e di tutte le religioni del mondo: infelici, reietti, lebbrosi, che sono il male anche di oggi. Il male più grande è il rifiuto degli handicappati perché non vengono accettati dalla società, perché sono un peso, perché non sono in grado di guadagnare il pane per i propri denti
Francesco invece sapeva amare tutti perché Gesù era dentro di lui, essenza dell'uomo.
Francesco tra di noi è chi, come i nostri amici, ci ama come handicappati con i nostri doni e limiti, non nonostante questo
".

Una mostra, allestita all'ingresso del Lyrick Theatre, documenterà il lavoro su San Francesco intrapreso dai volontari insieme ai ragazzi autistici nel 1998 seguendo i percorsi educativo-terapeutici della Globalità dei Linguaggi di Stefania Guerra Lisi.

L'evento, data la sua forte valenza sociale, si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, che ha anche destinato allo spettacolo una targa d'argento di riconoscimento, e con i Patrocinii della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Assisi.

A fare da madrina e ospite d'eccezione della serata sarà Lorella Cuccarini, testimonial dell'Associazione Trenta Ore per la Vita e grande amica dei ragazzi dell'AS.SO.FA.

E se ci fosse rimasto ancora qualche dubbio sulla validità dell'iniziativa, concludiamo ancora con una provocazione, questa volta di Manuela, 30 anni, che così si rivolga agli spettatori presenti in platea a Piacenza: "Per voi, caro pubblico di amici, non sarà così chiaro il collegamento tra S. Francesco e Trenta Ore per la Vita.
Io credo di potervelo spiegare così: Francesco potrebbe essere il simbolo di questa manifestazione perché non ha donato solo trenta ore per la vita ma ha donato la sua, totalmente, perché la vita continuasse a vivere su ogni tipo di morte soprattutto quella spirituale.
Quello che vi proponiamo è il racconto vissuto e sentito da noi di questa scelta: donare una possibilità alla vita
".

INFO

Associazione Trenta Ore per la Vita Onlus
Via della Giuliana 80
00195 Roma
Tel. 06 39725783
Fax 06 39720452
Numero verde 800 30 90 30
E-mail associazione@trentaore.org
Sito web www.trentaore.org

AS.SO.FA. - Associazione di Solidarietà Familiare per persone portatrici di handicap
Via G.Landi 12
29100 Piacenza
Tel. 0523 388003

I biglietti sono in vendita presso:
- Infotourist di Perugia, tel. 075 5757
- Anteprima Ticket di Foligno, tel. 0742 340202

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