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Questo Anno Europeo dei Disabili ci voleva proprio.
Si inventano e si sperimentano nuove iniziative importantissime non solo per le possibilità contingenti che offrono, ma anche perché sono destinate a durare per molto tempo.
Uno di questi progetti che lasceranno il segno, è quello nato alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico dell'Umbria e curato dalla sezione Didattica della Galleria Nazionale dell'Umbria.
Si è trattato di studiare alcuni corsi di formazione per il personale di custodia e per gli assistenti tecnici museali e, successivamente, di mettere in atto delle visite guidate specializzate per utenti non vedenti e non udenti.

La Galleria Nazionale dell'Umbria ha fatto da esperimento pilota nella Settimana della Cultura (5-11 maggio) per questa iniziativa che ha riscosso un notevole successo.
Per i non vedenti si è pensato di realizzare una serie di calchi delle opere o degli oggetti del museo, in modo che possano toccare liberamente i materiali esposti, contemporaneamente il personale addetto li presenterà negli aspetti tecnici, tipologici e stilistici.
Se per questo tipo di visita guidata non è necessaria la prenotazione, lo è, invece, per la guida agli utenti non udenti per i quali è stato messo a punto un percorso incentrato sull'esame di alcuni capolavori conservati nel museo, che saranno illustrati da un esperto coadiuvato da un interprete in LIS, il linguaggio internazionale dei segni.
E data la buona riuscita del progetto pilota ha convinto la Galleria a continuare queste attività.

Insomma, se il patrimonio artistico deve essere usufruibile da tutti, quindi anche dai disabili, si devono studiare delle soluzioni perché non ci siano fra questi, portatori di handicap di serie A e di serie B.
Se, infatti, per i musei italiani è stato più semplice individuare norme comuni per l'accesso puramente fisico del disabile, più complessa è l'individuazione di linee-guida per altri tipi di fruibilità.
Si tratta di metodo di educazione civile che ha risultati permanenti, cioè il riconoscere che disabile non è una categoria generica con cui etichettare delle persone, ma un insieme di categorie con necessità e bisogni diversificati.
Quindi, solamente un'oculata politica gestionale, che tenga anche conto delle straordinarie possibilità che le nuove tecnologie offrono in questo settore, può arrivare a risultati meno discriminanti.

Questo progetto vuole sensibilizzare le Istituzioni, gli Enti e i privati, proprietari o gestori di beni culturali, perché il ricco patrimonio storico e artistico dell'Umbria possa diventare progressivamente accessibile a tutti e per potenziare quella disponibilità al dialogo con i visitatori e le loro necessità.
La sperimentazione è inserita nel più ampio programma d'intervento promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali allo scopo di attivare progetti specifici che facilitino la fruizione dei musei da parte dei soggetti disabili ed è in linea con le direttive dell'Unione Europea per riuscire a gestire il pubblico portatore di esigenze particolari.


INFO
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico dell'Umbria
Direttore: Dott.ssa Vittoria Garibaldi
Corso Garibaldi, 185 - Perugia
Tel. 075 574111-2-3-4-5

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