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"... peccato che la canzone sia davvero l'ultima, e neanche un bis venga concesso alla piazza.
Commenti? Noi si era tutti coinvolti, forse il cantante invece..."
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Il corsivo riportato è l'ultima parte del nostro commento al concerto di Alex Britti ad Abano Terme, il 27 di giugno, uno degli eventi in concomitanza con il Meeting sulla Disabilità della Regione Veneto, cui abbiamo dato ampio spazio.
Noi della Redazione si era quasi al completo in quell'occasione di festa, apprezzando la musica e il coinvolgimento dei ragazzi disabili presenti: eppure alla fine si era andati via con un po' di amaro in bocca, un certo disagio che abbiamo poi espresso nel pezzo pubblicato il giorno dopo (clicca qui).
Gli altri mezzi di informazione non avevano a quanto ci risulta accennato alla cosa, soffermandosi sull'aspetto "musicale" del concerto.
A sollevare nuovamente la questione, che è diventata come vedremo un vero e proprio "caso", è stato Antonio, un ragazzo di Padova.
Nella sua lettera indirizzata al Direttore di 'TV Sorrisi&Canzoni' ha elencato quelle che secondo lui sono state le stonature del concerto.
Non aver mai fatto riferimento nemmeno nel saluto alle persone disabili, cui l'evento era dedicato; aver chiuso il concerto puntuale alle 23.00 (quando era iniziato alle 21.45, aggiungiamo noi), subito rinchiudendosi nel suo camerino; non aver concesso neppure un bis ai fans acclamanti; essere scappato via senza concedere autografi ai ragazzi disabili che lo hanno atteso per circa un'ora dopo la fine del concerto.
Fin qui le pecche. Sottolineate da Antonio, che ha l'unico torto di affermare (noi non possiamo verificarlo) che Britti se ne è andato in auto con il cappello abbassato sul viso "come un ladro".
Per il resto, il suo è uno sfogo da fan deluso, ma nulla di più, senza altri eccessi.
Rassicurante la prima risposta ad Antonio, a firma del Direttore di Sorrisi Massimo Donelli, che comunque si riservava di interpellare direttamente l'artista, qualora volesse intervenire.
Ho cercato di inquadrarvi per quanto mi è stato possibile la situazione, prima di mettervi di fronte alla risposta di Britti, che riportiamo integralmente (se volete potete leggere l'intervento di Antonio e le varie reazioni qui):

Vorrei rispondere a chi mi accusa di essere stronzo, dopo il viaggio Roma - Padova, la sera prima un altro concerto ad Anzio, la sera prima ancora un altro ancora, la sera dopo un altro spettacolo a Trento e così via, chilometri e spettacoli quasi ogni giorno (e io non volo, viaggio solo in macchina). Se dopo un concerto, dopo le interviste etc. nei camerini, non ho voglia di fermarmi un'altra ora a fare autografi e parlare, vuol dire che sono stanco e non stronzo, se un po' mi conosci dovresti sapere che quando posso mi fermo sempre volentieri.
Quindi, se tu che mi accusi ti senti così importante da poter giudicare i miei comportamenti senza sapere cosa c'è dietro, vuol dire solo una cosa:
1 - forse te la tiri un po' troppo;
2 - sei una persona insensibile;
3 - l'Italia è piena di cantanti.
Alex Britti

Sconcerto. Come minimo. Chi è intervenuto per dissociarsi quantomeno dallo stile di Britti ha messo in evidenza le contraddizioni e il tono sgarbatamente polemico.
Ma ci sembra bello riportare spunti degli interventi, perché danno un'idea di come i disabili (e non) si siano rapportati con questa polemica (a questo punto innescata dal cantante stesso...).
Ecco allora Lorena di Roma, che dice con garbo "... mi piacerebbe tanto essere stanca come lui e soprattutto col suo stipendio. Io sono tanto stanca con molto meno, e purtroppo sorrido sempre".
A proposito della stanchezza del viaggiare in macchina, invece, Claudio fa notare giustamente "... è il mezzo scelto a formare l'educazione del personaggio?".
Tra tutti, però, una menzione particolare va ad Angelo, cui va la nostra personale palma della simpatia: "lei è un cantante in gamba, ma in questo periodo forse è troppo stressato dagli impegni. Allora cambi il titolo al suo ultimo successo canoro. Invece di "7000 caffè", è meglio che canti "7000 camomille!". Vedrà, sarà un successone anche questo!".

Un commento al margine del tutto ce lo permettiamo anche noi: non basta cantare per i disabili in un'occasione come quella del Meeting.
Non basta "abbassarsi" ad esibirsi in un concerto sociale, magari con un cachet ridotto.
Non basta fare "il bene". Bisogna farlo bene. 
E comunque... vada per le 7000 camomille!

Vedi i messaggi lasciati nel Forum di Disabili.com, non ultimo anche quello di Franco Bomprezzi, che del Meeting delle Terme Euganee è stato l'infaticabile relatore... clicca qui

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