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Arte e salute mentale: questo il connubio che è stato premiato al 1° Concorso nazionale di audiovisivi "Specchi rotti e lanterne magiche", realizzato dall'Università di Salerno. Ed è stato "Tambours" - prodotto dall'Urasam di Gorizia e realizzato dal centro diurno "Mare Pensante" e dal collettivo "Linea di Confine" - ad aggiudicarsi diversi premi prestigiosi. Vincitore nella sezione speciale "Memoria e speranza", per le tematiche affrontate, la completezza e l'accuratezza della preparazione, si è portato a casa anche il 1° premio del Consorzio per l'Innovazione, Promozione e Sviluppo di Salerno, per la fotografia e le musiche originali.

Il film presenta infatti la musica come strumento di catarsi e di liberazione, capace di modificare il modo dei disabili di guardare la realtà.
"La musica costituisce una parte dell'identità di una comunità o di un gruppo di persone che condividono una determinata visione del mondo e un atteggiamento verso la vita", spiega il musicoterapeuta Alberto Chicayban, che di "Tambours" è regista e autore del soggetto e delle musiche; "La musica - continua - è la colonna sonora che aiuta a livello emotivo a rinforzare le credenze e a regolare il tempo soggettivo, mettendolo in sintonia con il tempo della società a cui si appartiene".
Musica come terapia. "Credo che lo scopo dell'Arte musicale - prosegue Chicayban - sia di riuscire a modificare l'uomo per renderlo degno di entrare, almeno per alcuni momenti, in risonanza con i grandi valori dell'umanità: la tolleranza verso di se e verso gli altri, la lotta contro la sofferenza esistenziale, l'altruismo, la meraviglia davanti alla sacralità della vita e della bellezza, la valorizzazione dell'amicizia. L'Arte Musicale serve alla valorizzazione dell'Uomo che è poi l'obiettivo del lavoro terapeutico".
E "Tambours" è solo il risultato finale di un processo di integrazione fra diverse pratiche terapeutiche espressive che hanno proprio l'obiettivo di stimolare dei cambiamenti nella realtà sociale dei partecipanti. Il film è infatti l'ultima parte di un percorso che ha visti protagonisti diversi laboratori espressivi. Girato interamente a Gorizia in sei giorni, è stato preceduto da una preparazione tecnica di tre mesi.

La produzione ha coinvolto 55 persone; di queste circa un terzo frequentano il Centro Diurno "Mare pensante" per la riabilitazione psicosociale, un terzo operano all'interno del collettivo "Linea di Sconfine", ed i rimanenti sono volontari e operatori che hanno collaborato al percorso progettuale.
Il gruppo di lavoro ha sviluppato più tavoli creativi: sartoria, percussioni, scenografie, preparazioni artistiche, artigianato. Attività che hanno permesso di diversificare le opportunità di coinvolgimento attivo, dando in tal modo possibilità a più persone di partecipare alla realizzazione del film.

C'era una volta un re, che la musica fa rinascere
La rinascita di un re, tramite lo sviluppo della sensibilità musicale e della capacità di utilizzarla come strumento nella ricerca della propria soggettività, è la sintesi della trama di Tambours. I tamburi, nella loro musicalità essenziale che affascina il re, diventano la metafora delle potenzialità nascoste nell'essere umano. L'immagine del sovrano debole, soggiogato da convenzioni soffocanti si associa alla rappresentazione dell'aspetto mentale confinato in una ritualità vuota di gioia e di significati.
Nell'antico villaggio di re Alafin i ministri esercitano il potere senza curarsi del benessere altrui. Il re, schiacciato dal peso di una tradizione insensibile alle necessità più nobili dell'animo umano, prende una decisione che segnerà la svolta della sua vita: seguendo il ritmo dei tamburi intraprenderà un percorso interiore che investirà di nuove responsabilità tutto il suo popolo.
Le musiche originali, prima ancora di essere incise per la colonna sonora, sono entrate a far parte di un percorso fatto proprio da tutto il gruppo di lavoro: materia viva nata con il proposito di rispecchiare in musica l'integrazione fra corporeità, istintualità, emotività e razionalità.

Urasam - Associazione Provinciale per la Salute Mentale
Via Valentinis, 78 - 34074 Monfalcone(Gorizia)
Tel. 0481/45949
http://www.urasam-fvg.com/

Il cinema e la musica sono strumenti terapeutici sempre più diffusi. Sono mezzi terapeutici che danno origine a importanti prodotti artistici. Leggi questi articoli per conoscerne alcuni:


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'LADRI, ECCO IL 'MUSICA INSIEME TOUR'

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[Francesca Lorandi]

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