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Se qualcuno avesse dato retta ai disabili italiani, oggi non ci si stupirebbe tanto del successo del format olandese "Miss Ability".
Nel febbraio 2004 Disabili.com, portale di riferimento dei disabili italiani, con 270mila visitatori al mese, lanciava un sondaggio tra i navigatori: il 57% dei votanti dichiarava di volere una persona con disabilità nella casa del Grande Fratello.

Oggi le reazioni alla notizia del gran consenso di pubblico registrato da Miss Ability - che ha totalizzato fino al 25% di share in Olanda - sono contrastanti nel forum di Disabili.com, dove la discussione è accesissima.
Molti i no a un format che appare ghettizzante, strumentale. Ma anche i distinguo: purché se ne parli, e in vista di una integrazione migliore, va bene anche il reality per disabili.

Del resto c'è chi fa notare che l'Olanda non è l'Italia. Dice Fair: "In Olanda, come in gran parte delle altre nazioni, vige ancora la regola della separazione del diverso, quindi un programma simile può servire per far avvicinare all'idea che le persone con disabilità non debbano per forza vivere in ghetti più o meno dorati, ma sono in grado di vivere come chiunque altro".

Tutti d'accordo però su un punto. Perché un format categorizzato, solo di ragazze disabili? Perchè non fare un reality aperto anche alle persone con disabilità?
Sarebbe un modo per dimostrare che anche i disabili sono persone normali, che possono essere simpatici, carismatici, affascinanti e capaci, magari, senza pietismi, anche di vincere...

In Italia i diritti del format non sono stati acquistati, a differenza di Francia, Usa, Gran Bretagna, Germania.
Che sia la volta buona, per vedere semplicemente un disabile in uno dei già molti reality in programmazione da noi?

A questo link il forum di discussione a cui si fa riferimento.

A questo link il comunicato stampa del febbraio 2004, con i risultati del sondaggio su "un disabile al Grande Fratello".


[Redazione]

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